Rssa, Lega rincara: «Dalla sindaca confusione, cattiva luce sulla struttura e pessima amministrazione»
La Lega ribadisce il suo manifesto in risposta a quello che definisce «Televendita della sindaca Mancini»
martedì 1 settembre 2020
Non si arresta il botta e risposta fra la sezione di Minervino della Lega-Salvini Premier e la sindaca Maria Laura Mancini in merito all'attuale situazione della Rssa e alle assunzioni del personale nella struttura.
Tutto inizia dalle dichiarazioni apparse sui social network da parte della sezione locale della Lega con riferimento alla nota inviata dalla stessa sindaca al Prefetto con la quale la Mancini rilevava modalità anomale nelle procedure di assunzione del personale dell'ente Opere Pie Riunite, chiedendo interventi o delucidazioni. La Lega allora denunciava una intromissione inopportuna della prima cittadina nelle attività di reclutamento del personale e una mancata azione della Mancini «ad erigere un cordone sanitario a difesa della sensibile struttura cittadina durante l'emergenza».
La Mancini rispondeva con un video messaggio in cui ribadiva la sua totale attenzione nei confronti della struttura durante la pandemia e spiegava di aver chiesto delucidazioni alla Prefettura avendo rilevato anomalie nel reclutamento del personale della stessa: «due cittadini estranei alla struttura avevano pubblicato i loro numeri per le assunzioni durante l'emergenza».
Il confronto resta aperto e dalla Lega giunge la contro risposta.
«L'infallibile Sindaca a capo dell'altrettanto infallibile Amministrazione ha subito messo in scena il solito copione di risposta alle critiche limpide e chiare che abbiamo esposto con il nostro scorso manifesto. In poche ore è stata prodotta la consueta "televendita" farcita di retorica, di accuse a fantomatici haters e sciacalli mediatici, di confusione e menzogne e di consueto vittimismo, recitato con il solito piglio da Signorina Rottermeier con scena madre finale alla "volemose bene"» - si legge nella nota del partito salviniano.
«Ma questa volta la cura è peggio della malattia, appunto la pezza è peggio del buco. Ascoltate bene il messaggio della Sindaca su Facebook del 27 agosto e vi renderete subito conto di come si contraddice da sola affermando:
- prima che l'Amministrazione non ha nessun potere di controllo sulle assunzioni delle Aziende Private;
- poi di essere intervenuta poiché, udite udite i numeri di telefono dei referenti citati negli avvisi (se non ricordiamo male si trattava di numeri di telefono cellulare) corrispondevano a personaggi non appartenenti all'Ente Casa di Riposo.
A questo punto ci chiediamo, e vi chiediamo, - scrivono dalla Lega rivolgendosi ai cittadini - se è normale che una Sindaca controlli e conosca a chi appartengono i numeri di cellulare pubblicati su un annuncio, se può essere a conoscenza di eventuali rapporti privatistici che intercorrono tra questi soggetti e l'Ente e soprattutto se è normale che tutto questo avvenga mentre nel proprio Comune è in atto una tragedia di proporzioni inaudite come quella abbattutasi sulla RSSA di Minervino.
Inoltre, se veramente costoro erano degli impostori, perché la Dirigenza dell'RSSA è stata in silenzio e lei ha sentito questo impeto irrefrenabile alla denuncia?
Quindi, scendendo nel ridicolo, afferma di aver avuto ragione dal Direttore Generale dell'ASL BAT che, in stile burocratico, le ha semplicemente risposto che come assume un'azienda privata non è affare di un Sindaco! Insomma: poche idee e ben confuse!
La verità è che tutta l'emergenza Covid-19 è stata gestita dalla Sindaca e da tutta l'Amministrazione nella sola ottica propagandistica, clientelare ed affaristica. - ribadisce la Lega - Lo dimostra questa vicenda in cui l'intervento della Sindaca sulle modalità di assunzione dell'RSSA non aveva nessun motivo di essere se non quello di gettare ulteriore cattiva luce sulla struttura già in grande difficoltà per la pandemia, lo dimostra come è stata gestita la vicenda dei buoni pasto e degli affidamenti dei budget agli esercenti amici piuttosto che ai cittadini, non permettendo a questi ultimi di spenderli in libertà dove e come avrebbero voluto, e lo dimostrano tutti gli show mediatici e live tenuti dalla Prima Cittadina durante il periodo di pandemia allorché non passava giorno senza la sua inutile ramanzina mediatica invece c'erano situazioni ben più serie e delicate da tutelare.
Ci fa piacere aver sentito dire dalla Sindaca che lei e questa Amministrazione non hanno alcun interesse nelle assunzioni e nelle spartizioni, aspettiamo di vedere come saranno gestiti i prossimi concorsi comunali che verosimilmente verranno banditi ed espletati (speriamo!) al termine di questa consigliatura, così che i delusi della maggioranza non saranno più in grado di nuocere...(intelligenti pauca)!
Sciacallaggio: Azione cinica compiuta a danno di chi è già in difficoltà; in politica, sfruttamento di informazioni riservate per colpire l'avversario, alla luce della corretta definizione del termine abusato dalla Sindaca giudicate voi chi si è davvero macchiato di tale colpa!
Attendiamo la inevitabile televendita di risposta, anche se riteniamo che l'invito a stare zitti talvolta la Sindaca debba rivolgerlo a se stessa più che agli altri. Di sicuro noi non effettuiamo televendite perchè riteniamo che la politica sia ancora una cosa seria da fare nelle sedi e nei modi che la più nobile tradizione nazionale ci ha insegnato e non replicheremo per evitare a Lei di diventare, suo malgrado, la protagonista di una Telenovela, nel cui ruolo forse non sarebbe tanto a disagio.
Ai cittadini - conclude la nota - il compito di distinguere tra attori di razza e figuranti di professione».
Tutto inizia dalle dichiarazioni apparse sui social network da parte della sezione locale della Lega con riferimento alla nota inviata dalla stessa sindaca al Prefetto con la quale la Mancini rilevava modalità anomale nelle procedure di assunzione del personale dell'ente Opere Pie Riunite, chiedendo interventi o delucidazioni. La Lega allora denunciava una intromissione inopportuna della prima cittadina nelle attività di reclutamento del personale e una mancata azione della Mancini «ad erigere un cordone sanitario a difesa della sensibile struttura cittadina durante l'emergenza».
La Mancini rispondeva con un video messaggio in cui ribadiva la sua totale attenzione nei confronti della struttura durante la pandemia e spiegava di aver chiesto delucidazioni alla Prefettura avendo rilevato anomalie nel reclutamento del personale della stessa: «due cittadini estranei alla struttura avevano pubblicato i loro numeri per le assunzioni durante l'emergenza».
Il confronto resta aperto e dalla Lega giunge la contro risposta.
«L'infallibile Sindaca a capo dell'altrettanto infallibile Amministrazione ha subito messo in scena il solito copione di risposta alle critiche limpide e chiare che abbiamo esposto con il nostro scorso manifesto. In poche ore è stata prodotta la consueta "televendita" farcita di retorica, di accuse a fantomatici haters e sciacalli mediatici, di confusione e menzogne e di consueto vittimismo, recitato con il solito piglio da Signorina Rottermeier con scena madre finale alla "volemose bene"» - si legge nella nota del partito salviniano.
«Ma questa volta la cura è peggio della malattia, appunto la pezza è peggio del buco. Ascoltate bene il messaggio della Sindaca su Facebook del 27 agosto e vi renderete subito conto di come si contraddice da sola affermando:
- prima che l'Amministrazione non ha nessun potere di controllo sulle assunzioni delle Aziende Private;
- poi di essere intervenuta poiché, udite udite i numeri di telefono dei referenti citati negli avvisi (se non ricordiamo male si trattava di numeri di telefono cellulare) corrispondevano a personaggi non appartenenti all'Ente Casa di Riposo.
A questo punto ci chiediamo, e vi chiediamo, - scrivono dalla Lega rivolgendosi ai cittadini - se è normale che una Sindaca controlli e conosca a chi appartengono i numeri di cellulare pubblicati su un annuncio, se può essere a conoscenza di eventuali rapporti privatistici che intercorrono tra questi soggetti e l'Ente e soprattutto se è normale che tutto questo avvenga mentre nel proprio Comune è in atto una tragedia di proporzioni inaudite come quella abbattutasi sulla RSSA di Minervino.
Inoltre, se veramente costoro erano degli impostori, perché la Dirigenza dell'RSSA è stata in silenzio e lei ha sentito questo impeto irrefrenabile alla denuncia?
Quindi, scendendo nel ridicolo, afferma di aver avuto ragione dal Direttore Generale dell'ASL BAT che, in stile burocratico, le ha semplicemente risposto che come assume un'azienda privata non è affare di un Sindaco! Insomma: poche idee e ben confuse!
La verità è che tutta l'emergenza Covid-19 è stata gestita dalla Sindaca e da tutta l'Amministrazione nella sola ottica propagandistica, clientelare ed affaristica. - ribadisce la Lega - Lo dimostra questa vicenda in cui l'intervento della Sindaca sulle modalità di assunzione dell'RSSA non aveva nessun motivo di essere se non quello di gettare ulteriore cattiva luce sulla struttura già in grande difficoltà per la pandemia, lo dimostra come è stata gestita la vicenda dei buoni pasto e degli affidamenti dei budget agli esercenti amici piuttosto che ai cittadini, non permettendo a questi ultimi di spenderli in libertà dove e come avrebbero voluto, e lo dimostrano tutti gli show mediatici e live tenuti dalla Prima Cittadina durante il periodo di pandemia allorché non passava giorno senza la sua inutile ramanzina mediatica invece c'erano situazioni ben più serie e delicate da tutelare.
Ci fa piacere aver sentito dire dalla Sindaca che lei e questa Amministrazione non hanno alcun interesse nelle assunzioni e nelle spartizioni, aspettiamo di vedere come saranno gestiti i prossimi concorsi comunali che verosimilmente verranno banditi ed espletati (speriamo!) al termine di questa consigliatura, così che i delusi della maggioranza non saranno più in grado di nuocere...(intelligenti pauca)!
Sciacallaggio: Azione cinica compiuta a danno di chi è già in difficoltà; in politica, sfruttamento di informazioni riservate per colpire l'avversario, alla luce della corretta definizione del termine abusato dalla Sindaca giudicate voi chi si è davvero macchiato di tale colpa!
Attendiamo la inevitabile televendita di risposta, anche se riteniamo che l'invito a stare zitti talvolta la Sindaca debba rivolgerlo a se stessa più che agli altri. Di sicuro noi non effettuiamo televendite perchè riteniamo che la politica sia ancora una cosa seria da fare nelle sedi e nei modi che la più nobile tradizione nazionale ci ha insegnato e non replicheremo per evitare a Lei di diventare, suo malgrado, la protagonista di una Telenovela, nel cui ruolo forse non sarebbe tanto a disagio.
Ai cittadini - conclude la nota - il compito di distinguere tra attori di razza e figuranti di professione».