Vita di città
Opere Pie Riunite, iniziano gli incontri del gruppo pro RSSA
Al via il tavolo di lavoro. Prossima riunione fissata al 26 giugno
Minervino - mercoledì 24 giugno 2020
Comunicato Stampa
Si è svolto nella serata di lunedì 22 giugno, nel salone della Parrocchia di San Michele Arcangelo, il primo incontro del tavolo di lavoro Pro R.S.S.A. "Madre Clelia Merloni" delle Opere Pie Riunite Bilanzuoli- Corsi Falconi- Ciani, promosso dai Sacerdoti di Minervino, al quale hanno partecipato i membri del Consiglio Pastorale Zonale, i rappresentanti delle varie Associazioni attive sul territorio minervinese che hanno deciso di aderire, alcuni rappresentanti dei familiari degli ospiti della R.S.S.A. e della Casa di Riposo e un rappresentante dei dipendenti dell' Ente.
Un forte segno di vicinanza da parte della Diocesi, è stata la presenza e la disponibilità ad accompagnare e sostenere l'azione di questo gruppo da parte di Don Sabino Troia, direttore dell'Ufficio Diocesano per la Pastorale della Salute, di Don Mimmo Francavilla, direttore della Caritas Diocesana e Don Michele Pace, direttore dell'Ufficio Diocesano per la Pastorale Sociale e del Lavoro.
Gli obiettivi che hanno accomunato tutti i presenti e che si sono intesi perseguire sono stati due: da un lato ribadire che la R.S.S.A., con i suoi ben 118 anni di storia, rappresenta un valore indispensabile ed un bene indiscusso e in quanto tale non può venire a mancare nel nostro territorio, già depauperato di tanti altri servizi sanitari fondamentali nel cui contesto più ampio questa ulteriore perdita, se confermata, verrebbe ad inserirsi, e dall'altro la necessità di far rientrare il prima possibile, in quella che per loro è la propria "casa", gli anziani della Casa di Riposo ancora inspiegabilmente ospedalizzati o momentaneamente allontanati.
C'è grande preoccupazione che una ospedalizzazione protratta inutilmente, come ben sappiamo, nella maggior parte dei casi sia causa di forte riduzione delle funzionalità con contraccolpi fortissimi dal punto di vista psicologico, nonché causa di morte, come altrettanto grande è lo sconcerto dei familiari che, oltre a sopportare la sofferenza di sapere i loro cari in ansia, ad oggi non vedono alcuna accoglienza da parte degli organi competenti, di tutti i delicatissimi risvolti della complessa situazione.
Varie sono state le proposte presentate durante il primo incontro e sulla base delle stesse sono stati creati cinque gruppi di lavoro ossia quello della preghiera, storico, di interlocuzione con le istituzioni, di programmazione degli eventi e di comunicazione, il cui coordinamento è stato assunto direttamente dai Sacerdoti.
Nel prossimo incontro che si svolgerà venerdì 26 giugno, si delineeranno progetti ed iniziative pro R.S.S.A. al fine di mantenere desta l'attenzione sulla vicenda, fiduciosi di dare un contributo affinché si raggiungano, rapidamente e pacificamente, gli obiettivi prefissati.
Un forte segno di vicinanza da parte della Diocesi, è stata la presenza e la disponibilità ad accompagnare e sostenere l'azione di questo gruppo da parte di Don Sabino Troia, direttore dell'Ufficio Diocesano per la Pastorale della Salute, di Don Mimmo Francavilla, direttore della Caritas Diocesana e Don Michele Pace, direttore dell'Ufficio Diocesano per la Pastorale Sociale e del Lavoro.
Gli obiettivi che hanno accomunato tutti i presenti e che si sono intesi perseguire sono stati due: da un lato ribadire che la R.S.S.A., con i suoi ben 118 anni di storia, rappresenta un valore indispensabile ed un bene indiscusso e in quanto tale non può venire a mancare nel nostro territorio, già depauperato di tanti altri servizi sanitari fondamentali nel cui contesto più ampio questa ulteriore perdita, se confermata, verrebbe ad inserirsi, e dall'altro la necessità di far rientrare il prima possibile, in quella che per loro è la propria "casa", gli anziani della Casa di Riposo ancora inspiegabilmente ospedalizzati o momentaneamente allontanati.
C'è grande preoccupazione che una ospedalizzazione protratta inutilmente, come ben sappiamo, nella maggior parte dei casi sia causa di forte riduzione delle funzionalità con contraccolpi fortissimi dal punto di vista psicologico, nonché causa di morte, come altrettanto grande è lo sconcerto dei familiari che, oltre a sopportare la sofferenza di sapere i loro cari in ansia, ad oggi non vedono alcuna accoglienza da parte degli organi competenti, di tutti i delicatissimi risvolti della complessa situazione.
Varie sono state le proposte presentate durante il primo incontro e sulla base delle stesse sono stati creati cinque gruppi di lavoro ossia quello della preghiera, storico, di interlocuzione con le istituzioni, di programmazione degli eventi e di comunicazione, il cui coordinamento è stato assunto direttamente dai Sacerdoti.
Nel prossimo incontro che si svolgerà venerdì 26 giugno, si delineeranno progetti ed iniziative pro R.S.S.A. al fine di mantenere desta l'attenzione sulla vicenda, fiduciosi di dare un contributo affinché si raggiungano, rapidamente e pacificamente, gli obiettivi prefissati.