Religioni
Il vescovo presiede la Messa in suffragio delle vittime del disastro ferroviario
Nel quarto anniversario della tragedia sulla Andria-Corato del 12 luglio 2016
Minervino - sabato 11 luglio 2020
Comunicato Stampa
Dopo quattro anni da quel 12 luglio del 2016 in cui due convogli della ferrovia Bari Nord, percorrendo a velocità sostenuta il tratto a binario unico tra Andria e Corato, impattarono l'uno contro l'altro, provocando 23 morti e 50 feriti il tempo trascorso non ha mutato la memoria, la sofferenza e il desiderio di verità e giustizia.
23 vite spezzate, alcune molto giovani, stroncate da un evento improvviso che si è abbattuto su di loro senza un ragionevole motivo. Il Vescovo Luigi Mansi nel ricordare questa tragedia ha sottolineato: «I momenti di dolore, quando si celebra una ricorrenza, diventano momenti in cui dirci una parola di conforto, di coraggio e di speranza. Abbiamo bisogno di solidarietà, abbiamo bisogno di relazioni umane vere.
Viviamo in un mondo in cui è facile vivere insieme, ma nello stesso tempo isolati. Viviamo insieme, ma spesso, nell'indifferenza. Quante sofferenze nella vita di ciascuno, nelle nostre case. Siamo tutti bisognosi. Siamo tutti bisognosi perché tutti siamo fragili, è la nostra condizione umana. L'uomo è capace di grandi conquiste, e lo vediamo. La nostra è un'epoca che ha fatto dei grandi progressi.
L'uomo è capace di grandi cose, ma basta pochissimo, basta una malattia, basta una disattenzione, basta un errore, quello che noi chiamiamo incidente, per interrompere il cammino della vita. "Il tuo Spirito, o Padre, ci guidi nella santità e nella giustizia in tutti i giorni della nostra vita, perché dopo averti servito in questo mondo in comunione con la tua Chiesa, sorretti dalla fede, confortati dalla speranza, uniti nella carità, possiamo giungere insieme con tutti i nostri fratelli e sorelle nella gioia del tuo regno"».
Con la Celebrazione Eucaristica, presieduta da Mons. Mansi, che si terrà oggi, 11 luglio 2020 alle ore 19:30 presso il cortile dell'Oratorio Salesiano, Andria ci lasceremo avvolgere ancora una volta dall'amore di Dio che mai dimentica i suoi figli. L'occasione sarà propizia per far sentire, alle famiglie colpite dal dolore, la vicinanza dell'intera comunità ecclesiale, dei cittadini di Andria e delle città limitrofe. Vogliamo condividere questo dolore perché appartiene a tutti; perché il dolore condiviso fa meno male e perché questo dolore ci ha colpiti "in casa".
23 vite spezzate, alcune molto giovani, stroncate da un evento improvviso che si è abbattuto su di loro senza un ragionevole motivo. Il Vescovo Luigi Mansi nel ricordare questa tragedia ha sottolineato: «I momenti di dolore, quando si celebra una ricorrenza, diventano momenti in cui dirci una parola di conforto, di coraggio e di speranza. Abbiamo bisogno di solidarietà, abbiamo bisogno di relazioni umane vere.
Viviamo in un mondo in cui è facile vivere insieme, ma nello stesso tempo isolati. Viviamo insieme, ma spesso, nell'indifferenza. Quante sofferenze nella vita di ciascuno, nelle nostre case. Siamo tutti bisognosi. Siamo tutti bisognosi perché tutti siamo fragili, è la nostra condizione umana. L'uomo è capace di grandi conquiste, e lo vediamo. La nostra è un'epoca che ha fatto dei grandi progressi.
L'uomo è capace di grandi cose, ma basta pochissimo, basta una malattia, basta una disattenzione, basta un errore, quello che noi chiamiamo incidente, per interrompere il cammino della vita. "Il tuo Spirito, o Padre, ci guidi nella santità e nella giustizia in tutti i giorni della nostra vita, perché dopo averti servito in questo mondo in comunione con la tua Chiesa, sorretti dalla fede, confortati dalla speranza, uniti nella carità, possiamo giungere insieme con tutti i nostri fratelli e sorelle nella gioia del tuo regno"».
Con la Celebrazione Eucaristica, presieduta da Mons. Mansi, che si terrà oggi, 11 luglio 2020 alle ore 19:30 presso il cortile dell'Oratorio Salesiano, Andria ci lasceremo avvolgere ancora una volta dall'amore di Dio che mai dimentica i suoi figli. L'occasione sarà propizia per far sentire, alle famiglie colpite dal dolore, la vicinanza dell'intera comunità ecclesiale, dei cittadini di Andria e delle città limitrofe. Vogliamo condividere questo dolore perché appartiene a tutti; perché il dolore condiviso fa meno male e perché questo dolore ci ha colpiti "in casa".