PSR, nessuna assunzione per agronomi e agrotecnici dalla graduatoria del 2017
Per il consigliere regionale Casili (M5S): "Scelta inspiegabile e dannosa"
lunedì 24 settembre 2018
20.58
"Il dottor Nardone dice che non è possibile attingere alla graduatoria del bando del 2017 per assumere nuove le figure professionali da impiegare per le istruttorie delle domande presentate per le misure del PSR e che per questo la Regione ha deciso di ricorrere alle agenzie interinali. Attendiamo con ansia di sapere quali siano le norme che impediscano lo scorrimento della graduatoria, da cui sono già state assunte le prime 25 figure professionali, dal momento che il ricorso alle agenzie interinali costa 10 mila euro in più a professionista e non garantisce la stessa professionalità dei candidati selezionati con quell'Avviso Pubblico". Lo dichiara il capogruppo del M5S Cristian Casili a margine dell'audizione in IV Commissione Consiliare del direttore del Dipartimento Agricoltura, Sviluppo rurale e ambientale Gianluca Nardone sulla delibera di Giunta: "Affidamento del servizio di somministrazione lavoro straordinario per le figure professionali da impiegare per necessità di carattere straordinario per lo svolgimento di attività istruttorie delle domande di sostegno e delle domande di pagamento presentate in esito ai bandi emanati dalla Regione Puglia a valere sul PSR della Puglia 2014-2020 e sul PO FEAMP 2014-2020".
"Comprendiamo la necessità di assumere ulteriore personale - continua il pentastellato - data la mole di domande pervenute per accedere alle misure del PSR e le numerose istruttorie da attivare. Per questo riteniamo che serva personale altamente specializzato, lo stesso che in questi anni ha fatto andare avanti gli uffici provinciali e che non possiamo permetterci di perdere. L'assessore Di Gioia deve fare quanto in suo potere per evitare il depotenziamento degli uffici e accelerare i tempi per sbloccare le procedure, non mandare lettere a coloro che chiedono aiuto per accedere alle misure del PSR, in cui si dice che la causa dei ritardi sono i numerosi ricorsi presentati su cui stanno lavorando i funzionari e sui quali domani il TAR inizierà ad esprimersi".
In Commissione è emerso che entro il 2020 ci sarà una riduzione da 540 a 460 unità.
"È inaccettabile per gli uffici regionali preposti - conclude Casili - un simile depotenziamento, che si andrebbe ad aggiungere a quello già avvenuto rispetto ai bandi precedenti. Bisogna rivedere immediatamente gli indirizzi del Governo regionale al fine di garantire il lavoro agli agronomi e agli agrotecnici istruttori che fino ad oggi, dalle passate programmazioni, hanno permesso a migliaia di aziende di poter fare gli investimenti".
"Comprendiamo la necessità di assumere ulteriore personale - continua il pentastellato - data la mole di domande pervenute per accedere alle misure del PSR e le numerose istruttorie da attivare. Per questo riteniamo che serva personale altamente specializzato, lo stesso che in questi anni ha fatto andare avanti gli uffici provinciali e che non possiamo permetterci di perdere. L'assessore Di Gioia deve fare quanto in suo potere per evitare il depotenziamento degli uffici e accelerare i tempi per sbloccare le procedure, non mandare lettere a coloro che chiedono aiuto per accedere alle misure del PSR, in cui si dice che la causa dei ritardi sono i numerosi ricorsi presentati su cui stanno lavorando i funzionari e sui quali domani il TAR inizierà ad esprimersi".
In Commissione è emerso che entro il 2020 ci sarà una riduzione da 540 a 460 unità.
"È inaccettabile per gli uffici regionali preposti - conclude Casili - un simile depotenziamento, che si andrebbe ad aggiungere a quello già avvenuto rispetto ai bandi precedenti. Bisogna rivedere immediatamente gli indirizzi del Governo regionale al fine di garantire il lavoro agli agronomi e agli agrotecnici istruttori che fino ad oggi, dalle passate programmazioni, hanno permesso a migliaia di aziende di poter fare gli investimenti".