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Cronaca

Indice della criminalità. Quanto è sicura la provincia Bat?

Il report del Sole 24 Ore: nel 2019 Bat prima in classifica per furti d'auto e associazioni a stampo mafioso

La provincia di Barletta-Andria-Trani è prima in classifica per furti di auto. È uno dei record negativi che si incontrano passando in rassegna le classifiche per l'incidenza di denunce ogni 100mila abitanti relative alle 18 principali tipologie di reato riportate da Sole 24 Ore, che fotografa il totale dei delitti commessi in 106 province italiane nel 2019.

La provincia di Bat nella classifica generale dei reati si piazza al 56esimo posto (su 106 in totale) con 11764 denunce, 3028,9 ogni 100mila abitanti, preceduta da Foggia, Bari e Brindisi, seguita da Lecce e Taranto.

Ma è in merito al reato di furto d'auto che detiene il primato della classifica nel 2019 in cui sono state 2705 le denunce registrate relative ai furti d'auto, 696,5 ogni 100.000 abitanti. Primo posto anche nella classifica dei reati di associazione di tipo mafioso con 5 denunce e un'incidenza di 3,2 ogni 100mila abitanti.

Stando ai dati, significativa è la terza posizione nella classifica degli omicidi volontari consumati: 7 le denunce registrate, pari a 1,8 ogni 100mila abitanti. Segue la quarta posizione per il reato di tentato omicidio, sempre con 7 denunce.

Ad emergere è anche l'ottava posizione "conquistata" relativamente al reato di rapine in abitazione, con 19 denunce registrate pari ad una incidenza di 4,9 ogni 100.000 abitanti, e al reato di estorsione con 81 denunce registrate (20,9 ogni 100mila abitanti).

Mentre per il reato di incendio la Bat si posiziona al 17esimo posto con 82 denunce registrate, la provincia detiene anche il primato in positivo per quanto riguarda le truffe informatiche, posizionandosi all'ultimo posto della classifica delle 106 province prese in esame con 378 denunce, e in penultima posizione per il reato di violenza sessuale: si rilevano 9 denunce. Qui tutti i dati.

E nel 2020, invece?
Il database interforze sull'attività criminale, gestito dal dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno, registra un calo in media del 25,9% dei delitti commessi e denunciati durante i primi sei mesi dell'anno. Dal 1 gennaio al 30 giugno, ad esempio, in tutta la Puglia, i furti d'auto hanno subìto un calo del 35,6% soprattutto a causa delle limitazioni alla libertà di circolazione, un fatto eccezionale che ha ovviamente influito su questo tipo di reato.

A far calare il numero delle denunce, inoltre, anche gli appositi servizi di controllo del territorio urbano e rurale che le unità della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza continuano sistematicamente a svolgere nei confronti di criminali specialisti che dapprima rubano, poi smontano, tagliano e depredano - per farne pezzi e alimentare così il redditizio mercato clandestino della vendita dei ricambi - e infine incendiano auto rubate in tutto l'hinterland barese.

Tuttavia, il numero delle denunce per i furti d'auto sembra ormai un trend consolidato, così come la diminuzione dei veicoli recuperati nelle campagne, in quella che rappresenta una vera piaga del territorio da parte di bande che scorrazzano sull'asse nord barese-sud foggiano.

Le auto prese di mira spariscono in pochissimo tempo, in alcuni casi addirittura in un pugno di minuti: le auto, spiegano gli investigatori, vengono rubate in base alla precisa richiesta che arriva dei pezzi di ricambio, portate ad una folle velocità (oltre i 180 chilometri orari) lungo la strada provinciale 231 fra il nord barese e il sud foggiano (in particolar modo a Cerignola) occultate e infine cannibalizzate.

Un fenomeno sempre in fermento che, secondo gli investigatori, vede coinvolte vere organizzazioni criminali al cui interno opera una "squadra operativa" dedita al furto del mezzo, la "squadra dei tagliatori" che seziona le auto e infine una "piattaforma logistica" in grado di ripulire i pezzi nei circuiti dei demolitori compiacenti - Cerignola, un paese di circa 60.000 abitanti, ha all'incirca 50 demolizioni dichiarate -, utilizzando anche documentazione apparentemente lecita.

I mezzi di cui i ladri dispongono non sono certo rudimentali, ma di quelli sofisticati: il Jammer per schermare i segnali gps oppure il lettore Obd, codificatore delle chiavi. Ma ci sono anche quelli che rubano un'auto spingendola con un'altra. Anche in pieno giorno, ma sempre con spregiudicata disinvoltura.
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