Eventi e cultura
Gli "Angeli tra cielo e terra" di Meo Carbone volano a Roma
In mostra nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri le opere dell'artista di Minervino Murge
Minervino - martedì 8 giugno 2021
Sono stati dipinti durante il periodo della chiusura causata dalla pandemia ma rappresentano un grande messaggio di speranza e di libertà. Sono gli "Angeli tra cielo e terra" dell'artista di Minervino Murge Meo Carbone, protagonisti della mostra allestita a Roma, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri (piazza della Repubblica), che sarà inaugurata il 17 giugno.
L'ultimo coinvolgente progetto dell'artista pugliese giramondo conferma la bellezza e l'intensità delle sue opere pittoriche con un significato sempre profondo nei temi e nel linguaggio artistico. Esposti già in una mostra digitale nell'anno della pandemia, i dipinti potranno essere ammirati nell'esposizione romana nella quale sarà presentato anche il volume che documenta le opere realizzate dall'artista per questo interessante progetto, accompagnate da numerose testimonianze e contributi.
Meo Carbone, pittore e scultore, nato nel 1945 a Minervino Murge, è un artista di straordinaria sensibilità che alla qualità della ricerca artistica ha sempre associato valori universali come il dialogo interculturale, una profonda spiritualità, una grande e matura attenzione per le migrazioni, particolarmente per l'Emigrazione italiana, la più grande diaspora della storia dell'umanità per un Paese, quale l'Italia, che dal 1861 ha visto partire quasi 30 milioni di italiani per le terre d'emigrazione d'ogni continente.
La sua creatività e il suo senso artistico si sono manifestati sin dall'età di 14 anni con i primi ritratti, per poi arricchirsi e perfezionarsi con anni di studio, lavoro e ricerca artistica e di viaggi fra Roma, Parigi, Los Angeles. Ha esposto le sue opere nelle più prestigiose gallerie del mondo, da Firenze a Miami, da Spoleto a San Francisco, collaborando anche ad importanti progetti artistici.
Gli Angeli di Meo Carbone sono dedicati alle vittime del covid-19. C'è nei dipinti di Meo Carbone tutto il significato del viaggio, della sofferenza nella Passione, dell'abbandono nella Morte, della luce nella Resurrezione alla vita eterna. Naturale che questi splendidi Angeli ci richiamino i nostri "fratelli in Cristo" che nella pandemia hanno sofferto – e in tutto il mondo stanno soffrendo ancora – l'abbandono nella malattia, la loro Passione nelle Sale di rianimazione, o che hanno patito il patibolo d'una Morte struggente nella solitudine dagli affetti più cari.
Hanno condiviso con Cristo Gesù la terribile esperienza della Croce, il Venerdì santo li ha accomunati al Redentore. "Signore, ricordati di me quando sarai nel tuo regno", hanno pregato da peccatori sofferenti, ed Egli gli ha risposto a ciascuno "Oggi sarai con me in Paradiso".
Ecco, sono ora tutti Angeli nel cielo, risorti attraverso la sofferenza, abbracciati dal Padre misericordioso, arrivati in Paradiso a centinaia e centinaia di migliaia da ogni angolo del mondo, in una redenzione passata attraverso la sofferenza che dà senso all'umanità, ne cancella le brutture, gli egoismi e le abiezioni, facendoci tutti fratelli.
Ci consegnano, questi speciali Angeli della pandemia – tra i quali anche tanti medici, infermieri, operatori del soccorso – un messaggio universale di fraternità, di nuovo umanesimo, di ritorno alla dimensione spirituale. Di ritorno alla Fede. Una Fede che trova il suo significato più autentico quando saremo capaci di diventare buoni samaritani verso il prossimo, verso gli ultimi che ci sono accanto. Quando saremo capaci di vivere nella Carità, così come San Paolo la descrive nella prima lettera ai Corinzi. Solo allora potremo avere la Speranza di "cieli nuovi e terra nuova".
L'ultimo coinvolgente progetto dell'artista pugliese giramondo conferma la bellezza e l'intensità delle sue opere pittoriche con un significato sempre profondo nei temi e nel linguaggio artistico. Esposti già in una mostra digitale nell'anno della pandemia, i dipinti potranno essere ammirati nell'esposizione romana nella quale sarà presentato anche il volume che documenta le opere realizzate dall'artista per questo interessante progetto, accompagnate da numerose testimonianze e contributi.
Meo Carbone, pittore e scultore, nato nel 1945 a Minervino Murge, è un artista di straordinaria sensibilità che alla qualità della ricerca artistica ha sempre associato valori universali come il dialogo interculturale, una profonda spiritualità, una grande e matura attenzione per le migrazioni, particolarmente per l'Emigrazione italiana, la più grande diaspora della storia dell'umanità per un Paese, quale l'Italia, che dal 1861 ha visto partire quasi 30 milioni di italiani per le terre d'emigrazione d'ogni continente.
La sua creatività e il suo senso artistico si sono manifestati sin dall'età di 14 anni con i primi ritratti, per poi arricchirsi e perfezionarsi con anni di studio, lavoro e ricerca artistica e di viaggi fra Roma, Parigi, Los Angeles. Ha esposto le sue opere nelle più prestigiose gallerie del mondo, da Firenze a Miami, da Spoleto a San Francisco, collaborando anche ad importanti progetti artistici.
Gli Angeli di Meo Carbone sono dedicati alle vittime del covid-19. C'è nei dipinti di Meo Carbone tutto il significato del viaggio, della sofferenza nella Passione, dell'abbandono nella Morte, della luce nella Resurrezione alla vita eterna. Naturale che questi splendidi Angeli ci richiamino i nostri "fratelli in Cristo" che nella pandemia hanno sofferto – e in tutto il mondo stanno soffrendo ancora – l'abbandono nella malattia, la loro Passione nelle Sale di rianimazione, o che hanno patito il patibolo d'una Morte struggente nella solitudine dagli affetti più cari.
Hanno condiviso con Cristo Gesù la terribile esperienza della Croce, il Venerdì santo li ha accomunati al Redentore. "Signore, ricordati di me quando sarai nel tuo regno", hanno pregato da peccatori sofferenti, ed Egli gli ha risposto a ciascuno "Oggi sarai con me in Paradiso".
Ecco, sono ora tutti Angeli nel cielo, risorti attraverso la sofferenza, abbracciati dal Padre misericordioso, arrivati in Paradiso a centinaia e centinaia di migliaia da ogni angolo del mondo, in una redenzione passata attraverso la sofferenza che dà senso all'umanità, ne cancella le brutture, gli egoismi e le abiezioni, facendoci tutti fratelli.
Ci consegnano, questi speciali Angeli della pandemia – tra i quali anche tanti medici, infermieri, operatori del soccorso – un messaggio universale di fraternità, di nuovo umanesimo, di ritorno alla dimensione spirituale. Di ritorno alla Fede. Una Fede che trova il suo significato più autentico quando saremo capaci di diventare buoni samaritani verso il prossimo, verso gli ultimi che ci sono accanto. Quando saremo capaci di vivere nella Carità, così come San Paolo la descrive nella prima lettera ai Corinzi. Solo allora potremo avere la Speranza di "cieli nuovi e terra nuova".