Territorio
Nucleare, i 13 Comuni del Parco Alta Murgia elaborano le ragioni del "No"
Sarà costituito anche un pull di esperti per motivare tecnicamente e scientificamente l'opposizione al deposito di rifiuti
Minervino - sabato 9 gennaio 2021
16.16 Comunicato Stampa
Dopo la pubblicazione della Cnapi, la Carta delle aree potenzialmente idonee a ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, la Comunità del Parco dell'Alta Murgia si mobilita per formulare le osservazioni da presentare alla Sogin nei prossimi sessanta giorni, per motivare e ribadire il "no" allo smaltimento di materiale nucleare nel territorio murgiano.
Alle 10.00 di questa mattina si sono riuniti online i tredici sindaci dei Comuni del Parco convocati dal presidente Francesco Tarantini, incontro cui hanno partecipato anche Anna Grazia Maraschio, assessore regionale all'Ambiente, Urbanistica, Paesaggio e Aree Protette, Francesco Paolicelli, presidente della Commissione consiliare regionale all'Agricoltura, Sviluppo Economico e Turismo, Franco Frigiola, sindaco di Laterza, Antonio Stragapede in rappresentanza dell'area metropolitana di Bari e Giuseppe Mastronuzzi, direttore del Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell'Università degli Studi di Bari.
«Il Parco darà il suo contributo con la costituzione di un pull di esperti formato da naturalisti e geologi dell'Università di Bari, già all'opera nello studio delle componenti ambientali e geologiche del territorio nell'ambito della candidatura a Geoparco Unesco – dichiara Francesco Tarantini, presidente PNAM – Fondamentale in questa prima riunione è stato definire una roadmap per l'elaborazione delle osservazioni da fornire a Regione e Comuni interessati, per motivare tecnicamente e scientificamente le ragioni del no al deposito di rifiuti».
Un ulteriore freno al deposito potrebbe essere il regolamento delle aree contigue previsto dalla Legge Quadro sulle Aree Protette, strumento che permetterebbe di tutelare e valorizzare nel concreto i territori limitrofi del Parco. A tal fine nuove riunioni sono previste nei prossimi giorni tra Ente Parco e Regione per definire quanto prima la sua approvazione.
Alle 10.00 di questa mattina si sono riuniti online i tredici sindaci dei Comuni del Parco convocati dal presidente Francesco Tarantini, incontro cui hanno partecipato anche Anna Grazia Maraschio, assessore regionale all'Ambiente, Urbanistica, Paesaggio e Aree Protette, Francesco Paolicelli, presidente della Commissione consiliare regionale all'Agricoltura, Sviluppo Economico e Turismo, Franco Frigiola, sindaco di Laterza, Antonio Stragapede in rappresentanza dell'area metropolitana di Bari e Giuseppe Mastronuzzi, direttore del Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell'Università degli Studi di Bari.
«Il Parco darà il suo contributo con la costituzione di un pull di esperti formato da naturalisti e geologi dell'Università di Bari, già all'opera nello studio delle componenti ambientali e geologiche del territorio nell'ambito della candidatura a Geoparco Unesco – dichiara Francesco Tarantini, presidente PNAM – Fondamentale in questa prima riunione è stato definire una roadmap per l'elaborazione delle osservazioni da fornire a Regione e Comuni interessati, per motivare tecnicamente e scientificamente le ragioni del no al deposito di rifiuti».
Un ulteriore freno al deposito potrebbe essere il regolamento delle aree contigue previsto dalla Legge Quadro sulle Aree Protette, strumento che permetterebbe di tutelare e valorizzare nel concreto i territori limitrofi del Parco. A tal fine nuove riunioni sono previste nei prossimi giorni tra Ente Parco e Regione per definire quanto prima la sua approvazione.