Eventi e cultura
È Dantedì, anche gli studenti di Minervino Murge leggono Dante
Alunni e docenti in un video per celebrare i 700 anni dalla morte del sommo poeta
Minervino - giovedì 25 marzo 2021
12.04
Anche Minervino Murge aderisce alle celebrazioni per omaggiare Dante Alighieri in questo 25 marzo, Giornata Nazionale dedicata a Dante per celebrare i 700 anni dalla sua morte.
Anche la seconda edizione del Dantedì sarà digitale, celebrata con letture virtuali che vedranno coinvolte scuole, musei, archivi, biblioteche, artisti, Mibact, Miur e Rai.
Oggi, in tempo di pandemia il Dantedì è un modo per unire di più il nostro Paese condividendo i versi immortali del Sommo poeta" - aggiunge la sindaca.
Solo così potremo dire: "E quindi uscimmo a riveder le stelle". Buon Dantedì a tutti" - conclude la Mancini.
Anche la seconda edizione del Dantedì sarà digitale, celebrata con letture virtuali che vedranno coinvolte scuole, musei, archivi, biblioteche, artisti, Mibact, Miur e Rai.
Dal Liceo "E. Fermi" all'Istituto Comprensivo, anche Minervino Murge legge Dante.
In particolare, - precisa la sindaca Lalla Mancini - gli studenti della Scuola Secondaria di I grado dell'I.C. "Pietrocola Mazzini" hanno realizzato, insieme ai loro docenti, un video dedicato al grande poeta simbolo della cultura italiana, padre della nostra lingua.
"Dante scriveva nel "De vulgari eloquentia" che agli italiani serviva una nuova lingua illustre che si elevasse oltre ogni dialetto di ciascun campanile.
Un poeta costretto per motivi politici all'esilio dalla sua Firenze per circa vent'anni.
Celebre l'invettiva amara del poeta sulla condizione di degrado e corruzione della politica italiana dell'epoca:
«Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!»
Oggi, in tempo di pandemia il Dantedì è un modo per unire di più il nostro Paese condividendo i versi immortali del Sommo poeta" - aggiunge la sindaca.
"Mai come in questo periodo di astinenza culturale vanno ricordate le sue parole: "Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza".
Solo così potremo dire: "E quindi uscimmo a riveder le stelle". Buon Dantedì a tutti" - conclude la Mancini.