Sorveglianza sanitaria nelle campagne: la ASL in campo
Narracci: «Strumento utile per aziende e lavoratori»
mercoledì 23 settembre 2015
17.51
Formazione, informazione e sorveglianza sanitaria. Sono queste le parole chiave immaginate dall'Asl BT per immaginare uno strumento di prevenzione in favore dei lavoratori e dei datori di lavoro nel campo dell'agricoltura. In particolare la tutela della salute attraverso il rispetto della normativa in tema di sicurezza mettendo a disposizione degli agricoltori locali tutti gli strumenti necessari per adempiere in modo facile agli obblighi di legge. Un convegno quindi nato dalla collaborazione con la Prefettura di Barletta Andria Trani e con il supporto del servizio Spesal della stessa ASL e che coinvolgerà anche le organizzazioni di categoria del mondo agricolo per diffondere il più possibile l'iniziativa.
«Intensifichiamo gli sforzi - ha detto Ottavio Narracci, Direttore Generale dell'ASL BT - il nostro settore Spesal non può che utilizzare l'ispezione per tutelare la salute. Il mondo agricolo è variegato perchè segue la tipica ciclicità stagionale dei lavoratori, la platea avventizia vede ingrossare le fila proprio in alcuni periodi dell'anno. Ma noi abbiamo l'esigenza di tutelare la salute di tutti anche di chi ha meno di 50 giornate lavorative. Credo che in questo periodo si sia creato un vero e proprio corto circuito tra produzione ed istituzioni. Istituzioni che sono intervenute con la forza, con le armi del controllo mentre noi vorremmo cercare di recuperare un momento di serenità in questo contesto per far mettere in linea con adempimenti e prescrizioni le ditte facilitando incontro tra nostre articolazioni e il mondo dell'imprenditoria».
L'incontro si terrà venerdì 25 settembre in Prefettura a Barletta con inizio alle ore 10 ed è un'idea nata anche dall'esigenza di dare una risposta più serena dopo i tragici fatti occorsi nelle campagne pugliesi ed in particolare nei campi di Andria nell'estate appena trascorsa. La necessità di prevenire più che dover curare con operazioni di forza e di polizia, attraverso la formazione e l'informazione ma anche attraverso, come ha riferito il Dott. Di Mauro dello SPESAL dell'Asl BT, la possibile attivazione di un ambulatorio specifico con medici del lavoro. Chiarita anche l'impossibilità, per i lavoratori, di rivolgersi ai medici di famiglia, per ottenere le certificazioni necessarie al lavoro nei campi. Un'iniziativa che prevederà la firma di una convenzione tra Asl, Medici competenti ed associazioni datoriali del lavoro in agricoltura. «Non siamo quasi mai entrati nella produzione e quindi nella raccolta vera e propria - ha detto il dott. Di Mauro dello Spesal ASL BT - perché le norme sono abbastanza complicate e parificano troppe diverse situazioni. La visita è preventiva per una corretta sorveglianza sanitaria ed abbiamo già provveduto ad aggiornare una check list per i luoghi di lavoro e per i datori e metteremo sicuramente a disposizione i nostri medici e la nostra attività preventiva».
«Intensifichiamo gli sforzi - ha detto Ottavio Narracci, Direttore Generale dell'ASL BT - il nostro settore Spesal non può che utilizzare l'ispezione per tutelare la salute. Il mondo agricolo è variegato perchè segue la tipica ciclicità stagionale dei lavoratori, la platea avventizia vede ingrossare le fila proprio in alcuni periodi dell'anno. Ma noi abbiamo l'esigenza di tutelare la salute di tutti anche di chi ha meno di 50 giornate lavorative. Credo che in questo periodo si sia creato un vero e proprio corto circuito tra produzione ed istituzioni. Istituzioni che sono intervenute con la forza, con le armi del controllo mentre noi vorremmo cercare di recuperare un momento di serenità in questo contesto per far mettere in linea con adempimenti e prescrizioni le ditte facilitando incontro tra nostre articolazioni e il mondo dell'imprenditoria».
L'incontro si terrà venerdì 25 settembre in Prefettura a Barletta con inizio alle ore 10 ed è un'idea nata anche dall'esigenza di dare una risposta più serena dopo i tragici fatti occorsi nelle campagne pugliesi ed in particolare nei campi di Andria nell'estate appena trascorsa. La necessità di prevenire più che dover curare con operazioni di forza e di polizia, attraverso la formazione e l'informazione ma anche attraverso, come ha riferito il Dott. Di Mauro dello SPESAL dell'Asl BT, la possibile attivazione di un ambulatorio specifico con medici del lavoro. Chiarita anche l'impossibilità, per i lavoratori, di rivolgersi ai medici di famiglia, per ottenere le certificazioni necessarie al lavoro nei campi. Un'iniziativa che prevederà la firma di una convenzione tra Asl, Medici competenti ed associazioni datoriali del lavoro in agricoltura. «Non siamo quasi mai entrati nella produzione e quindi nella raccolta vera e propria - ha detto il dott. Di Mauro dello Spesal ASL BT - perché le norme sono abbastanza complicate e parificano troppe diverse situazioni. La visita è preventiva per una corretta sorveglianza sanitaria ed abbiamo già provveduto ad aggiornare una check list per i luoghi di lavoro e per i datori e metteremo sicuramente a disposizione i nostri medici e la nostra attività preventiva».