La Settima Arte
Mia madre
Un film che non convince
martedì 21 aprile 2015
19.49
Premessa: Nanni Moretti da sempre divide pubblico e critica. All'uscita di ogni nuovo film di questo autore – regista – attore ci si divide tra grandi estimatori e chi proprio non lo sopporta, quasi fossero due nuove correnti del PD. Io che non appartengo a nessuno dei due schieramenti, per restare ai suoi ultimi film, ho apprezzato il sia pure straziante La stanza del figlio (soprattutto per il bellissimo finale), non mi è molto piaciuto Il caimano con il suo confuso apologo su Berlusconi, ho invece amato Habemus papam, per la profondità delle problematiche sollevate (e per un grande Michael Piccoli).
MIA MADRE parla della vita di un'anziana che si spegne (una bravissima Giulia Lazzarini) e dei suoi due figli che l'assistono in questo passaggio tra ospedali, monitor, flebo, tracheotomie, ecc. L'uno (Nanni Moretti) ingegnere, si mette in aspettativa dalla sua azienda per poterla assistere, la figlia (Margherita Buy, che alla fine fa' sempre lo stesso personaggio, è una regista nevrotica in crisi d'identità che non riesce a concludere questo suo film "politico" sull'occupazione di una fabbrica da parte degli operai che rischiano di perdere il loro lavoro, che vive questo problema della madre, le visite in ospedale, i colloqui con i medici , come l'ennesima complicazione di una vita già complicata. Per alleggerire questo clima abbastanza lugubre si aggiunge il personaggio di questo attore di origini italo americane (l'ottimo John Turturro), divo del cinema americano, che deve partecipare al film e lo fa' gigioneggiando da par suo. Questa è in breve la storia, ma i diversi piani di lettura che caratterizzano in genere i film di Moretti (rapporto realtà e finzione, film nel film, ecc) in questa occasione non mi sembrano, a mio modesto e personale parere, molto riusciti e si esce dal cinema con stanchezza ed anche un po' annoiati.
In programmazione nei dintorni: Multisala Cinemars di Andria; Cinema Roma di Andria; Cinema Opera di Barletta.
MIA MADRE parla della vita di un'anziana che si spegne (una bravissima Giulia Lazzarini) e dei suoi due figli che l'assistono in questo passaggio tra ospedali, monitor, flebo, tracheotomie, ecc. L'uno (Nanni Moretti) ingegnere, si mette in aspettativa dalla sua azienda per poterla assistere, la figlia (Margherita Buy, che alla fine fa' sempre lo stesso personaggio, è una regista nevrotica in crisi d'identità che non riesce a concludere questo suo film "politico" sull'occupazione di una fabbrica da parte degli operai che rischiano di perdere il loro lavoro, che vive questo problema della madre, le visite in ospedale, i colloqui con i medici , come l'ennesima complicazione di una vita già complicata. Per alleggerire questo clima abbastanza lugubre si aggiunge il personaggio di questo attore di origini italo americane (l'ottimo John Turturro), divo del cinema americano, che deve partecipare al film e lo fa' gigioneggiando da par suo. Questa è in breve la storia, ma i diversi piani di lettura che caratterizzano in genere i film di Moretti (rapporto realtà e finzione, film nel film, ecc) in questa occasione non mi sembrano, a mio modesto e personale parere, molto riusciti e si esce dal cinema con stanchezza ed anche un po' annoiati.
In programmazione nei dintorni: Multisala Cinemars di Andria; Cinema Roma di Andria; Cinema Opera di Barletta.