Religioni
Ordinazione di Mons. Renna: «Tutto è grazia»
Il lungo applauso ed i tanti ringraziamenti per un evento di impatto emotivo
Minervino - domenica 3 gennaio 2016
11.38
Non capita spesso di poter assistere ad una celebrazione religiosa all'interno di un Palasport gremito con circa 6mila persone provenienti da almeno tre province pugliesi e soprattutto una funzione religiosa in cui ad esser ordinato è un neo Vescovo della Diocesi di Andria, Canosa e Minervino. E' toccato a Don Luigi Renna, di origine minervinese ma di adozione andriese dopo aver per tanti anni occupato il ruolo di vice parroco del SS. Sacramento. Dal 2009, poi, l'assunzione della carica di Rettore dello storico Seminario molfettese vera icona della religiosità cristiana in Puglia e da sempre fucina di grandi personalità e Vescovi.
Ed il 1 ottobre scorso è arrivato l'annuncio che, probabilmente era nell'aria già da tempo: Don Luigi Renna sarà il nuovo Vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano. Campane a festa e commozione con l'annuncio dato alla comunità da parte di Mons. Raffaele Calabro. E, quello che per tutto è Don Luigi, ha scelto il 2 gennaio come giornata per l'ordinazione episcopale con una data altamente simbolica visto che proprio il 2 gennaio di 64 anni fa moriva ad Andria il Venerabile Vescovo, Mons. Di Donna. E' stato il Vescovo della gente e per la gente, un Vescovo che giunto ad Andria ha operato con umiltà e dedizione ricostruendo la chiesa locale sia da un punto di vista di fede che di organizzazione. Un Vescovo giunto ad Andria e per cui è in corso la causa di beatificazione per le tante opere compiute in vita ma anche dopo la sua dipartita.
Ed allora, l'ormai Mons. Renna ha scelto "Edificare nella carità" quale motto del suo vescovato per esprimere il suo desiderio di vivere il ministero episcopale in umiltà e unicamente finalizzato a fare del bene. Proprio come uno dei suoi maestri quel Mons. Di Donna che è ritornato tante e tante volte durante l'omelia di Mons. Cacucci, durante il primo discorso da Vescovo di Mons. Renna ma anche più in generale durante l'intero evento del Palasport di Andria trasformata in una grande Chiesa. E le prime ed ultime parole di Mons. Renna sono state: «Tutto è grazia». Un lungo monologo nel quale lo stesso vescovo ha ripercorso la sua vita transitando dai momenti formativi a quelli sacerdotali passando dal ruolo della Chiesa e del suo episcopato. Il primo ringraziamento è andato all'instancabile lavoro di Papa Francesco, poi la citazione per Mons. Di Donna ed «il ruolo essenziale nel far si che oggi la fede dell'intera comunità diocesana sia così importante».
Poi Don Tonino Bello della Molfetta in cui lui ha vissuto sei anni da rettore del Seminario regionale ma anche una citazione al Card. Carlo Maria Martini e la sua instancabile voglia di evangelizzazione. Ampio lo spazio dedicato a Minervino, città che gli ha dato i natali e che «resta essenziale per la formazione». La sua Diocesi («E' una grazia essere figlio della Diocesi di Andria»), gli ha permesso di ricordare i 24 anni dall'ordinazione presbiteriale ed i lunghi anni nella Parrocchia del SS. Sacramento di Andria ed, infine, il Seminario Diocesano ed i tanti ringraziamenti a tutte le autorità intervenute oltre a ringraziamenti sentiti a Mons. Raffaele Calabro attuale Vescovo di Andria. Insomma un giornata di festa, ma anche una giornata storica dal grande impatto emotivo nella quale un momento importante è stato anche il passaggio di consegne con Mons. Felice Di Molfetta (In foto).
Ed il 1 ottobre scorso è arrivato l'annuncio che, probabilmente era nell'aria già da tempo: Don Luigi Renna sarà il nuovo Vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano. Campane a festa e commozione con l'annuncio dato alla comunità da parte di Mons. Raffaele Calabro. E, quello che per tutto è Don Luigi, ha scelto il 2 gennaio come giornata per l'ordinazione episcopale con una data altamente simbolica visto che proprio il 2 gennaio di 64 anni fa moriva ad Andria il Venerabile Vescovo, Mons. Di Donna. E' stato il Vescovo della gente e per la gente, un Vescovo che giunto ad Andria ha operato con umiltà e dedizione ricostruendo la chiesa locale sia da un punto di vista di fede che di organizzazione. Un Vescovo giunto ad Andria e per cui è in corso la causa di beatificazione per le tante opere compiute in vita ma anche dopo la sua dipartita.
Ed allora, l'ormai Mons. Renna ha scelto "Edificare nella carità" quale motto del suo vescovato per esprimere il suo desiderio di vivere il ministero episcopale in umiltà e unicamente finalizzato a fare del bene. Proprio come uno dei suoi maestri quel Mons. Di Donna che è ritornato tante e tante volte durante l'omelia di Mons. Cacucci, durante il primo discorso da Vescovo di Mons. Renna ma anche più in generale durante l'intero evento del Palasport di Andria trasformata in una grande Chiesa. E le prime ed ultime parole di Mons. Renna sono state: «Tutto è grazia». Un lungo monologo nel quale lo stesso vescovo ha ripercorso la sua vita transitando dai momenti formativi a quelli sacerdotali passando dal ruolo della Chiesa e del suo episcopato. Il primo ringraziamento è andato all'instancabile lavoro di Papa Francesco, poi la citazione per Mons. Di Donna ed «il ruolo essenziale nel far si che oggi la fede dell'intera comunità diocesana sia così importante».
Poi Don Tonino Bello della Molfetta in cui lui ha vissuto sei anni da rettore del Seminario regionale ma anche una citazione al Card. Carlo Maria Martini e la sua instancabile voglia di evangelizzazione. Ampio lo spazio dedicato a Minervino, città che gli ha dato i natali e che «resta essenziale per la formazione». La sua Diocesi («E' una grazia essere figlio della Diocesi di Andria»), gli ha permesso di ricordare i 24 anni dall'ordinazione presbiteriale ed i lunghi anni nella Parrocchia del SS. Sacramento di Andria ed, infine, il Seminario Diocesano ed i tanti ringraziamenti a tutte le autorità intervenute oltre a ringraziamenti sentiti a Mons. Raffaele Calabro attuale Vescovo di Andria. Insomma un giornata di festa, ma anche una giornata storica dal grande impatto emotivo nella quale un momento importante è stato anche il passaggio di consegne con Mons. Felice Di Molfetta (In foto).