Viabilità nella Bat, situazione drammatica: uffici vuoti e casse a secco

Chiamata in causa la Protezione civile, a rischio chiusura le strade di collegamento

lunedì 13 marzo 2017 11.20
Una situazione drammatica: uffici vuoti, casse a secco e responsabilità inalterate. La Bat, come tutte le altre province d'Italia è alle prese non ciò che resta di questi Enti ormai declassati, definiti di secondo livello, dopo la famigerata legge "Del Rio".

Incombenze tante, coperture finanziarie poche: il grido d'allarme parte dal secondo piano della sede di Barletta della provincia, Settore viabilità e trasporti. Oltre 600 chilometri di strade da manutenere, ad occuparsene solo 5 persone. E poi c'è tutto il resto del lavoro come, per esempio, la gestione delle grandi opere dove il discorso è diverso e rasenta il paradosso: 120 mln di euro di fondi Cipe da spendere per allargamenti, raddoppi e messa in sicurezza, vedi Andria-Bisceglie, Andria-Canosa, Canosa-Minervino-Spinazzola ex R6, fermi per via di lungaggini burocratiche e rallentamenti procedurali causati ancora una volta dalla mancanza di personale.

Solo un dato che vale per tutti: l'Ente Provincia nel 2009 nasceva con 280 dipendenti, oggi se ne contano 75. Stesse competenze e stesse responsabilità in capo a un quarto del personale e due soli dirigenti, oltre la Segretario generale Defilippo. Un esempio di ciò che stiamo dicendo: il direttore dei lavori della Andria-Bisceglie è stato trasferito alla motorizzazione. «Quindi - ci spiega l'ing Mario Maggio, dirigente di diversi settori tra cui la viabilità – dobbiamo capire se potrà comunque proseguire il suo incarico qui in provincia, viceversa ce ne occuperemo noi». Risultato: altro lavoro sempre per i 5. L'ing. Maggio, viste le numerose segnalazioni ricevute, ha scritto una nota a tutti i livelli istituzionali ed alle Forze dell'ordine per segnalare l'assenza di fondi economici e la carenza di risorse umane, due ragioni che impediscono al settore di provvedere alla manutenzione delle strade declinando, dunque, qualsiasi responsabilità ed invitando Sindaci e dirigenti comunali a rivolgersi alla Protezione civile. Una situazione al momento solo paventata, come extrema ratio ma che potrebbe verificarsi qualora non dovessero arrivare novità dal Governo centrale o dalla Regione. Al momento comunque la situazione è veramente borderline.

Stesso discorso per il taglio dell'erba lungo le strade provinciali come prevenzione anche dal rischio di incendi boschivi. Non avendo disponibilità economica per ottemperare al decreto regionale, l'ing. Maggio scrive un'altra lettera sempre a tutti i livelli istituzionali in cui espone le stesse difficoltà espresse nella nota sulla manutenzione delle arterie di competenza provinciale ma aggiunge che in ultima ratio si procederà con la chiusura fisica delle strade.