Territorio
Vigilanza ambientale, Di Bari: «Si favorisca sinergia con associazioni a presidio del territorio»
A supporto delle attività delle guardie ambientali nella Bat
Minervino - mercoledì 3 marzo 2021
Comunicato Stampa
«In alcune province pugliesi, come la Bat, il numero del personale del Nucleo regionale di Vigilanza ambientale non è sufficiente a coprire tutte le attività di vigilanza e controllo ad esso affidate, che vanno dalla salvaguardia delle aree protette alla vigilanza ittica e faunistica, della vigilanza rurale a quella mineraria.
Parliamo di attività fondamentali per proteggere il nostro patrimonio ambientale e paesaggistico e per difendere gli ecosistemi, per questo oltre al necessario reclutamento di personale destinato a rafforzare l'organico delle sei sezioni provinciali del Nucleo di Vigilanza ambientale, è importante favorire, a supporto del personale regionale, la partecipazione attiva dell'associazionismo e del volontariato impegnato nelle attività di vigilanza ambientale.
Ad esempio, almeno per quello che riguarda il potenziamento della vigilanza venatoria, chiedo alla Sezione regionale competente di adottare tutti i provvedimenti utili a garantire la piena operatività delle guardie venatorie volontarie a supporto delle guardie ambientali». Lo dichiara la capogruppo del M5S Grazia Di Bari a margine delle audizioni sullo stato di operatività delle guardie ambientali in V Commissione Ambiente.
«Le guardie venatorie volontarie sono figure chiamate a collaborare assieme alle guardie ambientali regionali - continua Di Bari - nelle attività di vigilanza venatoria secondo quanto previsto dalla legge regionale 59/2017, per contribuire a prevenire atti di bracconaggio e a informare i cacciatori sulle norme da rispettare nell'esercizio dell'attività venatoria. Si registrano, infatti, rallentamenti e difficoltà nell'adozione di atti e provvedimenti volti a garantire la piena operatività delle guardie venatorie volontarie, con riferimento all'organizzazione dei corsi di preparazione e di aggiornamento e al riconoscimento della nomina a guardia giurata delle guardie in possesso di regolare decreto di nomina rilasciato ai sensi del TULPS (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza).
Auspico, quindi, che si arrivi presto alla definizione del regolamento di cui all'articolo 42 della l.r. 59/2017 per disciplinare l'utilizzazione delle guardie volontarie. I servizi offerti dal mondo dell'associazionismo e del volontariato rispondono ai principi di sussidiarietà e collaborazione, rappresentano uno strumento di salvaguardia ambientale indispensabile per la comunità e sono fondamentali per supportare e integrare le attività del Nucleo regionale di vigilanza ambientale, soprattutto in questa fase in cui sono evidenti le criticità in termini di consistenza dell'organico e di competenza specialistica dello stesso».
Parliamo di attività fondamentali per proteggere il nostro patrimonio ambientale e paesaggistico e per difendere gli ecosistemi, per questo oltre al necessario reclutamento di personale destinato a rafforzare l'organico delle sei sezioni provinciali del Nucleo di Vigilanza ambientale, è importante favorire, a supporto del personale regionale, la partecipazione attiva dell'associazionismo e del volontariato impegnato nelle attività di vigilanza ambientale.
Ad esempio, almeno per quello che riguarda il potenziamento della vigilanza venatoria, chiedo alla Sezione regionale competente di adottare tutti i provvedimenti utili a garantire la piena operatività delle guardie venatorie volontarie a supporto delle guardie ambientali». Lo dichiara la capogruppo del M5S Grazia Di Bari a margine delle audizioni sullo stato di operatività delle guardie ambientali in V Commissione Ambiente.
«Le guardie venatorie volontarie sono figure chiamate a collaborare assieme alle guardie ambientali regionali - continua Di Bari - nelle attività di vigilanza venatoria secondo quanto previsto dalla legge regionale 59/2017, per contribuire a prevenire atti di bracconaggio e a informare i cacciatori sulle norme da rispettare nell'esercizio dell'attività venatoria. Si registrano, infatti, rallentamenti e difficoltà nell'adozione di atti e provvedimenti volti a garantire la piena operatività delle guardie venatorie volontarie, con riferimento all'organizzazione dei corsi di preparazione e di aggiornamento e al riconoscimento della nomina a guardia giurata delle guardie in possesso di regolare decreto di nomina rilasciato ai sensi del TULPS (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza).
Auspico, quindi, che si arrivi presto alla definizione del regolamento di cui all'articolo 42 della l.r. 59/2017 per disciplinare l'utilizzazione delle guardie volontarie. I servizi offerti dal mondo dell'associazionismo e del volontariato rispondono ai principi di sussidiarietà e collaborazione, rappresentano uno strumento di salvaguardia ambientale indispensabile per la comunità e sono fondamentali per supportare e integrare le attività del Nucleo regionale di vigilanza ambientale, soprattutto in questa fase in cui sono evidenti le criticità in termini di consistenza dell'organico e di competenza specialistica dello stesso».