Territorio
Liste di attesa in sanità, la ASL BAT al lavoro per ridefinire i processi
Delle Donne: «Siamo consapevoli delle difficoltà ma la nostra attenzione è massima»
Minervino - venerdì 19 aprile 2019
12.01
Liste di attesa e governo della domanda e dell'offerta. La Direzione strategica della Asl Bt è al lavoro, insieme con i vertici di tutta l'organizzazione sanitaria, per ridefinire i processi e garantire una corretta fruizione dei percorsi diagnostici-terapeutici: "Abbiamo avviato una revisione critica dei processi di erogazione delle prestazioni per consentire l'attuazione di modelli gestionali che consentano l'implementazione delle attività produttive - dice Alessandro Delle Donne, Direttore Generale Asl Bt - sempre nel rispetto dei vincoli contrattuali e con l'obiettivo di dare all'utenza le prestazioni nei tempi corretti, previsti dalla legge".
Tante le attività avviate: "innanzitutto abbiamo richiamato i prescrittori, sia medici di base che specialisti, al corretto uso delle indicazioni prescrittive non solo in riferimento alla classe di urgenza (urgente, breve, differita e programmabile) - dice il Direttore Generale - ma anche in riferimento alle diverse tipologie di accesso alle prestazioni che possono essere di primo accesso o di follow up. Indicare come "prima visita" un controllo determina gravi ritardi e liste lunghe per l'erogazione del servizio".
"Abbiamo inoltre ribadito un concetto già espresso più volte con diverse circolari e cioè che non è possibile, perchè vietato, chiudere le agende di prenotazione - continua Delle Donne - ma poichè siamo consapevoli delle difficoltà di gestione registrate in diversi reparti e in altrettanti ambulatori di assistenza territoriale, abbiamo avviato iniziative trasversali di analisi e studio della situazione".
Il tavolo di lavoro, infatti, ha previsto che vengano effettuate iniziative di verifica rispetto alla congruità della dotazione organica in rapporto agli impegni istituzionali, ai dati di produzione e ai tempi di attesa medi, rispetto all'uso delle apparecchiature della diagnosi per immagini poichè è stabilito che devono essere utilizzate per almeno l'80 per cento della loro capacità produttiva. Inoltre, sono state avviate attività di monitotaggio continuo con la previsione di interventi mirati nei casi necessari. "Faremo inoltre formazione agli operatori dei Centri unici di prenotazione perchè possano svolgere nella maniera più corretta possibile il loro importante lavoro - aggiunge il Direttore Generale - vogliamo implementare l'uso di strumenti di segnalazione delle attività non consentite e studiare percorsi di logistica del paziente che possano andare incontro alle singole difficoltà".
"Siamo ben consapevoli delle difficoltà presenti su tutto il territorio - conclude Delle Donne - ma la nostra attenzione sulle liste di attesa è massima. Il cittadino ha il diritto all'erogazione corretta e nei tempi giusti delle prestazioni sanitarie. E il nostro compito è quello di intervenire nei casi in cui ciò non avviene. Possiamo contare sulla collaborazione delle strutture ospedalieri e territoriali e sull'impegno quotidiano dei medici di medicina generale che già stanno attivamente collaborando anche grazie all'impegno espresso dal dottor Dino Delvecchio, referente per la medicina generale. Siamo certi che arriveremo a un risultato apprezzabile e soprattutto soddisfacente per l'utenza".
Tante le attività avviate: "innanzitutto abbiamo richiamato i prescrittori, sia medici di base che specialisti, al corretto uso delle indicazioni prescrittive non solo in riferimento alla classe di urgenza (urgente, breve, differita e programmabile) - dice il Direttore Generale - ma anche in riferimento alle diverse tipologie di accesso alle prestazioni che possono essere di primo accesso o di follow up. Indicare come "prima visita" un controllo determina gravi ritardi e liste lunghe per l'erogazione del servizio".
"Abbiamo inoltre ribadito un concetto già espresso più volte con diverse circolari e cioè che non è possibile, perchè vietato, chiudere le agende di prenotazione - continua Delle Donne - ma poichè siamo consapevoli delle difficoltà di gestione registrate in diversi reparti e in altrettanti ambulatori di assistenza territoriale, abbiamo avviato iniziative trasversali di analisi e studio della situazione".
Il tavolo di lavoro, infatti, ha previsto che vengano effettuate iniziative di verifica rispetto alla congruità della dotazione organica in rapporto agli impegni istituzionali, ai dati di produzione e ai tempi di attesa medi, rispetto all'uso delle apparecchiature della diagnosi per immagini poichè è stabilito che devono essere utilizzate per almeno l'80 per cento della loro capacità produttiva. Inoltre, sono state avviate attività di monitotaggio continuo con la previsione di interventi mirati nei casi necessari. "Faremo inoltre formazione agli operatori dei Centri unici di prenotazione perchè possano svolgere nella maniera più corretta possibile il loro importante lavoro - aggiunge il Direttore Generale - vogliamo implementare l'uso di strumenti di segnalazione delle attività non consentite e studiare percorsi di logistica del paziente che possano andare incontro alle singole difficoltà".
"Siamo ben consapevoli delle difficoltà presenti su tutto il territorio - conclude Delle Donne - ma la nostra attenzione sulle liste di attesa è massima. Il cittadino ha il diritto all'erogazione corretta e nei tempi giusti delle prestazioni sanitarie. E il nostro compito è quello di intervenire nei casi in cui ciò non avviene. Possiamo contare sulla collaborazione delle strutture ospedalieri e territoriali e sull'impegno quotidiano dei medici di medicina generale che già stanno attivamente collaborando anche grazie all'impegno espresso dal dottor Dino Delvecchio, referente per la medicina generale. Siamo certi che arriveremo a un risultato apprezzabile e soprattutto soddisfacente per l'utenza".