Cronaca
Ecoballe sulla Murgia, scempio ambientale in territorio di Minervino
Notevoli quantità di rifiuti abbandonati illecitamente
Minervino - mercoledì 10 febbraio 2021
All'indomani della notizia, festosamente accolta della comunità di Minervino Murge e Canosa, della sentenza del Consiglio di Stato (n.01191/2021) sul ricorso dei comuni che annulla la determina provinciale Bat (n.1016 del 25 agosto 2017) con cui si autorizzava l'impianto proposto della ditta Bleu per il trattamento e stoccaggio di rifiuti speciali non pericolosi nella cava Tufarelle (a confine tra Minervino Murge e Canosa di Puglia), il territorio assiste alla scoperta di un nuovo abbandono illecito di rifiuti.
Si tratterebbe di ecoballe, plastica probabilmente proveniente da raccolta differenziata, pneumatici, materiale misto triturato, come segnalato dal giornalista Cosimo Forina, il cui abbandono è stato denunciato ancora una volta sul web, come già avvenuto per il furto dei binari sulla tratta ferroviaria Gioia del Colle-Rocchetta nel territorio di Spinazzola.
Un fenomeno già registrato in passato, nel 2008, quando ad essere interessato fu il geosito della miniere di bauxite, in piena area del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, e la procura di Trani aprì un fascicolo di inchiesta con il sequestro dei siti, senza però riuscire ad individuare i colpevoli.
Il rinvenimento in territorio di Minervino risale a circa un mese fa: una discarica abusiva in cui, come documentano le immagini, troneggiano decine di ecoballe probabilmente abbandonate in zone isolate per sfuggire ai controlli e non incorrere in costi di smaltimento. A pagarne un caro prezzo è però il territorio.
L'episodio è stato subito segnalato ai responsabili di Legambiente di Canosa di Puglia ed alla sindaca di Minervino Murge Maria Laura Mancini. Purtroppo la vasta estensione dell'area murgiana rende difficile il presidio da parte degli organi preposti, favorendo attività illecite e criminali a discapito delle aspettative di crescita, di sviluppo di un territorio che ambisce a diventare turistico e custode del patrimonio della sua biodiversità, troppo spesso sotto attacco.
In attesa che le indagini facciano il loro corso, il territorio confida sempre anche sulla sensibilità nella difesa dell'ambiente dei suoi cittadini.
Si tratterebbe di ecoballe, plastica probabilmente proveniente da raccolta differenziata, pneumatici, materiale misto triturato, come segnalato dal giornalista Cosimo Forina, il cui abbandono è stato denunciato ancora una volta sul web, come già avvenuto per il furto dei binari sulla tratta ferroviaria Gioia del Colle-Rocchetta nel territorio di Spinazzola.
Un fenomeno già registrato in passato, nel 2008, quando ad essere interessato fu il geosito della miniere di bauxite, in piena area del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, e la procura di Trani aprì un fascicolo di inchiesta con il sequestro dei siti, senza però riuscire ad individuare i colpevoli.
Il rinvenimento in territorio di Minervino risale a circa un mese fa: una discarica abusiva in cui, come documentano le immagini, troneggiano decine di ecoballe probabilmente abbandonate in zone isolate per sfuggire ai controlli e non incorrere in costi di smaltimento. A pagarne un caro prezzo è però il territorio.
L'episodio è stato subito segnalato ai responsabili di Legambiente di Canosa di Puglia ed alla sindaca di Minervino Murge Maria Laura Mancini. Purtroppo la vasta estensione dell'area murgiana rende difficile il presidio da parte degli organi preposti, favorendo attività illecite e criminali a discapito delle aspettative di crescita, di sviluppo di un territorio che ambisce a diventare turistico e custode del patrimonio della sua biodiversità, troppo spesso sotto attacco.
In attesa che le indagini facciano il loro corso, il territorio confida sempre anche sulla sensibilità nella difesa dell'ambiente dei suoi cittadini.