Spedizioni in Italia: questi i numeri aggiornati

Quasi un miliardo di colli movimentati nel 2022 e 160 milioni di pacchi spediti dagli e-commerce nel primo trimestre 2023: la prossima sfida sarà la sostenibilità

martedì 12 settembre 2023 14.28
Con la diffusione del commercio elettronico e degli acquisti online, ormai pratica quotidiana per milioni di persone nel mondo, anche le spedizioni aumentano di numero.

Naturalmente, il fatto che il settore delle spedizioni sia in costante crescita è un'ottima notizia non solo per gli e-commerce e le società di logistica ma anche per altre tipologie di aziende – ad esempio le ditte di accessori per imballaggi – che, seppure indirettamente, traggono notevoli vantaggi dall'aumento dei numeri in quanto parte attiva dell'indotto.

In altre parole, l'innovazione tecnologica, il web 2.0 e il commercio online hanno creato un effetto a cascata sul settore delle consegne, degli imballaggi e degli altri settori correlati.

In Italia, come in molte altre parti del mondo, le spedizioni crescono con la crescita degli acquisti online: vediamo, a tal proposito, un po' di dati.

Spedire in Italia: cosa ci dicono i numeri

Secondo quanto riportato dal Garante per le Comunicazioni AGCOM, durante il 2022 sono stati ben 961 milioni i "colli" - ossia le singole unità di ogni carico di merci - movimentati, il 3,5% in più rispetto all'anno precedente, il 2021.

Un'altra ricerca più recente, Delivery Index, realizzata da Netcomm, ha messo in evidenza come nel primo trimestre del 2023 sono stati ben 160 milioni i pacchi spediti dagli e-commerce in Italia, la maggior parte delle quali nel Nord-Ovest (27,1%) e nel Sud (23,2%). Segue a ruota il Nord-Est (20,6%), più distanti le isole (10,1%).

Il settore più interessato dalle spedizioni è quello dell'abbigliamento e sport (23% delle spedizioni); al secondo posto si piazza il settore informatico e dell'elettronica di consumo (18%), poco distante il sempre florido settore Salute&Bellezza (16%).

Per quanto riguarda le modalità di consegna, l'home delivery, ossia la consegna a domicilio, è sempre il metodo preferito (85%), mentre decisamente meno frequente il ritiro in un punto di consegna (15%). A preferire quest'ultimo metodo, chiaramente, sono le persone con meno di 24 anni che vivono in città con più di 100mila abitanti.

Il tempo medio di spedizione? Tra 3,3 a 3,5 giorni. Infine, parlando di soddisfazione degli utenti, possiamo dire che è elevatissima: in media, i voti assegnati al servizio sono elevatissimi (9 punti su 10).

Spedizioni: la sfida della sostenibilità

Uno dei prossimi obiettivi dichiarati della logistica è diventare sempre più sostenibile. Shopify, una delle piattaforme per la creazione degli e-commerce più note al mondo, ha condotto una ricerca, Conscious Commerce, che ha rivelato l'attenzione che sia i consumatori che le aziende di settore stanno riservato al tema dell'inquinamento e della riduzione delle emissioni. L'82% dei commercianti intervistati, infatti, ha messo in evidenza come a loro modo di vedere tra sostenibilità e prestazioni aziendali ci sia una stretta correlazione.

Il report rivela inoltre che i consumatori stanno modificando i propri comportamenti per ridurre l'impatto sull'ambiente: il 35% evita gli acquisti superflui, il 24% opta per imballaggi ecologici o riciclabili e un altro 24% preferisce acquistare in loco o comunque da negozi non troppo distanti.

Considerato che, secondo la Conferenza delle Nazioni Unite, la logistica delle merci incide per un buon 7% sulle emissioni globali di anidride carbonica, è evidente come il settore della logistica e del trasporto - soprattutto su gomma - si trovi di fronte a una sfida complessa, ma che diventa fondamentale in ottica di un prossimo futuro sostenibile.

In conclusione

La crescita degli e-commerce ha avuto un effetto domino su tutti i settori correlati, in particolare quelli della logistica, del trasporto e degli imballaggi. Secondo l'AGCOM, nel 2022 sono stati quasi 1 miliardo i colli movimentati; ciò si deve alle abitudini di acquisto online, sempre più diffuse tra gli italiani. Il problema, o meglio la sfida, sarà rendere sempre più sostenibile il settore dei trasporti, un aspetto molto sentito in un periodo storico in cui la riduzione delle emissioni e dell'impatto delle attività umane sull'ambiente è più vivo che mai.

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