Enti locali
Post voto alla Provincia Bat, Di Feo: "Giorgino senza maggioranza, si dimetta"
Sostanziale parità in consiglio tra schieramenti
Minervino - giovedì 1 novembre 2018
9.03
"Sono entusiasta per l'elezione del trinitapolese Mino Albore in Consiglio provinciale. Ma il presidente Nicola Giorgino dovrebbe dimettersi". Questo il primissimo commento a caldo del sindaco Francesco di Feo, esponente del centro destra provinciale e secondo alcuni boatos da tempo competitor dell'attuale presidente della Bat, a margine dello scrutinio di questa sera.
La maggioranza di Trinitapoli festeggia: unita e compatta ha garantito 4620 voti ponderati per l'elezione di Albore. "Sono certo – osserva di Feo – che la sua presenza in Provincia sarà di supporto alla città, non solo nelle occasioni di rappresentanza".
Il risultato complessivo, però, impone riflessioni politiche: "Con 6 eletti nella lista Insieme per la Bat – osserva di Feo – 4 del Partito Democratico e 2 del Fronte Democratico, di fatto Giorgino non ha una maggioranza politica. Al massimo si riscontra un pareggio in Consiglio. Per questa ragione auspichiamo che con sue dimissioni consenta a questo Ente di tornare alle urne per eleggere anche il presidente. D'altro canto la scelta di Giorgino alla guida della Provincia Bat maturò 2 anni fa in uno scenario differente, in cui tutti i sindaci erano impegnati in prima linea secondo un vero e proprio patto istituzionale, assai lontano dalla suddivisione in liste che ha caratterizzato il risultato di oggi".
La maggioranza di Trinitapoli festeggia: unita e compatta ha garantito 4620 voti ponderati per l'elezione di Albore. "Sono certo – osserva di Feo – che la sua presenza in Provincia sarà di supporto alla città, non solo nelle occasioni di rappresentanza".
Il risultato complessivo, però, impone riflessioni politiche: "Con 6 eletti nella lista Insieme per la Bat – osserva di Feo – 4 del Partito Democratico e 2 del Fronte Democratico, di fatto Giorgino non ha una maggioranza politica. Al massimo si riscontra un pareggio in Consiglio. Per questa ragione auspichiamo che con sue dimissioni consenta a questo Ente di tornare alle urne per eleggere anche il presidente. D'altro canto la scelta di Giorgino alla guida della Provincia Bat maturò 2 anni fa in uno scenario differente, in cui tutti i sindaci erano impegnati in prima linea secondo un vero e proprio patto istituzionale, assai lontano dalla suddivisione in liste che ha caratterizzato il risultato di oggi".