Vita di città
Partiti i lavori di ristrutturazione del Palazzetto dello Sport
"Sarà riconsegnato ai cittadini uno spazio rinnovato"
Minervino - venerdì 20 febbraio 2015
23.55
È notizia di stamane l'apertura del cantiere per i lavori di ristrutturazione del Palazzetto dello Sport, struttura educativa e ludica che nell'estate del 2011 era stata teatro di irrispettose azioni vandaliche, danneggiando così l'intera comunità minervinese.
A dare l'ufficialità è stato un comunicato del Primo cittadino, il quale spiega in maniera dettagliata quali siano i costi, i fondi, i tempi e i punti su cui verterà la ristrutturazione; noi li poniamo alla vostra attenzione: il finanziamento, pari a 400 mila euro, di cui circa 320 mila impegnati su lavori, deriva dal bando regionale a valere su fondi FESR 2007-2013 inerenti le opere di urbanizzazione secondarie; sarà rinnovato l'intero impianto sportivo grazie alla sostituzione degli infissi danneggiati, la pitturazione della facciata esterna, la sistemazione della scala esterna, la sistemazione dell'impianto d'allarme, la revisione dell'impianto elettrico, la revisione dell'impianto termico, la sostituzione della superficie di gioco ed altre opere che rendano fruibile la strurrura sportiva. Il tempo previsto per queste operazioni è di sei mesi.
Il comunicato del sindaco Superbo si conclude con delle parole precise, che non hanno bisogno di essere interpretate, e cercano di rispondere alle polemiche innescate negli scorsi giorni:
«Qualcuno incautamente, non sappiamo se per ignoranza delle più elementari norme riguardanti gli iter amministrativi o per semplice malafede, pochi giorni fa additava l'Amministrazione Comune di scarsa attenzione ed inerzia. È questa la migliore risposta a chi quotidianamente scrive sui vari mezzi di informazione, per riempire le proprie vuote giornate, spinto solamente da acredine e sentimenti negativi.
Esattamente contrari sono invece i sentimenti che la ristrutturazione Palazzetto deve suscitare nella comunità minervinese: non solo si riconsegnerà tra qualche mese un rinnovato spazio per l'attività sportiva, ma soprattutto questi lavori rappresentano la decisa risposta di legalità a coloro che con il loro assurdo gesto di tre anni or sono privarono la nostra città di un adeguato spazio di aggregazione.»
A dare l'ufficialità è stato un comunicato del Primo cittadino, il quale spiega in maniera dettagliata quali siano i costi, i fondi, i tempi e i punti su cui verterà la ristrutturazione; noi li poniamo alla vostra attenzione: il finanziamento, pari a 400 mila euro, di cui circa 320 mila impegnati su lavori, deriva dal bando regionale a valere su fondi FESR 2007-2013 inerenti le opere di urbanizzazione secondarie; sarà rinnovato l'intero impianto sportivo grazie alla sostituzione degli infissi danneggiati, la pitturazione della facciata esterna, la sistemazione della scala esterna, la sistemazione dell'impianto d'allarme, la revisione dell'impianto elettrico, la revisione dell'impianto termico, la sostituzione della superficie di gioco ed altre opere che rendano fruibile la strurrura sportiva. Il tempo previsto per queste operazioni è di sei mesi.
Il comunicato del sindaco Superbo si conclude con delle parole precise, che non hanno bisogno di essere interpretate, e cercano di rispondere alle polemiche innescate negli scorsi giorni:
«Qualcuno incautamente, non sappiamo se per ignoranza delle più elementari norme riguardanti gli iter amministrativi o per semplice malafede, pochi giorni fa additava l'Amministrazione Comune di scarsa attenzione ed inerzia. È questa la migliore risposta a chi quotidianamente scrive sui vari mezzi di informazione, per riempire le proprie vuote giornate, spinto solamente da acredine e sentimenti negativi.
Esattamente contrari sono invece i sentimenti che la ristrutturazione Palazzetto deve suscitare nella comunità minervinese: non solo si riconsegnerà tra qualche mese un rinnovato spazio per l'attività sportiva, ma soprattutto questi lavori rappresentano la decisa risposta di legalità a coloro che con il loro assurdo gesto di tre anni or sono privarono la nostra città di un adeguato spazio di aggregazione.»