Cronaca
In carcere la banda del "taglio telo" a danno degli autotrasportatori. Video
Le indagini sono scattate da un furto commesso nell'area di servizio autostradale di Bisceglie. Tra i colpi anche quello contro il furgone dell'Asd Oltre Sport di Trani
Minervino - martedì 25 ottobre 2022
13.01
Il furto della merce trasportata su un veicolo fermo in sosta notturna nell'area di servizio Dolmen sud dell'A14, in territorio di Bisceglie. Questo l'episodio dal quale sono scattate le indagini, durate oltre sei mesi, della Polizia Stradale di Bari che hanno portato all'esecuzione di 12 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 8 soggetti originari di Andria (finiti in carcere) e di 4 cerignolani (posti ai domiciliari). I dettagli sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta in Questura ad Andria alla presenza del capo della Procura della repubblica di Trani, Renato Nitti e del Questore Pellicone.
L'azione predatoria condotta ai danni del mezzo commerciale al km 642 dell'autostrada adriatica non è la sola ritenuta opera del sodalizio criminale, composto da individui tutti noti alle forze dell'ordine per reati specifici e di indubbia pericolosità sociale. La banda sarebbe responsabile persino del furto del Fiat Ducato utilizzato dal team tranese "Oltre sport" di Powechair football (calcio su carrozzina elettrica): un avvenimento abietto che fece scalpore sul territorio e conquistò la ribalta mediatica nazionale (link all'articolo).
Secondo quanto contenuto nel dispositivo della Procura di Trani, i dodici componenti dell'organizzazione non avrebbero esitato «ad usare violenze e minacce nei confronti delle povere vittime pur di raggiungere lo scopo». La complessa attività investigativa ha determinato l'acquisizione di gravi indizi in ordine alla sussistenza di un'associazione per delinquere radicata in territorio di Andria, dedita alla consumazione di furti e rapine in danno di autotrasportatori in sosta nelle aree di servizio sull'A14, oltre che di furto, ricettazione e riciclaggio di veicoli.
La tecnica del "taglio telo" sarebbe stata utilizzata sia nel caso del furto della merce nell'area di sosta autostradale di Bisceglie che in occasione di altri reati predatori, commessi anche fuori regione.
Le investigazioni, sviluppate avvalendosi di intercettazioni telefoniche oltre che delle tradizionali tecniche di pedinamento ed osservazione, hanno consentito, oltre al recupero dei beni, la compiuta identificazione dei 12 soggetti.
L'associazione sgominata, caratterizzata da una precisa ripartizione tra i sodali di ruoli e compiti, si muoveva grazie ad una minuziosa conoscenza del territorio e una vasta disponibilità di veicoli, impiegando tra l'altro, durante le fasi culminanti dei delitti, apparecchi ricetrasmittenti e utenze telefoniche attivate a nome di soggetti inesistenti.
Con l'obiettivo di trarre continuo profitto dalle attività illecite il gruppo si sarebbe reso responsabile di diversi furti di auveicoli, provvedendo direttamente alla sezionamento e cannibalizzazione, sfruttando il legame consolidato con la malavita cerignolana bene disposta a riceve i beni di provenienza delittuosa.
L'azione predatoria condotta ai danni del mezzo commerciale al km 642 dell'autostrada adriatica non è la sola ritenuta opera del sodalizio criminale, composto da individui tutti noti alle forze dell'ordine per reati specifici e di indubbia pericolosità sociale. La banda sarebbe responsabile persino del furto del Fiat Ducato utilizzato dal team tranese "Oltre sport" di Powechair football (calcio su carrozzina elettrica): un avvenimento abietto che fece scalpore sul territorio e conquistò la ribalta mediatica nazionale (link all'articolo).
Secondo quanto contenuto nel dispositivo della Procura di Trani, i dodici componenti dell'organizzazione non avrebbero esitato «ad usare violenze e minacce nei confronti delle povere vittime pur di raggiungere lo scopo». La complessa attività investigativa ha determinato l'acquisizione di gravi indizi in ordine alla sussistenza di un'associazione per delinquere radicata in territorio di Andria, dedita alla consumazione di furti e rapine in danno di autotrasportatori in sosta nelle aree di servizio sull'A14, oltre che di furto, ricettazione e riciclaggio di veicoli.
La tecnica del "taglio telo" sarebbe stata utilizzata sia nel caso del furto della merce nell'area di sosta autostradale di Bisceglie che in occasione di altri reati predatori, commessi anche fuori regione.
Le investigazioni, sviluppate avvalendosi di intercettazioni telefoniche oltre che delle tradizionali tecniche di pedinamento ed osservazione, hanno consentito, oltre al recupero dei beni, la compiuta identificazione dei 12 soggetti.
L'associazione sgominata, caratterizzata da una precisa ripartizione tra i sodali di ruoli e compiti, si muoveva grazie ad una minuziosa conoscenza del territorio e una vasta disponibilità di veicoli, impiegando tra l'altro, durante le fasi culminanti dei delitti, apparecchi ricetrasmittenti e utenze telefoniche attivate a nome di soggetti inesistenti.
Con l'obiettivo di trarre continuo profitto dalle attività illecite il gruppo si sarebbe reso responsabile di diversi furti di auveicoli, provvedendo direttamente alla sezionamento e cannibalizzazione, sfruttando il legame consolidato con la malavita cerignolana bene disposta a riceve i beni di provenienza delittuosa.