Settore alimentare, lieve crescita nella BAT
Coldiretti commenta i dati Euroidees
mercoledì 20 marzo 2019
12.30
Cresce di un modesto 0,2% l'export del settore agroalimentare della BAT nel 2018, rileva Coldiretti commentando i dati Euroidees. "Nello scenario dell'export dell'agroalimentare della Puglia, la BAT rappresenta solo il 6,5% dell'export regionale, contro il 58,9% circa della provincia di Bari e oltre il 17% della provincia di Foggia. Ad incidere è stato certamente il calo della produzione di olio extravergine di oliva che a causa delle gelate del febbraio 2018 ha subito un crollo del 65-70% con punte fino al 90%. Nella provincia della BAT, solo in 3 comuni, gli ettari olivetati sono ben 32.050 e la produzione di olive da olio è in media pari a 1,2 milioni di quintali di olive, quantità drasticamente ridimensionate nel 2018", denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Bari e BAT. "Essenziale, oggi più che mai, puntare sulla promozione e sulla valorizzazione dell'olio extravergine di oliva 100% italiano – continua il presidente Muraglia - con particolare riguardo ad azioni divulgative per favorire la conoscenza delle proprietà nutrizionali e salutistiche degli oli extravergini di qualità. Il consumatore associa all'olio extravergine l'immagine della terra e della casa, è un'immagine strettamente legata ai valori della provenienza territoriale e della tipicità del prodotto che non sono clonabili perché unici ed irripetibili".
"Il saldo attivo di import ed export con la Francia e la Germania – continua il vicepresidente di Coldiretti Andria, Agostino Tortora – è ascrivibile all'agroalimentare. Per la qualità delle sue produzioni Andria e la BAT si confermano icone del mercato a livello mondiale. Molto del successo del made in Italy nel mondo è stato creato dal commercio dell'olio extra vergine di oliva. Gli oli di maggior pregio concorrono al 76% delle vendite all'estero. E' un patrimonio che va costantemente tutelato contro frodi e speculazioni, soprattutto in annate di produzione così negative".
Per questo è necessario accelerare l'iter del disegno di legge che reca le "nuove norme in materia di reati agroalimentari", elaborato dalla commissione presieduta da Gian Carlo Caselli, magistrato e presidente del comitato scientifico dell'Osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura e sul sistema agroalimentare – aggiunge Coldiretti BAT – a supporto dell'attività degli organismi di controllo che hanno uno strumento in più per contrastare frodi e sofisticazioni. Dall'introduzione in etichetta del termine minimo di conservazione di 18 mesi dalla data di imbottigliamento, al riconoscimento di nuovi parametri e metodi di controllo qualitativo, dalle sanzioni in caso di scorretta presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi – conclude Coldiretti BAT - all'estensione del reato di contraffazione di indicazioni geografiche a chi fornisce in etichetta informazioni non veritiere sull'origine, dall'introduzione di sanzioni aggiuntive come l'interdizione da attività pubblicitarie per spot ingannevoli, al rafforzamento dei metodi investigativi con le intercettazioni, fino al diritto di accesso ai dati sulle importazioni aziendali, sono solo alcune delle misure previste dal provvedimento.
Per questo è necessario accelerare l'iter del disegno di legge che reca le "nuove norme in materia di reati agroalimentari", elaborato dalla commissione presieduta da Gian Carlo Caselli, magistrato e presidente del comitato scientifico dell'Osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura e sul sistema agroalimentare – aggiunge Coldiretti BAT – a supporto dell'attività degli organismi di controllo che hanno uno strumento in più per contrastare frodi e sofisticazioni. Dall'introduzione in etichetta del termine minimo di conservazione di 18 mesi dalla data di imbottigliamento, al riconoscimento di nuovi parametri e metodi di controllo qualitativo, dalle sanzioni in caso di scorretta presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi – conclude Coldiretti BAT - all'estensione del reato di contraffazione di indicazioni geografiche a chi fornisce in etichetta informazioni non veritiere sull'origine, dall'introduzione di sanzioni aggiuntive come l'interdizione da attività pubblicitarie per spot ingannevoli, al rafforzamento dei metodi investigativi con le intercettazioni, fino al diritto di accesso ai dati sulle importazioni aziendali, sono solo alcune delle misure previste dal provvedimento.