Regionali Puglia: Emiliano sarà proclamato domani
Slittano di una settimana i consiglieri
giovedì 25 giugno 2015
12.07
Michele Emiliano, neoeletto presidente della Regione Puglia, vivrà finalmente la sua proclamazione domani venerdì 26 giugno alle 17.
La proclamazione dei consiglieri eletti, invece, slitta, probabilmente alla prossima settimana. In quest'ultimo caso ci sono problemi nelle verbalizzazioni dei seggi della provincia di Lecce. Ovviamente queste incertezze non riguardano il candidato governatore, visto l'ampio divario con la seconda arrivata, Antonella Laricchia del Movimento 5 Stelle.
«C'è una grande pressione da parte di tutti i soggetti per le vicende più urgenti e importanti - afferma Emiliano - e quindi bisogna cominciare a lavorare. Per quanto abbiamo collaborato benissimo con la giunta uscente in questo periodo di interregno non può mai essere la stessa cosa».
Quanto ai possibili ricorsi, già preannunciati, di alcuni consiglieri primi dei non eletti, anche in relazione all'interpretazione della legge elettorale, Emiliano ribadisce: «E' un loro diritto ricorrere e immagino che lo faranno. E' giusto che i giudici verifichino che tutte le operazioni elettorali siano state condotte correttamente».
La proclamazione dei consiglieri eletti, invece, slitta, probabilmente alla prossima settimana. In quest'ultimo caso ci sono problemi nelle verbalizzazioni dei seggi della provincia di Lecce. Ovviamente queste incertezze non riguardano il candidato governatore, visto l'ampio divario con la seconda arrivata, Antonella Laricchia del Movimento 5 Stelle.
«C'è una grande pressione da parte di tutti i soggetti per le vicende più urgenti e importanti - afferma Emiliano - e quindi bisogna cominciare a lavorare. Per quanto abbiamo collaborato benissimo con la giunta uscente in questo periodo di interregno non può mai essere la stessa cosa».
Quanto ai possibili ricorsi, già preannunciati, di alcuni consiglieri primi dei non eletti, anche in relazione all'interpretazione della legge elettorale, Emiliano ribadisce: «E' un loro diritto ricorrere e immagino che lo faranno. E' giusto che i giudici verifichino che tutte le operazioni elettorali siano state condotte correttamente».