Gaetano Castrovilli, in campo con Minervino Murge nel cuore. "È il mio paesino"
Amore per il calcio ma anche un forte legame con la sua terra nell'intervista rilasciata sui social della Fiorentina
sabato 22 gennaio 2022
Emerge il forte legame con la sua Minervino Murge nell'intervista che Gaetano Castrovilli, centrocampista della Fiorentina, ha rilasciato un'intervista sui canali ufficiali del club viola.
Alla domanda diretta sulla sua terra, Castrovilli infatti risponde: "Minervino Murge? È il mio paesino, ho cominciato a giocare lì a calcio con gli amici, per strada. Quando posso, vado. I miei non vedono l'ora di salire ogni volta… Quando ero piccolo la cosa più importante era la spensieratezza di uscire la mattina e rientrare a casa la sera tardi".
Ad accompagnarlo agli allenamenti della scuola calcio era suo zio "Mi hanno iscritto dopo la morte di mio nonno", quel nonno a cui Gaetano confida di rivolgere sempre un pensiero prima di entrare in campo: "La prima cosa che faccio quando entro in campo è salutare mio nonno. Guardo in cielo".
A motivarlo di più nella vita calcistica è proprio la sua famiglia che lo ha sempre supportato e che, insieme alla famiglia di Minervino Murge, non può non essere orgogliosa del percorso del suo campione fino ad arrivare alla "pesante" maglia numero dieci. "Vestire la maglia viola è importante, la dieci poi… Ha fatto la storia qui. Cercherò di onorarla. Con l'arrivo di mister Italiano siamo cambiati, e questo lo merita la città e anche la società".
"Il calcio è la mia vita, altrimenti non avrei fatto questo lavoro", aggiunge nell'intervista Castrovilli, ma prima di tutto nella sua vita viene la sua Rachele Rasaliti. "Ci siamo conosciuti in un locale, c'è stato uno scambio di sguardi e lì è iniziata la nostra storia. Lei è Fiorentina e questo mi ha unito ancor più a Firenze".
Come vede il suo futuro? "Ora non ci penso, penso solo al presente" - ha risposto Castrovilli all'ultima domanda postagli sui social, in merito al proseguimento della stagione calcistica e alle performances in campo. Quel che è certo nel suo futuro è il matrimonio con la ex Miss Italia.
Alla domanda diretta sulla sua terra, Castrovilli infatti risponde: "Minervino Murge? È il mio paesino, ho cominciato a giocare lì a calcio con gli amici, per strada. Quando posso, vado. I miei non vedono l'ora di salire ogni volta… Quando ero piccolo la cosa più importante era la spensieratezza di uscire la mattina e rientrare a casa la sera tardi".
Ad accompagnarlo agli allenamenti della scuola calcio era suo zio "Mi hanno iscritto dopo la morte di mio nonno", quel nonno a cui Gaetano confida di rivolgere sempre un pensiero prima di entrare in campo: "La prima cosa che faccio quando entro in campo è salutare mio nonno. Guardo in cielo".
A motivarlo di più nella vita calcistica è proprio la sua famiglia che lo ha sempre supportato e che, insieme alla famiglia di Minervino Murge, non può non essere orgogliosa del percorso del suo campione fino ad arrivare alla "pesante" maglia numero dieci. "Vestire la maglia viola è importante, la dieci poi… Ha fatto la storia qui. Cercherò di onorarla. Con l'arrivo di mister Italiano siamo cambiati, e questo lo merita la città e anche la società".
"Il calcio è la mia vita, altrimenti non avrei fatto questo lavoro", aggiunge nell'intervista Castrovilli, ma prima di tutto nella sua vita viene la sua Rachele Rasaliti. "Ci siamo conosciuti in un locale, c'è stato uno scambio di sguardi e lì è iniziata la nostra storia. Lei è Fiorentina e questo mi ha unito ancor più a Firenze".
Come vede il suo futuro? "Ora non ci penso, penso solo al presente" - ha risposto Castrovilli all'ultima domanda postagli sui social, in merito al proseguimento della stagione calcistica e alle performances in campo. Quel che è certo nel suo futuro è il matrimonio con la ex Miss Italia.