Settimana Santa, celebrazione dei riti "in presenza" anche a Minervino

Le disposizioni del vescovo Mons. Mansi

domenica 14 marzo 2021
Il vescovo della Diocesi di Andria, Mons. Luigi Mansi, in virtù dell'attuale situazione sanitaria e della normativa vigente, con l'approssimarsi della Pasqua ha reso note le disposizioni circa le celebrazioni in occasione della Settimana Santa.

«Anche quest'anno, a causa della pandemia, siamo chiamati a celebrare i misteri della nostra salvezza con restrizioni, ma ugualmente desiderosi di garantire, per quel che è possibile, la partecipazione in presenza dei nostri fedeli che lo desiderano» - scrive il vescovo.

«Lo scorso 23 febbraio la Presidenza della CEI ha inviato a tutti i Vescovi una circolare con la quale offre alcune indicazioni per la celebrazione dei Riti della Settimana Santa. Il Signore Gesù, Crocifisso e Risorto trasformi per tutti noi e per il mondo intero le ferite di morte in feritoie di vita e di vita nuova» - nell'annunciare le sue disposizioni in ossequio a quanto indicato dalla Presidenza CEI e in conformità con le disposizioni emanate il 17 febbraio 2021 dalla Congregazione per il Culto Divino e la disciplina dei Sacramenti. Anche se è lodevole lo sforzo e l'impegno delle comunità parrocchiali per offrire a tutti la possibilità di vivere le celebrazioni anche "a distanza" con l'uso di strumenti social, va sempre favorita la partecipazione "in presenza", nel rispetto delle norme per la sicurezza. Pertanto si invitino i fedeli a partecipare attivamente alle celebrazioni. Tenendo conto che alcune parrocchie non dispongono di aule liturgiche abbastanza capienti, tali da accogliere un numero considerevole di fedeli, si autorizza l'uso di luoghi diversi dalla Chiesa per le celebrazioni (palestre o, se il tempo lo permette, cortili), servatis servandis. Gli orari delle Celebrazioni siano scelti tenendo sempre presente le norme restrittive e assicurando il tempo per l'igienizzazione dei luoghi. Le Celebrazioni siano contenute e sobrie nella durata. Per la Domenica delle Palme, la Commemorazione dell'ingresso di Gesù in Gerusalemme sia celebrata utilizzando la seconda forma prevista dal Messale Romano. I fedeli siano invitati a portare con sé i rami di ulivo o palme e si eviti lo scambio degli stessi. In Chiesa si possono preparare cesti con i rami di ulivo con la possibilità di un incaricato che li distribuisce con le dovute precauzioni a chi ne fa richiesta, evitando che ci si serva da soli. Dove si ritiene opportuno si utilizzi la terza forma del Messale Romano, che commemora in forma semplice l'ingresso del Signore in Gerusalemme. Quest'anno la Messa Crismale sarà celebrata in Cattedrale mercoledì 31 marzo alle ore 19,00. Perché tale celebrazione sia epifania dell'unità della Chiesa diocesana, pur nel rispetto delle norme, si esortano i Sacerdoti, i Religiosi, i Diaconi e i Ministri Istituiti a partecipare, e si offre la possibilità di partecipare a 2 membri di ogni Parrocchia, Sodalizi Confraternali ed Associazioni e Movimenti ecclesiali. I vari enti comunichino all'Ufficio Liturgico i relativi nominativi entro sabato 27 marzo per ottenere il pass. Nella Messa vespertina della "In Coena Domini" si omette la lavanda dei piedi. Al termine della Celebrazione le Specie Eucaristiche siano poste sull'altare maggiore per un momento di adorazione che segue immediatamente la Messa. Onde evitare lo spostamento dei fedeli e il decentramento del Santissimo rispetto all'Assemblea, è opportuno non preparare il Repositorio in altro luogo. La celebrazione dell'Eucaristia e l'Adorazione siano contenute nei tempi, così da favorire il rientro dei fedeli in orari consentiti dalle norme anti pandemia. Subito dopo l'Adorazione il Santissimo viene riposto nel Tabernacolo e le chiese vengano chiuse al fine di evitare lo spostamento dei fedeli tra chiese oltre alla propria parrocchia e di provvedere alla igienizzazione del luogo sacro. Non è in alcun modo consentito moltiplicare Messe. L'Ufficio Liturgico fornirà uno schema per l'Adorazione. Al mattino le chiese siano aperte per la Celebrazione della Liturgia delle Ore, per la preghiera personale e per le Confessioni.

Durante la Celebrazione pomeridiana della Passione del Signore, nella Preghiera Universale, riprendendo l'indicazione del Messale Romano ("In caso di grave necessità pubblica, l'Ordinario del luogo può permettere o stabilire che si aggiunga una speciale intenzione", n° 12), si propone questa intenzione di preghiera: "Preghiamo, fratelli carissimi, per quanti a causa della pandemia, si trovano in situazione di smarrimento: i malati, famiglie in lutto, quanti hanno perso il lavoro e vivono in condizione di disagio sociale. Dio Onnipotente ed eterno, che hai inviato nel mondo Gesù Cristo, Medico delle anime e dei corpi, vieni in aiuto a quanti ti invocano: accarezza con bontà quanti soffrono e sostieni tutti coloro che offrono anche la vita per fasciare le ferite corporali e spiritali delle vittime del coronavirus. E a quanti hanno perso la vita, oggi, come al buon ladrone, sussurra parole di speranza: "Sarai con me in Paradiso". Per Cristo nostro Signore".

L'Adorazione della Croce mediante il bacio sia limitato al solo celebrante, dopo il quale tutta l'assemblea venga invitata a vivere nel silenzio e restando al proprio posto qualche momento di adorazione alla Croce.

Di seguito alla liturgia pomeridiana si può celebrare, com'è consuetudine, la Via Crucis nelle chiese parrocchiali, avendo cura che la celebrazione si concluda in orario compatibile per poter partecipare, per chi lo desidera alla Via Crucis Cittadina che, in sostituzione della Processione dei Misteri, per la città di Andria sarà trasmessa da Teledehon alle ore 20.30. Si suggerisce che nelle altre due città della Diocesi si prendano iniziative analoghe. Al mattino le Chiese siano aperte per la Celebrazione della Liturgia delle Ore e per le Confessioni, così pure nel pomeriggio.

La Veglia pasquale può essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal Rito, eccetto il Battesimo, in orario compatibile con il coprifuoco. Si suggerisce di celebrare la Veglia non prima delle ore 19,30, così da permettere l'igienizzazione della Chiesa e il rientro dei fedeli entro gli orari consentiti.