La Settima Arte
Io che amo solo te
Una commedia sentimentale in salsa pugliese
venerdì 6 novembre 2015
19.31
Sono innumerevoli i film italiani e stranieri che parlano della preparazione e della celebrazione di un matrimonio, in genere si tratta di commedie che descrivono i turbamenti, i dubbi, gli equivoci e gli imprevisti della coppia prima del fatidico sì.
Questo film del regista torinese Marco Ponti, tratto dal fortunato omonimo romanzo di Luca Bianchini (anche fra gli sceneggiatori del film), che si svolge nella splendida cornice di Polignano a Mare, sposta l'attenzione dello spettatore, più che sulle scaramucce, i dubbi ed i piccoli tradimenti della coppia dei promessi sposi Damiano (Riccardo Scamarcio) – Chiara (Laura Chiatti), sulle vicende presenti e passate del padre dello sposo, il possidente Don Mimì (un bravissimo Michele Placido) e della madre della sposa Nennella (una altrettanto brava ed appassionata Maria Pia Calzone) e sulla loro (mancata) storia d'amore.
Infatti si capisce subito dall'inizio del film che Don Mimì e Nennella, che sono stati divisi tanti anni prima dalla facoltosa famiglia di lui, malgrado la loro vita abbia avuto percorsi diversi, si amano ancora di un amore impossibile , che si consuma nel rimpianto di lui per non essersi opposto ai voleri della sua famiglia e per questo disponibile ad incoraggiare i propri figli a vivere appieno e con convinzione i propri sentimenti.
Ovviamente ci sono molti personaggi di contorno dai numerosi e strampalati parenti di entrambi gli sposi, ai vicini pettegoli ed invadenti, di cui alcuni molto riusciti, altri meno. Poi c'è il valore aggiunto di Polignano con il suo mare, il vento di maestrale ed i panorami mozzafiato.
Come in tutti i film che parlano di matrimoni il culmine è la festa nuziale, sfarzosa, pacchiana ed esagerata, come solo al Sud sappiamo organizzare, in cui finalmente i consuoceri Don Mimì e Nennella si concederanno un ballo liberatorio sulle note galeotte della canzone di Sergio Endrigo che dà il titolo al film, interpretata egregiamente dalla salentina Alessandra Amoroso.
In effetti questo classico della musica italiana ben si adatta come colonna sonora di questo film che, sotto la forma di una commedia gradevole ed agrodolce, racconta di questo sentimento, l'amore, reso più magico dal dolore del rimpianto per ciò che poteva essere e non è stato e dalla impossibilità di vivere questa storia anche "fuori tempo massimo".
Nunzio d'Aloja
In programmazione nei dintorni: Multisala Cinemars di Andria; Multisala Roma di Andria; Cinema Paolillo di Barletta
Trailer (da You Tube): https://youtu.be/JDr5IT6Ipq8
Questo film del regista torinese Marco Ponti, tratto dal fortunato omonimo romanzo di Luca Bianchini (anche fra gli sceneggiatori del film), che si svolge nella splendida cornice di Polignano a Mare, sposta l'attenzione dello spettatore, più che sulle scaramucce, i dubbi ed i piccoli tradimenti della coppia dei promessi sposi Damiano (Riccardo Scamarcio) – Chiara (Laura Chiatti), sulle vicende presenti e passate del padre dello sposo, il possidente Don Mimì (un bravissimo Michele Placido) e della madre della sposa Nennella (una altrettanto brava ed appassionata Maria Pia Calzone) e sulla loro (mancata) storia d'amore.
Infatti si capisce subito dall'inizio del film che Don Mimì e Nennella, che sono stati divisi tanti anni prima dalla facoltosa famiglia di lui, malgrado la loro vita abbia avuto percorsi diversi, si amano ancora di un amore impossibile , che si consuma nel rimpianto di lui per non essersi opposto ai voleri della sua famiglia e per questo disponibile ad incoraggiare i propri figli a vivere appieno e con convinzione i propri sentimenti.
Ovviamente ci sono molti personaggi di contorno dai numerosi e strampalati parenti di entrambi gli sposi, ai vicini pettegoli ed invadenti, di cui alcuni molto riusciti, altri meno. Poi c'è il valore aggiunto di Polignano con il suo mare, il vento di maestrale ed i panorami mozzafiato.
Come in tutti i film che parlano di matrimoni il culmine è la festa nuziale, sfarzosa, pacchiana ed esagerata, come solo al Sud sappiamo organizzare, in cui finalmente i consuoceri Don Mimì e Nennella si concederanno un ballo liberatorio sulle note galeotte della canzone di Sergio Endrigo che dà il titolo al film, interpretata egregiamente dalla salentina Alessandra Amoroso.
In effetti questo classico della musica italiana ben si adatta come colonna sonora di questo film che, sotto la forma di una commedia gradevole ed agrodolce, racconta di questo sentimento, l'amore, reso più magico dal dolore del rimpianto per ciò che poteva essere e non è stato e dalla impossibilità di vivere questa storia anche "fuori tempo massimo".
Nunzio d'Aloja
In programmazione nei dintorni: Multisala Cinemars di Andria; Multisala Roma di Andria; Cinema Paolillo di Barletta
Trailer (da You Tube): https://youtu.be/JDr5IT6Ipq8