Religioni
Dopo 53 anni la Marcia della Pace diventa virtuale
Un anno fa la Marcia diocesana si tenne a Minervino Murge
Minervino - giovedì 31 dicembre 2020
Per la prima volta dopo 53 anni la Marcia nazionale della pace di fine anno non si farà, e con essa, anche le celebrazioni a livello diocesano. Un anno fa, il 30 dicembre del 2019, Minervino Murge è stata al centro dell'importante appuntamento della Diocesi di Andria in occasione della Giornata Mondiale della Pace.
Il Comitato organizzatore della Marcia Nazionale per la Pace di fine anno, costituito dalla Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, dalla Caritas Italiana, dall'Azione Cattolica Italiana e da Pax Christi Italia, ha infatti reso noto che il tradizionale appuntamento del 31 dicembre 2020 (la prima volta fu a Sotto il Monte nel 1968) non potrà avvenire secondo le modalità consuete a causa della pandemia.
«In questo momento di sofferenza e di rischio contagi, la nostra scelta è motivata dalla volontà di testimoniare la pace anche attraverso la disponibilità a prenderci cura della salute e della vita delle persone. Con l'unica preoccupazione del bene comune del nostro Paese, non rinunceremo a fare nostro il Messaggio che il Santo Padre, papa Francesco, ci offrirà per la Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio 2021».
La Marcia viene sostituita da un webinar di riflessione e testimonianze sul tema del Messaggio, offrendo un Sussidio di Preghiera per famiglie, comunità, gruppi, associazioni e movimenti che desiderano unirsi alle intenzioni di papa Francesco e di tutta la Chiesa.
Questa sera, alle 22.30, ci sarà una "marcia virtuale" trasmessa sulla pagina Facebook di Pax Christi e vedrà come protagonista monsignor Luigi Bettazzi, il 97enne vescovo emerito di Ivrea, memoria storica dell'iniziativa perché ha partecipato a tutte le edizioni della marcia. Il filo conduttore, ovviamente, sarà il messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale della pace, che si celebra il 1° gennaio 2021 sul tema: "La cultura della cura come percorso di pace".
«Il valore della pace è troppo prezioso perché non diventi un bene da condividere giorno dopo giorno – in cammino con le donne e gli uomini di buona volontà – nelle nostre parrocchie e diocesi. L'invito a tutti è di non lasciare cadere nel vuoto questa occasione per vivere nell'intimità delle nostre case, un impegno per essere "architetti e artigiani" di pace. L'appuntamento con una città, una diocesi e un territorio è rimandato a Savona il 31 dicembre 2021».
Il Comitato organizzatore della Marcia Nazionale per la Pace di fine anno, costituito dalla Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, dalla Caritas Italiana, dall'Azione Cattolica Italiana e da Pax Christi Italia, ha infatti reso noto che il tradizionale appuntamento del 31 dicembre 2020 (la prima volta fu a Sotto il Monte nel 1968) non potrà avvenire secondo le modalità consuete a causa della pandemia.
«In questo momento di sofferenza e di rischio contagi, la nostra scelta è motivata dalla volontà di testimoniare la pace anche attraverso la disponibilità a prenderci cura della salute e della vita delle persone. Con l'unica preoccupazione del bene comune del nostro Paese, non rinunceremo a fare nostro il Messaggio che il Santo Padre, papa Francesco, ci offrirà per la Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio 2021».
La Marcia viene sostituita da un webinar di riflessione e testimonianze sul tema del Messaggio, offrendo un Sussidio di Preghiera per famiglie, comunità, gruppi, associazioni e movimenti che desiderano unirsi alle intenzioni di papa Francesco e di tutta la Chiesa.
Questa sera, alle 22.30, ci sarà una "marcia virtuale" trasmessa sulla pagina Facebook di Pax Christi e vedrà come protagonista monsignor Luigi Bettazzi, il 97enne vescovo emerito di Ivrea, memoria storica dell'iniziativa perché ha partecipato a tutte le edizioni della marcia. Il filo conduttore, ovviamente, sarà il messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale della pace, che si celebra il 1° gennaio 2021 sul tema: "La cultura della cura come percorso di pace".
«Il valore della pace è troppo prezioso perché non diventi un bene da condividere giorno dopo giorno – in cammino con le donne e gli uomini di buona volontà – nelle nostre parrocchie e diocesi. L'invito a tutti è di non lasciare cadere nel vuoto questa occasione per vivere nell'intimità delle nostre case, un impegno per essere "architetti e artigiani" di pace. L'appuntamento con una città, una diocesi e un territorio è rimandato a Savona il 31 dicembre 2021».