Politica
Raccolta differenziata, M5S: «Costi elevati, indifferenza della Giunta»
Intervento del deputato Giuseppe D'Ambrosio e della consigliera Di Bari
Minervino - lunedì 8 febbraio 2016
13.14
L'amministrazione comunale di Minervino Murge rientra nella famosa categoria de "Gli indifferenti", ovvero le amministrazioni che durante il 2015 non hanno raggiunto nemmeno il 14% di raccolta differenziata (dato riportato sul portale dell'Osservatorio Rifiuti della Regione Puglia) e non hanno fatto nulla per invertire questa tendenza. Pertanto, i cittadini di Minervino saranno soggetti nel 2016 ad una ecotassa, per l'importo massimo, pari a 25,82 euro per ogni tonnellata conferita in discarica. Ma non è una novità, gli attivisti del Movimento 5 Stelle vi avevano già messo in guardia.
Anche per il 2015 è stato applicato l'importo massimo, come si può evincere dalle fatture del 2015 liquidate all'AMIU Spa. La responsabilità è ovviamente dell'amministrazione che non si è impegnata come doveva sulla raccolta differenziata, nel senso che ha smesso, anzi non ha mai iniziato, a studiare e attuare soluzioni per il suo miglioramento e quindi i cittadini hanno visto aumentare la tassa rifiuti (Tari). Infatti l'Ecotassa permette di far leva, in maniera continuativa nel tempo, sui cittadini attraverso l'aumento della Tari (maggiore ecotassa, maggiore Tari). C'è sempre stata una situazione di apparente immobilismo organizzativo, che non ha mandato in crisi il sistema della gestione dei rifiuti solo perché il Comune ha continuato a tener in vita un contratto scaduto nel 2013 e prorogato per ben 8 volte (l'ultima ordinanza n°2 del 15/01/2016 ha prorogato il servizio fino al 29/02/2016) con l'attuale gestore del servizio rifiuti, che a vedere la scarsa percentuale di differenziata non si può dire che abbia svolto in modo proprio inappuntabile il suo lavoro.
Eppure l'importo pagato è importante, pari ad una quota mensile di €86.935,81 (comprensivo di IVA 10%) che tuttavia non prevede il servizio di recupero dei rifiuti di tipo organico; infatti, dal Capitolato Speciale di Appalto si evince che, a carico dell'attuale gestore sono i costi di conferimento, selezione e trattamento delle frazioni differenziate, ad eccezione di quella organica. Gli obiettivi che l'amministrazione auspicava di raggiungere con il suddetto appalto, prevedevano il raggiungimento di migliori risultati in tema di raccolta differenziata a livello quantitativo.
Non ci sono miglioramenti dai dati in nostro possesso.
Anzi, se si vuole uno "sconto" sull'Ecotassa serve raggiungere almeno il 40% di raccolta differenziata. Pertanto, sui cittadini gravano i costi relativi allo smaltimento dei rifiuti presso gli impianti, unitamente all'Ecotassa. Quindi, per riepilogare quello che avviene: la qualità di servizio sotto gli occhi di tutti; la percentuale di differenziata di Minervino Murge è fra le ultime della classe dell'intera regione; sono aumentati i costi dei cittadini.
La Giunta comunale, quindi, dov'è?
In base all'art.8 del Capitolato Speciale d'Appalto, il Comune deve provvedere alla vigilanza e al controllo dei servizi, designando i soggetti abilitati a rappresentarlo. Per noi, i rifiuti rappresentano una risorsa, come abbiamo dimostrato con le nostre concrete proposte sull'adesione alla strategia Rifiuti Zero. Differenziare oltre ad essere indispensabile dal punto di vista ambientale, è anche vantaggioso economicamente. Tranne per i politici: riciclarli, dopo questi errori, è veramente impossibile.
Anche per il 2015 è stato applicato l'importo massimo, come si può evincere dalle fatture del 2015 liquidate all'AMIU Spa. La responsabilità è ovviamente dell'amministrazione che non si è impegnata come doveva sulla raccolta differenziata, nel senso che ha smesso, anzi non ha mai iniziato, a studiare e attuare soluzioni per il suo miglioramento e quindi i cittadini hanno visto aumentare la tassa rifiuti (Tari). Infatti l'Ecotassa permette di far leva, in maniera continuativa nel tempo, sui cittadini attraverso l'aumento della Tari (maggiore ecotassa, maggiore Tari). C'è sempre stata una situazione di apparente immobilismo organizzativo, che non ha mandato in crisi il sistema della gestione dei rifiuti solo perché il Comune ha continuato a tener in vita un contratto scaduto nel 2013 e prorogato per ben 8 volte (l'ultima ordinanza n°2 del 15/01/2016 ha prorogato il servizio fino al 29/02/2016) con l'attuale gestore del servizio rifiuti, che a vedere la scarsa percentuale di differenziata non si può dire che abbia svolto in modo proprio inappuntabile il suo lavoro.
Eppure l'importo pagato è importante, pari ad una quota mensile di €86.935,81 (comprensivo di IVA 10%) che tuttavia non prevede il servizio di recupero dei rifiuti di tipo organico; infatti, dal Capitolato Speciale di Appalto si evince che, a carico dell'attuale gestore sono i costi di conferimento, selezione e trattamento delle frazioni differenziate, ad eccezione di quella organica. Gli obiettivi che l'amministrazione auspicava di raggiungere con il suddetto appalto, prevedevano il raggiungimento di migliori risultati in tema di raccolta differenziata a livello quantitativo.
Non ci sono miglioramenti dai dati in nostro possesso.
Anzi, se si vuole uno "sconto" sull'Ecotassa serve raggiungere almeno il 40% di raccolta differenziata. Pertanto, sui cittadini gravano i costi relativi allo smaltimento dei rifiuti presso gli impianti, unitamente all'Ecotassa. Quindi, per riepilogare quello che avviene: la qualità di servizio sotto gli occhi di tutti; la percentuale di differenziata di Minervino Murge è fra le ultime della classe dell'intera regione; sono aumentati i costi dei cittadini.
La Giunta comunale, quindi, dov'è?
In base all'art.8 del Capitolato Speciale d'Appalto, il Comune deve provvedere alla vigilanza e al controllo dei servizi, designando i soggetti abilitati a rappresentarlo. Per noi, i rifiuti rappresentano una risorsa, come abbiamo dimostrato con le nostre concrete proposte sull'adesione alla strategia Rifiuti Zero. Differenziare oltre ad essere indispensabile dal punto di vista ambientale, è anche vantaggioso economicamente. Tranne per i politici: riciclarli, dopo questi errori, è veramente impossibile.