Politica
«Garantire l'accesso a internet alle fasce deboli»: la proposta arriva in Consiglio Regionale
Una legge voluta da Caracciolo e Paolicelli
Minervino - venerdì 16 aprile 2021
12.50
Garantire l'accesso a internet attraverso fondi da destinare alle fasce più deboli della popolazione. È l'obiettivo della proposta di legge presentata in Consiglio regionale dal consigliere Francesco Paolicelli, presidente IV commissione consiliare – delega Commercio, Artigianato, Turismo e Industria Alberghiera e dal capogruppo del Partito democratico, Filippo Caracciolo.
"Con questa proposta di legge intendiamo dare a tutti i cittadini le stesse opportunità per superare il cosiddetto divario digitale. Divario che oggi, nel 2021, non deve più esistere. Per questo è fondamentale che siano le istituzioni a rimuovere gli ostacoli che limitano le libertà di ciascuno, come è espresso nell'articolo 3 della nostra Carta costituzionale", commenta Paolicelli.
Il progetto di legge pone al centro l'erogazione di contributi – per un importo complessivo di 500mila euro che rientrano nel bilancio di previsione annuale 2021 e pluriennale 2021-2023 – utili al pagamento di abbonamenti a internet. Fondi da assegnare attraverso bandi pubblici direttamente a famiglie o singoli cittadini che non possono permetterselo per ragioni economiche o perché risiedono in zone a bassa diffusione di banda larga, e per questo sono più esposti al rischio esclusione digitale.
"Poter accedere a un dispositivo tecnologico spesso non basta. E quest'anno di pandemia ce lo ha dimostrato – sottolinea Paolicelli - servono conoscenza e consapevolezza dei vantaggi che dalla rete stessa possono derivare. Pensiamo alla capacità che offre di mettere in connessione persone lontane, alle varie forme di apprendimento sperimentate in questo ultimo anni o alla possibilità di cercare e/o offrire lavoro. Tuttavia, è necessario conoscere l'altra faccia della rete, quella che viene definita "il lato oscuro". Per questo crediamo che il lavoro della Regione debba essere anche quello di incentivare le attività di informazione, sensibilizzazione e formazione per diffondere le competenze digitali di base".
Fornire lo stesso punto di partenza, significa anche superare carenze di tipo infrastrutturale. "I numeri parlano chiaro: il 74% degli italiani usa abitualmente internet e il 17% non lo utilizza affatto, anche a causa dell'alto numero di 'analfabeti digitali' – prosegue Paolicelli - quanto alla Puglia, gli ultimi dati ISTAT ci dicono che una famiglia su tre non dispone di accesso ad internet in casa. Circa il 57% dei soggetti non dispone di una connessione né sa usare internet. Dietro ai numeri e alle statistiche ci sono persone. Superare il divario digitale significa, oggi più che mai, superare il divario sociale"
"Con questa proposta di legge intendiamo dare a tutti i cittadini le stesse opportunità per superare il cosiddetto divario digitale. Divario che oggi, nel 2021, non deve più esistere. Per questo è fondamentale che siano le istituzioni a rimuovere gli ostacoli che limitano le libertà di ciascuno, come è espresso nell'articolo 3 della nostra Carta costituzionale", commenta Paolicelli.
Il progetto di legge pone al centro l'erogazione di contributi – per un importo complessivo di 500mila euro che rientrano nel bilancio di previsione annuale 2021 e pluriennale 2021-2023 – utili al pagamento di abbonamenti a internet. Fondi da assegnare attraverso bandi pubblici direttamente a famiglie o singoli cittadini che non possono permetterselo per ragioni economiche o perché risiedono in zone a bassa diffusione di banda larga, e per questo sono più esposti al rischio esclusione digitale.
"Poter accedere a un dispositivo tecnologico spesso non basta. E quest'anno di pandemia ce lo ha dimostrato – sottolinea Paolicelli - servono conoscenza e consapevolezza dei vantaggi che dalla rete stessa possono derivare. Pensiamo alla capacità che offre di mettere in connessione persone lontane, alle varie forme di apprendimento sperimentate in questo ultimo anni o alla possibilità di cercare e/o offrire lavoro. Tuttavia, è necessario conoscere l'altra faccia della rete, quella che viene definita "il lato oscuro". Per questo crediamo che il lavoro della Regione debba essere anche quello di incentivare le attività di informazione, sensibilizzazione e formazione per diffondere le competenze digitali di base".
Fornire lo stesso punto di partenza, significa anche superare carenze di tipo infrastrutturale. "I numeri parlano chiaro: il 74% degli italiani usa abitualmente internet e il 17% non lo utilizza affatto, anche a causa dell'alto numero di 'analfabeti digitali' – prosegue Paolicelli - quanto alla Puglia, gli ultimi dati ISTAT ci dicono che una famiglia su tre non dispone di accesso ad internet in casa. Circa il 57% dei soggetti non dispone di una connessione né sa usare internet. Dietro ai numeri e alle statistiche ci sono persone. Superare il divario digitale significa, oggi più che mai, superare il divario sociale"