Vita di città
Grandine e bomba d'acqua a Minervino: allagamenti per canali ostruiti
Epicentro del maltempo nella Bat. Coldiretti denuncia gravi problemi in campagna
Minervino - venerdì 24 agosto 2018
15.35
Si sposta molto velocemente e a macchia di leopardo l'ondata di maltempo che sta interessando la Puglia e che, dopo aver colpito il Salento, ha interessato la provincia della BAT con epicentro a Spinazzola e Minervino Murge, segnala Coldiretti Puglia, dove grandine e nubifragi hanno reso impraticabili le campagne, colpendo frutteti, vigneti, coltivazioni di pomodoro da industria e oliveti.
"I nostri agricoltori ci segnalano danni sui frutteti e, soprattutto, sui vigneti e su intere coltivazioni di pomodori da industria e le poche olive rimaste, drammaticamente decimate per le gelate di febbraio e marzo scorsi, sono state spazzate via dalla violenza di grandine e raffiche di vento, mentre la pioggia ha allagato le campagne anche a causa della rete di scolo ostruita che non drena l'acqua", denuncia il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele.
"Nelle prossime ore sono previsti rovesci anche temporaleschi sulla Murgia, sul Golfo di Taranto e sul Salento – aggiunge il Presidente Cantele – e contro la tropicalizzazione del clima risulta sempre più necessario il ricorso alle assicurazioni, perché il Fondo di solidarietà nazionale ha risorse esigue per alleviare gli effetti disastrosi delle calamità naturali sulle produzioni agricole e i provvedimenti regionali non sono in grado di compensare i danni arrecati all'agricoltura".
"Pulizia di fossi e canali, gestione di dighe e impianti irrigui è un'attività che va svolta sui territori e l'opera di bonifica e irrigazione svolta da quello che oggi è il Consorzio del Centro – Sud è evidentemente indispensabile per scongiurare il ripetersi di allagamenti e smottamenti – aggiunge Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia – e l'unica strada è far uscire il Consorzio dalle sabbie mobili attraverso un piano organico pluriennale per gli interventi di manutenzione straordinaria della rete di scolo". E al fine di non gravare di oneri impropri i consorziati "già colpiti sia patrimonialmente che nella formazione del reddito, in considerazione dei ripetuti danni subiti a causa della mancata manutenzione delle strutture di bonifica, deve dare corso – conclude Corsetti – ad investimenti in infrastrutture irrigue e, soprattutto, in interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria di canali e reti di scolo, degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali".
"I nostri agricoltori ci segnalano danni sui frutteti e, soprattutto, sui vigneti e su intere coltivazioni di pomodori da industria e le poche olive rimaste, drammaticamente decimate per le gelate di febbraio e marzo scorsi, sono state spazzate via dalla violenza di grandine e raffiche di vento, mentre la pioggia ha allagato le campagne anche a causa della rete di scolo ostruita che non drena l'acqua", denuncia il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele.
"Nelle prossime ore sono previsti rovesci anche temporaleschi sulla Murgia, sul Golfo di Taranto e sul Salento – aggiunge il Presidente Cantele – e contro la tropicalizzazione del clima risulta sempre più necessario il ricorso alle assicurazioni, perché il Fondo di solidarietà nazionale ha risorse esigue per alleviare gli effetti disastrosi delle calamità naturali sulle produzioni agricole e i provvedimenti regionali non sono in grado di compensare i danni arrecati all'agricoltura".
"Pulizia di fossi e canali, gestione di dighe e impianti irrigui è un'attività che va svolta sui territori e l'opera di bonifica e irrigazione svolta da quello che oggi è il Consorzio del Centro – Sud è evidentemente indispensabile per scongiurare il ripetersi di allagamenti e smottamenti – aggiunge Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia – e l'unica strada è far uscire il Consorzio dalle sabbie mobili attraverso un piano organico pluriennale per gli interventi di manutenzione straordinaria della rete di scolo". E al fine di non gravare di oneri impropri i consorziati "già colpiti sia patrimonialmente che nella formazione del reddito, in considerazione dei ripetuti danni subiti a causa della mancata manutenzione delle strutture di bonifica, deve dare corso – conclude Corsetti – ad investimenti in infrastrutture irrigue e, soprattutto, in interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria di canali e reti di scolo, degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali".