Comunità italiana in Australia: quando si è sviluppata e qual è la situazione attuale

La storia dell'emigrazione italiana in Australia è molto profonda. Per analizzare i dettagli di questo fenomeno che ha portato molti nostri connazionali a trasferirsi in questo Paese, bisogna andare in tempi piuttosto antichi. Molti italiani, infatti, hanno dei legami familiari con dei parenti che sono emigrati in Australia anni fa, ma è importante specificare che la storia del fenomeno dell'emigrazione italiana in Australia ha delle radici che risalgono alla scoperta del continente, avvenuta nel 1770 da parte di James Cook.

L'influenza culturale italiana in Australia

Ma non si tratta solo di storia antica. Il fenomeno dell'immigrazione italiana in Australia oggi è più vivo che mai sia da parte dei più giovani, per ragioni di lavoro e di studio – e a tal proposito il sito blog.lae-edu.it, tra i più autorevoli in materia, ci aiuta a conoscere le università più prestigiose dell'Australia – sia da parte di chi vede nella terra dei canguri un luogo ideale per cambiare vita o sviluppare nuovi business.
Le ragioni per chi decide di trasferirsi in Australia sono veramente tante e gli italiani hanno sempre avuto un impatto significativo sulla cultura australiana, in vari campi della vita quotidiana di queste località, dalla cucina alla moda, passando per l'arte e per la musica.
In molte città dell'Australia delle caffetterie, dei ristoranti tipici italiani e delle panetterie hanno un ruolo di vero e proprio punto di riferimento per mantenere vive le tradizioni del nostro Paese, anche dal punto di vista gastronomico.

Le origini della comunità italiana in Australia

La presenza italiana in Australia, come è stato già sottolineato, comincia con la scoperta effettuata da James Cook nel 1770. A bordo della nave in cui si trovava c'erano anche tre persone italiane, un carcerato che decise in seguito di stabilirsi nella città di Sydney e due marinai.
La prima vera comunità di italiani in Australia, però, è stata formata nella fine dell'Ottocento. Tutto è avvenuto nel Queensland, soprattutto con l'obiettivo del lavoro nelle strutture che si occupavano di produrre canna da zucchero. Un maggiore carattere significativo assunse poi l'emigrazione italiana nell'ambito della corsa all'oro successiva.

Cosa è successo nel XX secolo

Nel XX secolo il fenomeno dell'emigrazione italiana aumentò notevolmente. In seguito al primo conflitto mondiale, sono stati più di 20.000 gli italiani che si trasferirono in questo Paese alla ricerca di opportunità. Erano persone che soprattutto sono partite dalle regioni del Nord Est e da quelle del Sud del nostro Paese.
Il picco più grande di emigrazione si è avuto, però, dopo la Seconda Guerra Mondiale. In quel periodo furono 200.000 gli italiani che si sono trasferiti in Australia, precisamente nel periodo dal 1949 al 1959.

La comunità italiana in Australia oggi

Fino a qualche anno fa, la comunità italiana era la più estesa in Australia in termini numerici e bisogna considerare che la lingua italiana era la più parlata, se escludiamo ovviamente l'inglese. La situazione è comunque cambiata di recente, perché c'è stata una crescita significativa della comunità asiatica.
Anche se i numeri non sono più elevati come tempo fa, però, l'emigrazione italiana in queste città è ancora in crescita. Basti pensare che tra il 2012 e il 2013, ad esempio, il nostro Paese è stato il sesto in tutto il mondo per quanto riguarda la quantità di visti che sono stati rilasciati dall'Australia. I dati del censimento del 2016 identificano almeno 271.597 persone che hanno indicato l'italiano come prima lingua.
Dal punto di vista della distribuzione degli italiani, il Victoria può essere considerato lo Stato con il maggior numero di persone che parlano l'italiano. Seguono il New South Wales, il Western Australia e il South Australia. Per quanto riguarda le aree più popolate, in base al valore della densità, bisogna ricordare le città più estese, come Sydney, Melbourne, Perth e Adelaide.

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