Comando provinciale Bat dei vigili del fuoco in default
Denuncia della Cgil: «Territorio senza personale, senza automezzi e senza una sede idonea»
sabato 30 aprile 2022
18.29
Una situazione molto critica. Il quadro tratteggiato da Ileana Remini (segretario generale Fp Cgil Bat) e Giuseppe Rizzi (coordinatore di settore per la Cgil) rispetto alle condizioni di operatività del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco è decisamente fosco. I due rappresentanti sindacali si sono rivolti a Carlo Sibilia, sottosegretario al ministero dell'interno, per metterlo a conoscenza dello «sconforto vissuto quotidianamente dal personale di questo territorio a causa della critica situazione in cui versa il Comando dei Vigili del fuoco della Bat, più volte denunciata ai vari livelli ma che, a tutt'oggi, non ha trovato alcuna risposta e soluzione». Secondo Remini e Rizzi è necessario un potenziamento urgente del personale amministrativo e direttivo, anche mediante l'impiego temporaneo a straordinario di personale di altri Comandi.
«A tre anni dalla decretazione del Comando della Bat gli operatori continuano a chiedersi perché, la politica e l'amministrazione abbiano deciso di investire in questo territorio senza personale, senza automezzi e senza una sede idonea. Chi oggi è impegnato a prestare servizio in questo Comando deve districarsi tra i mille rivoli amministrativi ed operativi dovuti, a nostro avviso, a questa fretta di dover dimostrare ciò che non è possibile garantire: un servizio tecnico urgente alla popolazione» hanno sostenuto i due referenti della Cgil. «Nonostante il forte impegno delle donne e degli uomini che quotidianamente ci lavorano non si è ancora riusciti a rendere più vivibile l'attuale sede, così come l'allarme lanciato in più occasioni alla politica, al Dipartimento al fine di colmare una carenza di personale amministrativo e direttivo indispensabile per il funzionamento della macchina del soccorso, non ha mai trovato alcuna risposta. Il mancato adempimento delle incombenze denunciate lo scorso anno e relative ai pagamenti, sta creando malcontento e disagi al personale, stanco e ormai demotivato» hanno aggiunto.
Secondo quanto rilevato dalla Cgil, dopo aver denunciato la mancanza di automezzi per il soccorso l'assegnazione ha riguardato una Aps (auto pompa serbatoio) e una Abp (autocarro che consente di trasportare circa 8000 litri d'acqua). Il resto dei mezzi sono datati, riciclati e bisognosi di manutenzione straordinaria. Negli ultimi due anni la Direzione Regionale Puglia ha distribuito 8 minibus, automezzo indispensabile per sostituire il personale su interventi rilevanti o movimentazione per calamità. Quello della Bat è l'unico Comando in Puglia a non averne avuto uno, o meglio ne è stato assegnato uno usato riassegnato da altro Comando. «Questo è il livello di considerazione. La direzione sostituisce un mezzo ad un Comando non ritenendolo più idoneo al servizio e lo riassegna ad un altro Comando, la Bat. I mezzi assegnati in passato, un Iveco Vm 90 Combi per la colonna mobile, un Ford Ranger furgonato per il SAF ed un'autogrù del 1989 non sono mai stati messi in servizio, oggi giacciono sul piazzale in attesa di rottamazione. Anche il minibus è destinato a fare la stessa fine. Spazi ridotti e difficolta di effettuare il fuori uso ci fanno presagire che presto la sede possa diventare una rimessa piena di mezzi da rottamare o da mettere fuori uso» hanno osservato dalla Funzione Pubblica Cgil Bat.
«Vogliamo continuare a crederci ma è arrivato il momento di chiedere con forza alle istituzioni di portare a termine l'iter di creazione del Comando della Bat perché la qualità del servizio di soccorso e delle prestazioni più generali a favore della cittadinanza possano diventare un valore aggiunto per questo territorio e non il solo frutto della dedizione, della volontà e della passione degli operatori del soccorso stanchi di essere trattati diversamente dagli altri» hanno concluso Rizzi e Remini.
«A tre anni dalla decretazione del Comando della Bat gli operatori continuano a chiedersi perché, la politica e l'amministrazione abbiano deciso di investire in questo territorio senza personale, senza automezzi e senza una sede idonea. Chi oggi è impegnato a prestare servizio in questo Comando deve districarsi tra i mille rivoli amministrativi ed operativi dovuti, a nostro avviso, a questa fretta di dover dimostrare ciò che non è possibile garantire: un servizio tecnico urgente alla popolazione» hanno sostenuto i due referenti della Cgil. «Nonostante il forte impegno delle donne e degli uomini che quotidianamente ci lavorano non si è ancora riusciti a rendere più vivibile l'attuale sede, così come l'allarme lanciato in più occasioni alla politica, al Dipartimento al fine di colmare una carenza di personale amministrativo e direttivo indispensabile per il funzionamento della macchina del soccorso, non ha mai trovato alcuna risposta. Il mancato adempimento delle incombenze denunciate lo scorso anno e relative ai pagamenti, sta creando malcontento e disagi al personale, stanco e ormai demotivato» hanno aggiunto.
Secondo quanto rilevato dalla Cgil, dopo aver denunciato la mancanza di automezzi per il soccorso l'assegnazione ha riguardato una Aps (auto pompa serbatoio) e una Abp (autocarro che consente di trasportare circa 8000 litri d'acqua). Il resto dei mezzi sono datati, riciclati e bisognosi di manutenzione straordinaria. Negli ultimi due anni la Direzione Regionale Puglia ha distribuito 8 minibus, automezzo indispensabile per sostituire il personale su interventi rilevanti o movimentazione per calamità. Quello della Bat è l'unico Comando in Puglia a non averne avuto uno, o meglio ne è stato assegnato uno usato riassegnato da altro Comando. «Questo è il livello di considerazione. La direzione sostituisce un mezzo ad un Comando non ritenendolo più idoneo al servizio e lo riassegna ad un altro Comando, la Bat. I mezzi assegnati in passato, un Iveco Vm 90 Combi per la colonna mobile, un Ford Ranger furgonato per il SAF ed un'autogrù del 1989 non sono mai stati messi in servizio, oggi giacciono sul piazzale in attesa di rottamazione. Anche il minibus è destinato a fare la stessa fine. Spazi ridotti e difficolta di effettuare il fuori uso ci fanno presagire che presto la sede possa diventare una rimessa piena di mezzi da rottamare o da mettere fuori uso» hanno osservato dalla Funzione Pubblica Cgil Bat.
«Vogliamo continuare a crederci ma è arrivato il momento di chiedere con forza alle istituzioni di portare a termine l'iter di creazione del Comando della Bat perché la qualità del servizio di soccorso e delle prestazioni più generali a favore della cittadinanza possano diventare un valore aggiunto per questo territorio e non il solo frutto della dedizione, della volontà e della passione degli operatori del soccorso stanchi di essere trattati diversamente dagli altri» hanno concluso Rizzi e Remini.