Attualità
Stanotte cambia l'orario, torna l'ora legale
Le lancette si spostano un'ora in avanti
Minervino - sabato 28 marzo 2020
14.56
Si torna a spostare le lancette nella notte fra sabato 28 e domenica 29 marzo. Questa notte, infatti, si passerà dall'ora solare all'ora legale, spostando in avanti le lancette dell'orologio di 60 minuti, dalle 02.00 alle 03.00.
Si dormirà un'ora in meno ma si recupera un'ora in più di luce al giorno. Lo scopo dell'ora legale è proprio quello di consentire un risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell'illuminazione elettrica, inducendo ad un maggior sfruttamento delle ore di luce.
Terna, la società responsabile in Italia della gestione dei flussi di energia elettrica sulla rete ad alta tensione, ogni anno stima il risparmio consentito dall'adozione dell'ora legale in media di circa 550-560 milioni di kilowattora.
Una consuetudine, quella del cambio orario, che ha portato il Parlamento Europeo a discutere circa la sua sospensione. Nel 2018, con 410 voti favorevoli, 192 contrari e 51 astenuti, lo stesso si era espresso a favore dell'abolizione del cambiamento orario da solare a legale e viceversa. Della stessa posizione anche 4,6 milioni di cittadini che hanno risposto al sondaggio della Commissione Europea.
La decisione è poi passata ai Paesi membri a cui è stato dato il termine di aprile 2021 per abolire o meno il cambio. L'Italia del governo Conte, con richiesta formale di mantenimento della situazione attuale depositata a Bruxelles, ha deciso di non voler abolire l'ora legale. Si continuerà, quindi, a spostare le lancette degli orologi due volte all'anno, a fine marzo per l'ora legale e a fine ottobre per passare all'ora solare.
Temendo che lasciare l'ultima parola agli Stati membri possa creare confusione e squilibri nel funzionamento del mercato interno, il governo italiano si è espresso in merito al mantenimento dell'ora legale/solare data la mancanza di una visione chiara su quali possano essere vantaggi e svantaggi derivanti dal cambio di orario e all'assenza di prove scientifiche che il cambiamento del fuso orario possa arrecare danni all'equilibrio psicofisico.
È stata avanzata anche una motivazione di carattere economico dato che il passaggio all'ora legale comporta un comprovato risparmio di energia elettrica, pari a 100 milioni di euro l'anno.
Si dormirà un'ora in meno ma si recupera un'ora in più di luce al giorno. Lo scopo dell'ora legale è proprio quello di consentire un risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell'illuminazione elettrica, inducendo ad un maggior sfruttamento delle ore di luce.
Terna, la società responsabile in Italia della gestione dei flussi di energia elettrica sulla rete ad alta tensione, ogni anno stima il risparmio consentito dall'adozione dell'ora legale in media di circa 550-560 milioni di kilowattora.
Una consuetudine, quella del cambio orario, che ha portato il Parlamento Europeo a discutere circa la sua sospensione. Nel 2018, con 410 voti favorevoli, 192 contrari e 51 astenuti, lo stesso si era espresso a favore dell'abolizione del cambiamento orario da solare a legale e viceversa. Della stessa posizione anche 4,6 milioni di cittadini che hanno risposto al sondaggio della Commissione Europea.
La decisione è poi passata ai Paesi membri a cui è stato dato il termine di aprile 2021 per abolire o meno il cambio. L'Italia del governo Conte, con richiesta formale di mantenimento della situazione attuale depositata a Bruxelles, ha deciso di non voler abolire l'ora legale. Si continuerà, quindi, a spostare le lancette degli orologi due volte all'anno, a fine marzo per l'ora legale e a fine ottobre per passare all'ora solare.
Temendo che lasciare l'ultima parola agli Stati membri possa creare confusione e squilibri nel funzionamento del mercato interno, il governo italiano si è espresso in merito al mantenimento dell'ora legale/solare data la mancanza di una visione chiara su quali possano essere vantaggi e svantaggi derivanti dal cambio di orario e all'assenza di prove scientifiche che il cambiamento del fuso orario possa arrecare danni all'equilibrio psicofisico.
È stata avanzata anche una motivazione di carattere economico dato che il passaggio all'ora legale comporta un comprovato risparmio di energia elettrica, pari a 100 milioni di euro l'anno.