Attualità
La Puglia attiva l'osservatorio regionale dei neofascismi
Sedici personalità per il programma d'azione e il monitoraggio
Minervino - mercoledì 15 luglio 2020
14.00 Comunicato Stampa
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha partecipato ieri alla riunione di insediamento dell'Osservatorio regionale sui neofascismi, nominato con suo decreto del 28 novembre 2019 e istituito con delibera di Giunta il 18 aprile del 2019.
«Sosterrò l'Osservatorio con l'istituzione che rappresento – ha detto nel suo intervento il presidente Emiliano – mettendolo nelle condizioni di leggere ogni segnale negativo e soprattutto ogni segnale positivo. Perchè penso che l'antifascismo moderno debba consistere nello spiegare continuamente e con pazienza le ragioni della complessità delle nostre società. L'antifascismo oggi è una liturgia quotidiana basata sul rispetto delle libertà altrui e contro ogni discriminazione».
«La vostra presenza – ha detto rivolto ai membri dell'osservatorio – mi rassicura e mi rende più tranquillo per consentire a ciascuno di costruire la propria vita secondo i propri valori e i propri principi, rispettandoci reciprocamente. La nostra terra è infatti sinonimo di accoglienza e l'antifascismo è un valore che consente all'economia di girare intensamente, senza limiti. La lotta al razzismo, alle discriminazioni rende i collegamenti anche economici più intensi Stiamo costruendo così una società dove l'eguaglianza e la libertà si equilibrano».
«La riunione – ha detto la consigliera del presidente on. Titti De Simone, che ha introdotto i lavori - in cui insediamo formalmente l'osservatorio regionale sui fenomeni neofascisti, è molto importante perché arriva dopo un periodo di distanziamento sociale in cui è stato difficile incontrarsi. Questo è un nuovo organismo fortemente voluto dal presidente Emiliano, composto da esponenti di grandissimo prestigio e da associazioni.
La sua nascita è stata sollecitata anche dal coordinamento antifascista pugliese, che è una realtà importante e composita, dove ci sono l'Anpi, la Cgil, l'Arci, Libera, Link, Uds e Rete della conoscenza. L'auspicio è quello di un buon lavoro e di una programmazione di azioni e di iniziative soprattutto tese a coltivare la memoria storica di quello che è stato il fascismo, ma anche l'attenzione sui nuovi fenomeni fascisti, perché purtroppo ancora oggi nella nostra società permangono nuovi radicamenti neofascisti, soprattutto le nuove generazioni quindi hanno la necessità di recuperare la memoria storica e di lavorare sui valori della Costituzione, che sono la nostra principale ancora di civiltà democratica».
Tra gli altri è intervenuto il prof. Luciano Canfora, che ha sottolineato l'importanza del nuovo organismo nel panorama nazionale e ha posto l'accento sull'azione di monitoraggio che sarà oggetto di approfondimento, e su quella culturale rivolta alle nuove generazioni.
Dell'osservatorio, costituito presso la Presidenza della Regione Puglia, fanno parte: Luciano Canfora; Laura Marchetti; Ferdinando Pappalardo; Davide Giove; Maria Rosaria Manieri; Anna Grazia Maraschio; Roberto Savino; Vittorio Ventura; Davide Lavermicocca; Pasquale Martino; Stefania Verna; Maria Teresa Santacroce; Antonia Morga; Tea Sisto; Francesco Pagliarulo; Tommaso Bruno.
I lavori dell'osservatorio si sono poi aggiornati per mettere a punto un programma di azione e la propria organizzazione.
«Sosterrò l'Osservatorio con l'istituzione che rappresento – ha detto nel suo intervento il presidente Emiliano – mettendolo nelle condizioni di leggere ogni segnale negativo e soprattutto ogni segnale positivo. Perchè penso che l'antifascismo moderno debba consistere nello spiegare continuamente e con pazienza le ragioni della complessità delle nostre società. L'antifascismo oggi è una liturgia quotidiana basata sul rispetto delle libertà altrui e contro ogni discriminazione».
«La vostra presenza – ha detto rivolto ai membri dell'osservatorio – mi rassicura e mi rende più tranquillo per consentire a ciascuno di costruire la propria vita secondo i propri valori e i propri principi, rispettandoci reciprocamente. La nostra terra è infatti sinonimo di accoglienza e l'antifascismo è un valore che consente all'economia di girare intensamente, senza limiti. La lotta al razzismo, alle discriminazioni rende i collegamenti anche economici più intensi Stiamo costruendo così una società dove l'eguaglianza e la libertà si equilibrano».
«La riunione – ha detto la consigliera del presidente on. Titti De Simone, che ha introdotto i lavori - in cui insediamo formalmente l'osservatorio regionale sui fenomeni neofascisti, è molto importante perché arriva dopo un periodo di distanziamento sociale in cui è stato difficile incontrarsi. Questo è un nuovo organismo fortemente voluto dal presidente Emiliano, composto da esponenti di grandissimo prestigio e da associazioni.
La sua nascita è stata sollecitata anche dal coordinamento antifascista pugliese, che è una realtà importante e composita, dove ci sono l'Anpi, la Cgil, l'Arci, Libera, Link, Uds e Rete della conoscenza. L'auspicio è quello di un buon lavoro e di una programmazione di azioni e di iniziative soprattutto tese a coltivare la memoria storica di quello che è stato il fascismo, ma anche l'attenzione sui nuovi fenomeni fascisti, perché purtroppo ancora oggi nella nostra società permangono nuovi radicamenti neofascisti, soprattutto le nuove generazioni quindi hanno la necessità di recuperare la memoria storica e di lavorare sui valori della Costituzione, che sono la nostra principale ancora di civiltà democratica».
Tra gli altri è intervenuto il prof. Luciano Canfora, che ha sottolineato l'importanza del nuovo organismo nel panorama nazionale e ha posto l'accento sull'azione di monitoraggio che sarà oggetto di approfondimento, e su quella culturale rivolta alle nuove generazioni.
Dell'osservatorio, costituito presso la Presidenza della Regione Puglia, fanno parte: Luciano Canfora; Laura Marchetti; Ferdinando Pappalardo; Davide Giove; Maria Rosaria Manieri; Anna Grazia Maraschio; Roberto Savino; Vittorio Ventura; Davide Lavermicocca; Pasquale Martino; Stefania Verna; Maria Teresa Santacroce; Antonia Morga; Tea Sisto; Francesco Pagliarulo; Tommaso Bruno.
I lavori dell'osservatorio si sono poi aggiornati per mettere a punto un programma di azione e la propria organizzazione.