Religioni
Il Papa a Molfetta sulle vie di Don Tonino Bello
Questa mattina l'annuncio del Vescovo Mons. Cornacchia
Minervino - venerdì 2 febbraio 2018
18.49
Un'attesa durata quasi un anno, durante il quale si sono alternate indiscrezioni, voci di corridoio, smentite e mezze conferme. Un' attesa partita dal giorno in cui mons. Domenico Cornacchiaconsegnò nelle mani del Pontefice un invito a visitare la terra di Don Tonino Bello, la comunità nella quale per molti anni ha diffuso il suo verbo, i suoi insegnamenti e tutto ciò che oggi con orgoglio questa Terra vorrebbe esprimere.
Papa Francesco quell'invito lo ha accettato e, a distanza di un mese dal suo arrivo programmato in Puglia (il 17 marzo sarà a San Giovanni Rotondo per pregare sulla tomba di San Pio), il suo elicottero atterrerà anche a Molfetta, il 20 aprile, dopo aver fatto sosta ad Alessano, città natale di don Tonino Bello. Un evento storico, senza precedenti, che Molfetta e tutta la Diocesi vivrà con trepidante attesa.
A testimonianza di ciò, una Cattedrale stracolma in ogni ordine di posto, questa mattina si è riempita non solo di giornalisti ma anche di fedeli, autorità civili e militari, per ascoltare (in quella che doveva essere una conferenza stampa) l'annuncio del Vescovo Cornacchia.
A distanza di 25 anni dalla morte del Servo di Dio, Mons. Bello, Papa Bergoglio in persona sarà a Molfetta per rendere omaggio ad una personalità forte per la Chiesa Cattolica, un uomo diverso, capace di compiere gesti diversi, inconsueti e fuori da qualsivoglia protocollo. Questo e molto altro è stato Don Tonino Bello per tutta la comunità che ha avuto la fortuna e il privilegio di conoscerlo e soprattutto di conoscere e apprendere i suoi insegnamenti.
Come dicevamo, una personalità diversa, nella quale lo stesso Papa Francesco si riconosce. "Una Chiesa povera, per i poveri": parole che spesso Papa Francesco ha pronunciato durante questi anni di Pontificato e che, senza dubbio, avrebbero dato conforto a Don Tonino Bello in quei mesi in cui la malattia lo ha consumato.
Inizierà prestissimo per Papa Francesco la giornata del 20 aprile. Alle ore 07.30 decollerà dall'aeroporto di Ciampino, per atterrare intorno alle ore 08.20 all'aeroporto militare di Galatina. Sarà uno scalo tecnico, che consentirà successivamente al Pontefice di decollare in elicottero alla volta di Alessano e di dirigersi nel Cimitero dove è sepolto Don Tonino Bello.
Ad Alessano Papa Francesco sarà accolto da Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento, e dall'Avv. Francesca Torsello, Sindaco di Alessano. Dopo una sosta privata e di preghiera sulla Tomba di Mons. Bello, il Pontefice incontrerà dapprima i familiari del Vescovo di Molfetta e successivamente i fedeli ai quali rivolgerà un discorso. Alle ore 09.30 decollerà alla volta di Molfetta, per giungervi intorno alle ore 10.15.
Il suo elicottero atterrà nel piazzale retrostante il Duomo, dove sarà accolto dal sindaco Tommaso Minervini e dal Vescovo della Diocesi di Molfetta, Terlizzi, Giovinazzo e Ruvo Mons. Domenico Cornacchia. Papa Francesco visiterà privatamente il Duomo Vecchio, pregherà dinanzi al crocifisso fatto apporre in sagrestia dallo stesso Don Tonino Bello, prima di indossare i paramenti liturgici e celebrare alle ore 10.30 la Santa Messa su Banchina Seminario, nel luogo in cui 25 anni fa furono celebrati i funerali di Don Tonino Bello. Il Pontefice lascerà Molfetta alle ore 12.00 per far ritorno alle ore 13.30 in Vaticano.
«È come ricevere un dono soprannaturale – ha commentato il vescovo Domenico Cornacchianell'intervista rilasciata ai nostri microfoni – ma non è tanto un premio ma quanto uno scommessa da parte della Chiesa. Vorrei che recepissimo in questo modo la venuta del Papa nella nostra Diocesi. Rivestiamoci di autorità e responsabilità, gareggiamo nel volerci bene. Mi auguro che sia una vita nuova per tutti, per la nostra Diocesi, per questa comunità e per tutti i giovani». Un luogo triste, dove furono celebrati i funerali di Don Tonino Bello, che si trasformerà in un luogo gioioso per la Santa Messa celebrata dal Pontefice.
«Per noi cristiani il giorno della morte è il giorno della vita – ha proseguito il Vescovo - per questo vorrei tanto che questa concomitanza sia proprio l'inizio di una nuova vita per tutti. Sono tanti i punti di continuità che collegano il nostro Papa a Don Tonino Bello, da cui egli stesso si è lascito trasportare, rimanendo affascinato dal carisma di quello che è stato un vero profeta di pace. Vorrei tanto – ha poi concluso - che ci sentissimo orgogliosi e benedetti dal Signore. Abbiamo il dovere di essere operatori di pace, di giustizia e di accoglienza».
Il conto alla rovescia per l'arrivo di Papa Francesco a Molfetta è ufficialmente iniziato. Sono 77 i giorni che separano i fedeli della nostra Diocesi all'incontro con il Pontefice. Saranno giorni intensi e soprattutto importanti per mettere in atto un piano di sicurezza a cui il Comune sta già lavorando.
«Questo annuncio è unico - ha commentato il sindaco Tommaso Minervini - perché dopo due mila anni di storia cristiana, arriva il Papa nella millenaria storia di questa città. Lo accoglieremo con gioia, augurandoci che il suo arrivo sia prosecuzione di rigenerazione della nostra comunità, testimoniando cosi il grande dono che tutti noi abbiamo ricevuto, quello di Don Tonino. Eravamo già pronti a questo evento e da oggi, con questo annuncio ufficiale, parte di fatto anche tutta la macchina organizzativa».
Papa Francesco quell'invito lo ha accettato e, a distanza di un mese dal suo arrivo programmato in Puglia (il 17 marzo sarà a San Giovanni Rotondo per pregare sulla tomba di San Pio), il suo elicottero atterrerà anche a Molfetta, il 20 aprile, dopo aver fatto sosta ad Alessano, città natale di don Tonino Bello. Un evento storico, senza precedenti, che Molfetta e tutta la Diocesi vivrà con trepidante attesa.
A testimonianza di ciò, una Cattedrale stracolma in ogni ordine di posto, questa mattina si è riempita non solo di giornalisti ma anche di fedeli, autorità civili e militari, per ascoltare (in quella che doveva essere una conferenza stampa) l'annuncio del Vescovo Cornacchia.
A distanza di 25 anni dalla morte del Servo di Dio, Mons. Bello, Papa Bergoglio in persona sarà a Molfetta per rendere omaggio ad una personalità forte per la Chiesa Cattolica, un uomo diverso, capace di compiere gesti diversi, inconsueti e fuori da qualsivoglia protocollo. Questo e molto altro è stato Don Tonino Bello per tutta la comunità che ha avuto la fortuna e il privilegio di conoscerlo e soprattutto di conoscere e apprendere i suoi insegnamenti.
Come dicevamo, una personalità diversa, nella quale lo stesso Papa Francesco si riconosce. "Una Chiesa povera, per i poveri": parole che spesso Papa Francesco ha pronunciato durante questi anni di Pontificato e che, senza dubbio, avrebbero dato conforto a Don Tonino Bello in quei mesi in cui la malattia lo ha consumato.
Inizierà prestissimo per Papa Francesco la giornata del 20 aprile. Alle ore 07.30 decollerà dall'aeroporto di Ciampino, per atterrare intorno alle ore 08.20 all'aeroporto militare di Galatina. Sarà uno scalo tecnico, che consentirà successivamente al Pontefice di decollare in elicottero alla volta di Alessano e di dirigersi nel Cimitero dove è sepolto Don Tonino Bello.
Ad Alessano Papa Francesco sarà accolto da Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento, e dall'Avv. Francesca Torsello, Sindaco di Alessano. Dopo una sosta privata e di preghiera sulla Tomba di Mons. Bello, il Pontefice incontrerà dapprima i familiari del Vescovo di Molfetta e successivamente i fedeli ai quali rivolgerà un discorso. Alle ore 09.30 decollerà alla volta di Molfetta, per giungervi intorno alle ore 10.15.
Il suo elicottero atterrà nel piazzale retrostante il Duomo, dove sarà accolto dal sindaco Tommaso Minervini e dal Vescovo della Diocesi di Molfetta, Terlizzi, Giovinazzo e Ruvo Mons. Domenico Cornacchia. Papa Francesco visiterà privatamente il Duomo Vecchio, pregherà dinanzi al crocifisso fatto apporre in sagrestia dallo stesso Don Tonino Bello, prima di indossare i paramenti liturgici e celebrare alle ore 10.30 la Santa Messa su Banchina Seminario, nel luogo in cui 25 anni fa furono celebrati i funerali di Don Tonino Bello. Il Pontefice lascerà Molfetta alle ore 12.00 per far ritorno alle ore 13.30 in Vaticano.
«È come ricevere un dono soprannaturale – ha commentato il vescovo Domenico Cornacchianell'intervista rilasciata ai nostri microfoni – ma non è tanto un premio ma quanto uno scommessa da parte della Chiesa. Vorrei che recepissimo in questo modo la venuta del Papa nella nostra Diocesi. Rivestiamoci di autorità e responsabilità, gareggiamo nel volerci bene. Mi auguro che sia una vita nuova per tutti, per la nostra Diocesi, per questa comunità e per tutti i giovani». Un luogo triste, dove furono celebrati i funerali di Don Tonino Bello, che si trasformerà in un luogo gioioso per la Santa Messa celebrata dal Pontefice.
«Per noi cristiani il giorno della morte è il giorno della vita – ha proseguito il Vescovo - per questo vorrei tanto che questa concomitanza sia proprio l'inizio di una nuova vita per tutti. Sono tanti i punti di continuità che collegano il nostro Papa a Don Tonino Bello, da cui egli stesso si è lascito trasportare, rimanendo affascinato dal carisma di quello che è stato un vero profeta di pace. Vorrei tanto – ha poi concluso - che ci sentissimo orgogliosi e benedetti dal Signore. Abbiamo il dovere di essere operatori di pace, di giustizia e di accoglienza».
Il conto alla rovescia per l'arrivo di Papa Francesco a Molfetta è ufficialmente iniziato. Sono 77 i giorni che separano i fedeli della nostra Diocesi all'incontro con il Pontefice. Saranno giorni intensi e soprattutto importanti per mettere in atto un piano di sicurezza a cui il Comune sta già lavorando.
«Questo annuncio è unico - ha commentato il sindaco Tommaso Minervini - perché dopo due mila anni di storia cristiana, arriva il Papa nella millenaria storia di questa città. Lo accoglieremo con gioia, augurandoci che il suo arrivo sia prosecuzione di rigenerazione della nostra comunità, testimoniando cosi il grande dono che tutti noi abbiamo ricevuto, quello di Don Tonino. Eravamo già pronti a questo evento e da oggi, con questo annuncio ufficiale, parte di fatto anche tutta la macchina organizzativa».