Tartufo, Marmo: «Parco Alta Murgia impone un costo per le autorizzazioni»
Nota del presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo
giovedì 30 gennaio 2020
Una nota del presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo sulle autorizzazioni per la ricerca e raccolta di tartufi dal Parco dell'Alta Murgia.
"Autorizzazioni per la ricerca e raccolta di tartufi rilasciate solo ai residenti di una zona precisa, in netta contraddizione con quanto deciso dal Tar Puglia, e richiesta di pagamento di 50 euro per ottenerla nonostante non ci sia alcun riferimento normativo: è su queste decisioni del Parco dell'Alta Murgia, a mio avviso contestabili, che ho scritto sia al presidente sia al direttore dell'ente" - comunica Marmo.
"In particolare, - precisa - il Parco ha inteso rilasciare le autorizzazioni alla ricerca e raccolta di tartufi prioritariamente ai residenti nei Comuni del Parco: ciò in barba all'ordinanza pronunciata dal Tar Puglia, appunto, il 15 febbraio 2019 su ricorso dell'Associazione nazionale tartufai, in cui si eccepiva l'inesistenza di una fonte normativa che stabilisse la priorità in base alla residenza anagrafica. Peraltro, tale indirizzo è stato recepito dalla proposta di legge in itinere in Consiglio regionale, che ci auguriamo che diventi legge vigente nel più breve tempo possibile.
Non solo: le autorizzazioni sono rilasciate dietro il pagamento di 50 euro per le spese istruttorie. Anche questo non è condivisibile, dal momento che è necessaria una norma regolamentare dell'ente o di legge che consenta al Parco di imporre un costo. Ergo, nella lettera che ho trasmesso invito il Parco a fare dietrofront su questi punti, ma anche ad avviare un dialogo con la Regione Puglia affinché una parte della concessione versata dei tartufai sia destinata a finanziare il monitoraggio della raccolta e produzione tartuficola nonché agli interventi di salvaguardia e di conservazione della natura".
"Autorizzazioni per la ricerca e raccolta di tartufi rilasciate solo ai residenti di una zona precisa, in netta contraddizione con quanto deciso dal Tar Puglia, e richiesta di pagamento di 50 euro per ottenerla nonostante non ci sia alcun riferimento normativo: è su queste decisioni del Parco dell'Alta Murgia, a mio avviso contestabili, che ho scritto sia al presidente sia al direttore dell'ente" - comunica Marmo.
"In particolare, - precisa - il Parco ha inteso rilasciare le autorizzazioni alla ricerca e raccolta di tartufi prioritariamente ai residenti nei Comuni del Parco: ciò in barba all'ordinanza pronunciata dal Tar Puglia, appunto, il 15 febbraio 2019 su ricorso dell'Associazione nazionale tartufai, in cui si eccepiva l'inesistenza di una fonte normativa che stabilisse la priorità in base alla residenza anagrafica. Peraltro, tale indirizzo è stato recepito dalla proposta di legge in itinere in Consiglio regionale, che ci auguriamo che diventi legge vigente nel più breve tempo possibile.
Non solo: le autorizzazioni sono rilasciate dietro il pagamento di 50 euro per le spese istruttorie. Anche questo non è condivisibile, dal momento che è necessaria una norma regolamentare dell'ente o di legge che consenta al Parco di imporre un costo. Ergo, nella lettera che ho trasmesso invito il Parco a fare dietrofront su questi punti, ma anche ad avviare un dialogo con la Regione Puglia affinché una parte della concessione versata dei tartufai sia destinata a finanziare il monitoraggio della raccolta e produzione tartuficola nonché agli interventi di salvaguardia e di conservazione della natura".