Villa Bilanzuoli, il clero di Minervino: «A tutti è chiesta una sospensione di giudizio»
Nella lettera, firmata anche dal vescovo Mansi, si ripercorre la storia della struttura e la sua importanza per il territorio
sabato 6 giugno 2020
9.56
Il messaggio del vescovo Mons. Luigi Mansi e del clero di Minervino Murge riguardo alle "Opere Pie riunite Bilanzuoli - Corsi Falconi - Ciani"
Carissimi fratelli e sorelle, le ultime vicende legate alla pandemia CoVid-19 che stiamo attraversando, hanno avuto un impatto molto forte per la nostra Minervino, coinvolgendo in modo particolare la RSSA "Madre Clelia Merloni" e la Casa di Riposo delle Opere Pie Riunite "Bilanzuoli - Corsi Falconi - Ciani".
In questo frangente, che vede da parte della Regione Puglia l'avvio del procedimento di revoca dell'autorizzazione al funzionamento e di chiusura della struttura RSSA a seguito dell'esposto del Direttore generale della AsIBt, a tutti è chiesta una sospensione di giudizio, nel mentre gli organi competenti sono in azione al fine di chiarire pienamente tutta la dolorosa vicenda.
Pur nella tristezza, vogliamo cogliere la possibilità di riappropriarci innanzitutto di una storia di carità maturata all'inizio del '900 nel cuore del sacerdote Don Luigi Veglia e dei fondatori Luigi Bilanzuoli, Andrea Ciani e Gaetano Corsi Falconi che ne sposarono l'idea e garantirono i mezzi di sussistenza nonché dei numerosi benefattori di cui è d'obbligo citare il Dott. Sabino de Ruvo e il sacerdote militare capo Don Pietro Gisondi.
In un momento storico fortemente segnato dalla povertà, il desiderio divenne realtà viva e coraggiosa affidata al Clero operante a Minervino che, in ossequio alle volontà dei fondatori, l'amministra da oltre un secolo. Un particolare segno di benedizione fu la presenza della Beata Madre Clelia Merloni che visitò personalmente l'Opera e dall'inizio garantì la presenza delle Suore Apostole del Sacro Cuore, tutt'oggi attive nella struttura. Accanto a queste vanno ricordati i membri laici del Consiglio di Amministrazione, i dipendenti tutti e i minervinesi a vario titolo legati a questa realtà.
Affermiamo con serenità di coscienza che nulla è cambiato rispetto allo spirito che dagli inizi ha dato vita a questa benemerita realtà, quale segno vivo della carità di Cristo. Col passare degli anni, e non senza grosse difficoltà, pur nell'evolversi delle forme assistenziali, l'Ente è stato sempre punto fermo di attenzione nei confronti delle persone più fragili e una realtà vitale e produttiva dal punto di vista ecclesiale, sociale ed economico nel e per il nostro piccolo Comune.
Siamo consapevoli che le modalità attraverso cui fare il bene mutano nel tempo, e vogliamo sperare e augurare che, superata questa forte crisi e fatta chiarezza su ciascun aspetto della vicenda, la nostra realtà ecclesiale e il nostro territorio possano continuare a godere dell'azione fruttuosa delle Opere Pie Riunite nell'assunzione piena di ogni responsabilità. Intanto assicuriamo il nostro suffragio per gli ospiti deceduti durante questo periodo e il cordoglio ai loro congiunti.
Confidando nella intercessione della Beata Clelia Merloni, nella preghiera e nell'impegno più autentico possibile, siamo vicini agli ospiti della RSSA, a quelli della Casa di Riposo tra cui il Vescovo emerito Agostino Superbo, alle Religiose e ai dipendenti tutti in ansia per il loro posto di lavoro e la serenità delle rispettive famiglie.
Il Vescovo della Diocesi di Andria Mons. Luigi Mansi e i Sacerdoti del presbiterio zonale di Minervino Murge
Carissimi fratelli e sorelle, le ultime vicende legate alla pandemia CoVid-19 che stiamo attraversando, hanno avuto un impatto molto forte per la nostra Minervino, coinvolgendo in modo particolare la RSSA "Madre Clelia Merloni" e la Casa di Riposo delle Opere Pie Riunite "Bilanzuoli - Corsi Falconi - Ciani".
In questo frangente, che vede da parte della Regione Puglia l'avvio del procedimento di revoca dell'autorizzazione al funzionamento e di chiusura della struttura RSSA a seguito dell'esposto del Direttore generale della AsIBt, a tutti è chiesta una sospensione di giudizio, nel mentre gli organi competenti sono in azione al fine di chiarire pienamente tutta la dolorosa vicenda.
Pur nella tristezza, vogliamo cogliere la possibilità di riappropriarci innanzitutto di una storia di carità maturata all'inizio del '900 nel cuore del sacerdote Don Luigi Veglia e dei fondatori Luigi Bilanzuoli, Andrea Ciani e Gaetano Corsi Falconi che ne sposarono l'idea e garantirono i mezzi di sussistenza nonché dei numerosi benefattori di cui è d'obbligo citare il Dott. Sabino de Ruvo e il sacerdote militare capo Don Pietro Gisondi.
In un momento storico fortemente segnato dalla povertà, il desiderio divenne realtà viva e coraggiosa affidata al Clero operante a Minervino che, in ossequio alle volontà dei fondatori, l'amministra da oltre un secolo. Un particolare segno di benedizione fu la presenza della Beata Madre Clelia Merloni che visitò personalmente l'Opera e dall'inizio garantì la presenza delle Suore Apostole del Sacro Cuore, tutt'oggi attive nella struttura. Accanto a queste vanno ricordati i membri laici del Consiglio di Amministrazione, i dipendenti tutti e i minervinesi a vario titolo legati a questa realtà.
Affermiamo con serenità di coscienza che nulla è cambiato rispetto allo spirito che dagli inizi ha dato vita a questa benemerita realtà, quale segno vivo della carità di Cristo. Col passare degli anni, e non senza grosse difficoltà, pur nell'evolversi delle forme assistenziali, l'Ente è stato sempre punto fermo di attenzione nei confronti delle persone più fragili e una realtà vitale e produttiva dal punto di vista ecclesiale, sociale ed economico nel e per il nostro piccolo Comune.
Siamo consapevoli che le modalità attraverso cui fare il bene mutano nel tempo, e vogliamo sperare e augurare che, superata questa forte crisi e fatta chiarezza su ciascun aspetto della vicenda, la nostra realtà ecclesiale e il nostro territorio possano continuare a godere dell'azione fruttuosa delle Opere Pie Riunite nell'assunzione piena di ogni responsabilità. Intanto assicuriamo il nostro suffragio per gli ospiti deceduti durante questo periodo e il cordoglio ai loro congiunti.
Confidando nella intercessione della Beata Clelia Merloni, nella preghiera e nell'impegno più autentico possibile, siamo vicini agli ospiti della RSSA, a quelli della Casa di Riposo tra cui il Vescovo emerito Agostino Superbo, alle Religiose e ai dipendenti tutti in ansia per il loro posto di lavoro e la serenità delle rispettive famiglie.
Il Vescovo della Diocesi di Andria Mons. Luigi Mansi e i Sacerdoti del presbiterio zonale di Minervino Murge