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Vino che sa di tappo: cosa vuol dire e perché succede

Un approfondimento utile per orientarsi nel settore

Tra i settori verso cui si nutre uno spiccato interesse in ambito internazionale è quello dell'enologia, dove ogni nazione presenta le sue eccellenze da esportare nel mondo. Certamente, la qualità di un vino è dettata dalle tecniche impiegate per la sua lavorazione, a partire proprio dalla cura dei vigneti fino alla vendemmia e così via, ma è anche inevitabilmente legata a quelle che sono le caratteristiche di uno specifico territorio. Oggigiorno ci si può informare in qualunque modo sul settore enologico, sia in via generale che quando legato ad un determinato Paese o ad una regione, e non solo tramite le riviste cartacee oppure attraverso la consultazione degli esperti come un tempo. Infatti, siamo nell'epoca della digitalizzazione e ciò si riflette in qualunque ambito.

Dai video tutorial alle recensioni degli appassionati, passando per i blog specializzati e le riviste online che parlano di vino a tutto tondo (è questo il caso di Winemeridian.com, una delle più complete), Internet è una fonte ricca di informazioni preziose per gli amanti della bevanda di Bacco. Tra le varie tematiche trattate in questi spazi online, trovano spazio non solo i contenuti su etichette e tipologie di bouquet ma anche i consigli per riconoscere un vino difettoso, conservare le bottiglie correttamente per preservarne le qualità organolettiche e ottimizzare l'esperienza di degustazione. A proposito di vini difettosi, vi sarà capitato nella vita di bere infatti un vino che sa di tappo: ma cosa vuol dire e perché succede? Di seguito l'approfondimento.

Cosa vuol dire quando si dice che un vino sa di tappo?


In alcune situazioni si tende a pensare che siano soltanto gli alimenti ad andare a male, ma in realtà qualunque prodotto può presentare dei difetti, seppur non obbligatoriamente gravi tanto da nuocere alla salute delle persone. Tra questi si cita il vino che sa di tappo, un difetto causato dalla molecola TCA la quale è la causa del sapore alterato nonché deteriorato. Quando questa molecola è presente nel vino, dunque, il prodotto in questione presenta un odore sgradevole molto simile al legno marcio, vecchio e polveroso, mentre al palato sembra di star bevendo del cartone bagnato dove ad emergere è l'aroma del sughero. Tale difetto non fa male alla salute, ma è comunque da evitare perché è davvero sgradevole.

Perché succede?


La molecola TCA va a contaminare il tappo di sughero, e perciò il vino ne assume un sapore che è tutt'altro che piacevole. La molecola in sé può provenire sia dal tappo di sughero che dalla cantina o ancora dalle botti dove è stato inserito il vino, e non sempre è il risultato di un errore di lavorazione, anzi, è un evento accidentale e quindi imprevedibile. Infatti, nonostante il viticoltore prenda tutte le precauzioni del caso e ci metta quanta più cura è possibile, delle volte il difetto in questione si verifica ugualmente. Volendo scavare in profondità si potrebbero individuare però delle cause, per cui è opportuno stare attenti alla qualità del sughero scelto.

Infatti, il difetto può essere scaturito dai parassiti che vivono nella corteccia delle querce da sughero dalle quali vengono poi ricavati i tappi per le bottiglie di vino. Inoltre, si potrebbero sviluppare delle muffe nel sughero alla luce di alcuni composti clorurati. Si specifica, per concludere, che la muffa potrebbe anche formarsi per via di una manipolazione prematura delle bottiglie, le quali devono essere lasciate distese per far sì che il sughero non si secchi. Al contrario, se le si lasciano le bottiglie in piedi è probabile che il sughero non si inumidisca a dovere per impedire poi l'ingresso dell'aria nella bottiglia.

Come riconoscere un vino che sa di tappo


Per riconoscere un vino che sa di tappo non ci vuole molto, poiché al naso l'odore è talmente forte e così sgradevole da consentire l'immediata individuazione del problema. Prima di passare allo step successivo, inserendo quindi il vino nel bicchiere, è necessario odorare il tappo di sughero per rendersi conto della presenza o meno del caratteristico odore. Se l'odore dovesse essere effimero si potrebbero gettar via soltanto i primi centilitri di vino e successivamente verificare che il resto sia rimasto intatto. L'odore potrebbe tuttavia non essere percepito subito, bensì dopo che la bottiglia è areata. Infatti, se si ha il dubbio che il vino sappia di tappo sin dall'odore è inutile agitare il bicchiere, poiché gli aromi fruttati non sono in grado di coprire il difetto, ma è esattamente il contrario: è bene lasciare il calice arieggiare per circa dieci minuti e si noterà subito se l'odore risulterà più marcato.

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