Strage treni, Astip lancia petizione: “Stop concessione a Ferrotramviaria Spa”
Online da ieri sulla piattaforma change.org. Ecco il testo della lettera al Ministro Toninelli
giovedì 13 settembre 2018
14.22
L'Astip, associazione strage treni in Puglia ha lanciato una petizione online sulla piattaforma change.org e l'ha diretta al Ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Danilo Toninelli per chiedere lo stop alla concessione a Ferrotramviaria Spa. Posizione già assunta dai parenti delle vittime in una manifestazione che si è svolta nello scorso mese di gennaio in piazza Moro a Bari organizzata per protestare contro la proroga della concessione alla società di trasporti del Nord Barese. Nello slogan del loro striscione chiare le parole e le richieste dell'associazione: «Ferrotramviaria ha ucciso 23 persone, Regione stop alla concessione». Concetto ribadito anche in occasione dell'anniversario della sciagura lo scorso 12 luglio al quale è intervenuto il Ministro Toninelli ed ora rilanciato con questa petizione.
Ecco il testo:
"Signor Ministro Toninelli, il 12 luglio del 2016, sulla tratta Andria Corato, persero la vita 23 persone nello scontro frontale tra due treni, 51 i feriti. Quella tratta a binario unico era sprovvista di qualsiasi dispositivo di sicurezza, se non il blocco telefonico che secondo l'Ansf è un sistema di sicurezza obsoleto.
20 i mancati incidenti che avrebbero dovuto mettere in allerta la dirigenza prendendo provvedimenti urgenti. Invece no, fecero di peggio nascosero i 20 pericolati.
Le chiediamo come si possa ancora oggi avere fiducia di questa società, i cui vertici sono indagati per reati a vario titolo, tra cui disastro ferroviario, omicidio colposo.
Un'intera comunità Bari Barletta risulta ancora allo sbando.
Studenti e pendolari che per raggiungere scuole e uffici devono prendere bus da Andria fino a Ruvo per poi proseguire in treno fino a Bari, questo è solo un esempio dei tanti disagi che si vivono giornalmente, disagi gravi anche perchè la statale 98 non è in condizione di totale sicurezza.
La tratta di Barletta Andria funziona come una metropolitana, perchè a binario unico senza sistemi di sicurezza.
Le tratte a doppio binario non ci è ancora dato sapere se sono provvisti di sistema di sicurezza, ma il fatto che continuino a viaggiare a velocità massima di 50 km/h fa pensare che sicuri non siano.
Il recepimento della direttiva europea 34/122 divenuta DM nell'agosto del 2016, da pieno potere al Ministro di poter revocare la licenza per inadempienza art 7 art 8.
Le chiediamo di prendere provvedimenti seri al più presto per fare in modo che questa parte di regione non continui ad essere spaccata in due parti distinte dal 2016, anno in cui il disastro ferroviario ha cancellato per sempre ed in modo tragico 23 vite".
Ecco il testo:
"Signor Ministro Toninelli, il 12 luglio del 2016, sulla tratta Andria Corato, persero la vita 23 persone nello scontro frontale tra due treni, 51 i feriti. Quella tratta a binario unico era sprovvista di qualsiasi dispositivo di sicurezza, se non il blocco telefonico che secondo l'Ansf è un sistema di sicurezza obsoleto.
20 i mancati incidenti che avrebbero dovuto mettere in allerta la dirigenza prendendo provvedimenti urgenti. Invece no, fecero di peggio nascosero i 20 pericolati.
Le chiediamo come si possa ancora oggi avere fiducia di questa società, i cui vertici sono indagati per reati a vario titolo, tra cui disastro ferroviario, omicidio colposo.
Un'intera comunità Bari Barletta risulta ancora allo sbando.
Studenti e pendolari che per raggiungere scuole e uffici devono prendere bus da Andria fino a Ruvo per poi proseguire in treno fino a Bari, questo è solo un esempio dei tanti disagi che si vivono giornalmente, disagi gravi anche perchè la statale 98 non è in condizione di totale sicurezza.
La tratta di Barletta Andria funziona come una metropolitana, perchè a binario unico senza sistemi di sicurezza.
Le tratte a doppio binario non ci è ancora dato sapere se sono provvisti di sistema di sicurezza, ma il fatto che continuino a viaggiare a velocità massima di 50 km/h fa pensare che sicuri non siano.
Il recepimento della direttiva europea 34/122 divenuta DM nell'agosto del 2016, da pieno potere al Ministro di poter revocare la licenza per inadempienza art 7 art 8.
Le chiediamo di prendere provvedimenti seri al più presto per fare in modo che questa parte di regione non continui ad essere spaccata in due parti distinte dal 2016, anno in cui il disastro ferroviario ha cancellato per sempre ed in modo tragico 23 vite".