Vita di città
Una via in memora delle vittime dell'esplosione di una bombola del 1967.
Il Sindaco Superbo:«Dopo 48 anni Minervino non dimentica».
Minervino - venerdì 22 maggio 2015
17.11
Stamane il Sindaco del Comune di Minervino Murge ha inviato alla redazione di MinervinoViva una nota, ecco le sue parole:
«Il 23 Maggio 1967 un tragico episodio scosse la nostra Comunità: l'esplosione di una bombola di gas che provocò la morte di otto persone: Gennaro Delfino, Maria Balice, Costanza Serlenga, Lucia Conte, Angela Maria Carlone; Rosa Chinelli, Carmela Pantone e Anna Giuliano.
Oggi, passati 48 anni da quel tragico giorno, è giusto dire che Minervino non dimentica.
E' vero che molti Minervinesi, compreso il sottoscritto, non erano ancora nati in quell'infausto 23 Maggio, ma tutti abbiamo conosciuto qualcuno, genitore, nonno o amico che quel giorno l'ha ben impresso nella propria memoria.
Io personalmente ho avuto modo di apprendere qualche notizia da una telefonata con il Sindaco dell'epoca, Pietro Cannone che, ancora chiaramente, ricorda quei terribili momenti: mi ha parlato dei muri crollati, della gente in lacrime, delle tante persone impegnate nei soccorsi, della visita dell'Onorevole Moro in quei giorni in Puglia.
Sono passati tanti anni ma è dovere dell'Amministrazione Comunale e di tutta la comunità minervinese non dimenticare.
Sollecitati da diversi cittadini l'Amministrazione ha ripreso una proposta che giaceva dimenticata in un cassetto: quello di intitolare una via del nostro paese che potesse ricordare quell'avvenimento. L'iter è iniziato diversi mesi fa ma, coinvolgendo diversi enti ( Comune, Prefettura, Sovraintendenza ) risulta essere particolarmente lungo e complesso e quindi ad oggi non risulta ancora concluso; l'auspicio è che al più presto si concluda il tutto in modo da poter dare un segnale forte e tangibile di come Minervino non dimentica tutti coloro che in quel triste giorno persero la vita».
«Il 23 Maggio 1967 un tragico episodio scosse la nostra Comunità: l'esplosione di una bombola di gas che provocò la morte di otto persone: Gennaro Delfino, Maria Balice, Costanza Serlenga, Lucia Conte, Angela Maria Carlone; Rosa Chinelli, Carmela Pantone e Anna Giuliano.
Oggi, passati 48 anni da quel tragico giorno, è giusto dire che Minervino non dimentica.
E' vero che molti Minervinesi, compreso il sottoscritto, non erano ancora nati in quell'infausto 23 Maggio, ma tutti abbiamo conosciuto qualcuno, genitore, nonno o amico che quel giorno l'ha ben impresso nella propria memoria.
Io personalmente ho avuto modo di apprendere qualche notizia da una telefonata con il Sindaco dell'epoca, Pietro Cannone che, ancora chiaramente, ricorda quei terribili momenti: mi ha parlato dei muri crollati, della gente in lacrime, delle tante persone impegnate nei soccorsi, della visita dell'Onorevole Moro in quei giorni in Puglia.
Sono passati tanti anni ma è dovere dell'Amministrazione Comunale e di tutta la comunità minervinese non dimenticare.
Sollecitati da diversi cittadini l'Amministrazione ha ripreso una proposta che giaceva dimenticata in un cassetto: quello di intitolare una via del nostro paese che potesse ricordare quell'avvenimento. L'iter è iniziato diversi mesi fa ma, coinvolgendo diversi enti ( Comune, Prefettura, Sovraintendenza ) risulta essere particolarmente lungo e complesso e quindi ad oggi non risulta ancora concluso; l'auspicio è che al più presto si concluda il tutto in modo da poter dare un segnale forte e tangibile di come Minervino non dimentica tutti coloro che in quel triste giorno persero la vita».