Turismo
La Puglia è la regione più bella del mondo
Lo confermano il National Geographic, Lonely Planet e il New York Times
Minervino - lunedì 17 giugno 2019
12.15
Siamo fortunati e nemmeno ce ne accorgiamo. Viviamo nella regione più bella del mondo ma sovente non ne comprendiamo il valore.
A dirlo, anzi a metterlo nero su bianco, sono stati tre colossi quali il National Geographic, Lonely Planet e il New York Times, mica il giornalino parrocchiale di qualche sperduto centro di provincia.
Per il secondo anno consecutivo la nostra regione si è aggiudicata il "Best value travel destination in the world", ambitissimo riconoscimento che l'ha messa in competizione con centinaia di altre destinazioni su tutto il pianeta.
Ad essere stati valutati dagli esperti d'oltreoceano sono stati diversi parametri, prima fra tutti la varietà dell'offerta artistica, dal barocco salentino al romanico della Terra di Bari, quella paesaggistica e quella gastronomica, che dal Salento al Gargano, passando per la Murgia, offre sfumature differenti per palati differenti.
I trulli di Alberobello con la Valle d'Itria, le Grotte di Castellana e le insenature di Polignano a Mare restano un evergreen, ma una Bari finalmente meta costante di un turismo più alto e l'eccezionale crescita del nord barese sono dati di cui andare fieri. Il borgo antico quasi perfettamente conservato di Giovinazzo, il romanico di Trani e la rinascita di centri storici come quello di Molfetta e Bitonto, nonché l'incanto di Sovereto a Terlizzi ed il bianco delle chianche ruvesi lasciano una speranza per la nostra economia.
Sono tre i siti patrimonio dell'Unesco in Puglia: Castel del Monte, i Trulli di Alberobello, appunto, e il Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant'Angelo, nel foggiano. Ma anche la peculiarità dei muretti a secco fanno impazzire i visitatori d'oltreconfine e sono divenuti patrimonio dell'Umanità.
Le presenze in questo inizio estate sono tantissime, sta a noi pugliesi essere capaci di convogliarle in un turismo che offuschi quel "mordi e fuggi" che tanto male ha fatto alla nostra immagine per decenni.
A dirlo, anzi a metterlo nero su bianco, sono stati tre colossi quali il National Geographic, Lonely Planet e il New York Times, mica il giornalino parrocchiale di qualche sperduto centro di provincia.
Per il secondo anno consecutivo la nostra regione si è aggiudicata il "Best value travel destination in the world", ambitissimo riconoscimento che l'ha messa in competizione con centinaia di altre destinazioni su tutto il pianeta.
Ad essere stati valutati dagli esperti d'oltreoceano sono stati diversi parametri, prima fra tutti la varietà dell'offerta artistica, dal barocco salentino al romanico della Terra di Bari, quella paesaggistica e quella gastronomica, che dal Salento al Gargano, passando per la Murgia, offre sfumature differenti per palati differenti.
I trulli di Alberobello con la Valle d'Itria, le Grotte di Castellana e le insenature di Polignano a Mare restano un evergreen, ma una Bari finalmente meta costante di un turismo più alto e l'eccezionale crescita del nord barese sono dati di cui andare fieri. Il borgo antico quasi perfettamente conservato di Giovinazzo, il romanico di Trani e la rinascita di centri storici come quello di Molfetta e Bitonto, nonché l'incanto di Sovereto a Terlizzi ed il bianco delle chianche ruvesi lasciano una speranza per la nostra economia.
Sono tre i siti patrimonio dell'Unesco in Puglia: Castel del Monte, i Trulli di Alberobello, appunto, e il Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant'Angelo, nel foggiano. Ma anche la peculiarità dei muretti a secco fanno impazzire i visitatori d'oltreconfine e sono divenuti patrimonio dell'Umanità.
Le presenze in questo inizio estate sono tantissime, sta a noi pugliesi essere capaci di convogliarle in un turismo che offuschi quel "mordi e fuggi" che tanto male ha fatto alla nostra immagine per decenni.