La Settima Arte
La suite francese
Una storia d’amore più forte dell’odio e della guerra
giovedì 19 marzo 2015
15.44
"La suite (nel senso di composizione musicale) francese" è un bel film tratto dal romanzo di Irene Némiroscky, rimasto incompiuto ed uscito postumo nel 2004 in quanto la scrittrice di origine ebraica finì i suoi giorni deportata in un lager nazista.
La vicenda è ambientata in un piccolo paese francese durante la seconda guerra mondiale. La storia in primo piano è quella di un amore impossibile tra un giovane ufficiale tedesco delle truppe che occupano il paese ed una donna sposata del luogo, il cui marito è lontano al fronte. Però è anche interessante il contesto molto ben disegnato degli abitanti di questo piccolo paese, in cui le differenze di classe non riescono nemmeno a venir meno di fronte al comune nemico nazista. Infatti da questa situazione di delazioni anonime e divisioni tra ricchi e poveri che scaturirà la tragedia che non risparmierà nemmeno chi si credeva privilegiato. Molto interessanti i personaggi del tenente tedesco, musicista mancato, tormentato tra il senso dell'obbedienza e la volontà di non ammazzare, la donna francese che, disillusa da un matrimonio più subito che voluto, non riesce a vedere nel giovane ufficiale necessariamente solo un nemico e la suocera di lei (una bravissima Kristin Scott Thomas) che da personaggio avido e freddo dell'inizio della vicenda, subisce una metamorfosi man mano che l'occupazione nazista rivela il suo volto più spietato.
Insomma, un film che merita di essere visto per i suoi messaggi contro l'odio e la guerra, ma anche perchè sofferma la sua attenzione sulla necessità di riscoprire amore e solidarietà specie di fronte a tragedie collettive.
La vicenda è ambientata in un piccolo paese francese durante la seconda guerra mondiale. La storia in primo piano è quella di un amore impossibile tra un giovane ufficiale tedesco delle truppe che occupano il paese ed una donna sposata del luogo, il cui marito è lontano al fronte. Però è anche interessante il contesto molto ben disegnato degli abitanti di questo piccolo paese, in cui le differenze di classe non riescono nemmeno a venir meno di fronte al comune nemico nazista. Infatti da questa situazione di delazioni anonime e divisioni tra ricchi e poveri che scaturirà la tragedia che non risparmierà nemmeno chi si credeva privilegiato. Molto interessanti i personaggi del tenente tedesco, musicista mancato, tormentato tra il senso dell'obbedienza e la volontà di non ammazzare, la donna francese che, disillusa da un matrimonio più subito che voluto, non riesce a vedere nel giovane ufficiale necessariamente solo un nemico e la suocera di lei (una bravissima Kristin Scott Thomas) che da personaggio avido e freddo dell'inizio della vicenda, subisce una metamorfosi man mano che l'occupazione nazista rivela il suo volto più spietato.
Insomma, un film che merita di essere visto per i suoi messaggi contro l'odio e la guerra, ma anche perchè sofferma la sua attenzione sulla necessità di riscoprire amore e solidarietà specie di fronte a tragedie collettive.