Dobbiamo parlare

Questo ultimo film del regista/attore pugliese Sergio Rubini ha un impianto teatrale. Infatti risponde al canone elaborato dal filosofo Aristotele già ai tempi della tragedia greca dell'unità di tempo, di azione e di luogo.
Una coppia con lui scrittore (Sergio Rubini stesso) e lei aspirante scrittrice un po' repressa dal compagno (la sempre bella e brava Isabella Aragonese) in un attico borghese al centro di Roma stanno per uscire per una importante cena di lavoro quando a rovinare la serata irrompe un'amica di famiglia (la sanguigna Maria Pia Calzone), furibonda per aver scoperto tramite WhatsApp il tradimento del marito (il bravissimo Fabrizio Bentivoglio) chirurgo di fama ma dal comportamento e linguaggio abbastanza grezzo, che poco dopo arriva anche lui per cercare di calmare la moglie.
Questo è l'incipit del film che si snoda attraverso questa specie di seduta di autocoscienza a quattro che coinvolge sempre più la coppia Rubini – Aragonese, che, da essere pacieri, vengono sempre più coinvolti nel gorgo della discussione fino ad finale abbastanza inaspettato.
Il film è comunque molto divertente soprattutto per una specie di dialettica socio politica che si evidenzia fra le due coppie: la coppia progressista dei padroni di casa, con tutti luoghi comuni che ci si aspetta in questi casi, e gli ospiti, di destra, abbastanza beceri specie lui il "prof" Bentivoglio dal linguaggio estremamente colorito ("voi del PD" è l'invettiva ricorrente nei confronti dell'intellettuale Rubini); ma tutto sommato entrambe le coppie vittime dell'apparenza e delle convenzioni borghesi.
Molta ironia e la solita mano felice di Sergio Rubini nel dirigere questo quartetto di ottimi attori che con la loro bravura reggono perfettamente le due ore del film regalandoci molti sorrisi e più di una riflessione.
Nunzio d'Aloja

In programmazione nei dintorni: Multisala Cinemars di Andria; Multisala Opera di Barletta
Trailer (da You Tube): https://youtu.be/Z87TtK2HXPM