Attualità
Divelte cabine erogazione acqua Diga del Locone. Agro Minervino a secco
La denuncia di Coldiretti Puglia
Minervino - mercoledì 31 luglio 2024
13.20 Comunicato Stampa
È guerra dell'acqua in Puglia, con le cabine di erogazione della Diga del Locone che sono state divelte, lasciando a secco l'agro di Minervino, un blitz partito ad orologeria alla notizia di un razionamento di acqua in tutta l'area servita dalla Diga che, se non piove, si aggraverebbe fino alla totale sospensione.
A denunciare i sabotaggi è Coldiretti Puglia, alla notizia di tubi, erogatori, sportelli delle cabine divelti per inibire l'erogazione di acqua nell'agro di Minervino, lasciando a secco oliveti e vigneti nel periodo più critico dell'anno, evidentemente per avvantaggiare altre aree rurali.
"È una situazione insostenibile – tuona Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Bari – che mette a repentaglio la tenuta stessa delle aziende agricole. Ma si deve andare anche oltre l'emergenza, perché a causa delle reti colabrodo va perso 1 litro di acqua su 2, uno spreco che non ci si può permettere, dall'efficientamento delle reti di adduzione e scolo al completamento impianti incompiuti, dalla manutenzione straordinaria degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali al rinnovo degli accordi con le Regioni Basilicata e Molise, dall'ampliamento e messa a regime di impianti idonei per una moderna distribuzione sull'area regionale alla questione annosa dei consorzi di bonifica commissariati", insiste Piccioni.
"Serve una stretta sulla gestione dell'acqua in Puglia, dove i campi e le stalle sono stretti nella morsa dell'emergenza siccità, a partire dalla mancanza delle manutenzioni ordinarie e straordinarie per cui comunque agli agricoltori vengono recapitate le cartelle pazze, ma lo stesso vale per le opere irrigue di cui molte sono incomplete, spesso in stato precario, con perdite non più sostenibili e anche gli invasi realizzati hanno necessità di essere riqualificati, ampliati e resi idonei per una moderna distribuzione sull'area regionale", conclude il direttore Piccioni.
La Puglia, tra l'altro, ha il triste primato nazionale di essere la regione d'Italia dove piove meno, ma quando piove in maniera anche violenta, l'acqua non viene raccolta per la mancanza di invasi utili a conservarla, ma il fatto che la Puglia conviva da sempre con la siccità – conclude Coldiretti Puglia - con oltre il 57% del territorio a rischio desertificazione, impone di non sottovalutare e minimizzare il problema, piuttosto di correre ai ripari una volta per tutte sfruttando le risorse del PNRR anche per far fronte allo stato di emergenza cronica che la nostra regione sopporta, con costi enormi a carico di tutti i settori produttivi e della popolazione stessa.
A denunciare i sabotaggi è Coldiretti Puglia, alla notizia di tubi, erogatori, sportelli delle cabine divelti per inibire l'erogazione di acqua nell'agro di Minervino, lasciando a secco oliveti e vigneti nel periodo più critico dell'anno, evidentemente per avvantaggiare altre aree rurali.
"È una situazione insostenibile – tuona Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Bari – che mette a repentaglio la tenuta stessa delle aziende agricole. Ma si deve andare anche oltre l'emergenza, perché a causa delle reti colabrodo va perso 1 litro di acqua su 2, uno spreco che non ci si può permettere, dall'efficientamento delle reti di adduzione e scolo al completamento impianti incompiuti, dalla manutenzione straordinaria degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali al rinnovo degli accordi con le Regioni Basilicata e Molise, dall'ampliamento e messa a regime di impianti idonei per una moderna distribuzione sull'area regionale alla questione annosa dei consorzi di bonifica commissariati", insiste Piccioni.
"Serve una stretta sulla gestione dell'acqua in Puglia, dove i campi e le stalle sono stretti nella morsa dell'emergenza siccità, a partire dalla mancanza delle manutenzioni ordinarie e straordinarie per cui comunque agli agricoltori vengono recapitate le cartelle pazze, ma lo stesso vale per le opere irrigue di cui molte sono incomplete, spesso in stato precario, con perdite non più sostenibili e anche gli invasi realizzati hanno necessità di essere riqualificati, ampliati e resi idonei per una moderna distribuzione sull'area regionale", conclude il direttore Piccioni.
La Puglia, tra l'altro, ha il triste primato nazionale di essere la regione d'Italia dove piove meno, ma quando piove in maniera anche violenta, l'acqua non viene raccolta per la mancanza di invasi utili a conservarla, ma il fatto che la Puglia conviva da sempre con la siccità – conclude Coldiretti Puglia - con oltre il 57% del territorio a rischio desertificazione, impone di non sottovalutare e minimizzare il problema, piuttosto di correre ai ripari una volta per tutte sfruttando le risorse del PNRR anche per far fronte allo stato di emergenza cronica che la nostra regione sopporta, con costi enormi a carico di tutti i settori produttivi e della popolazione stessa.