Presunte truffe su fondi per l'agricoltura, Riesame annulla sequestri per 380mila euro
Il decreto era stato eseguito lo scorso 17 aprile nei confronti di 18 indagati
mercoledì 10 giugno 2020
Lo scorso 17 aprile i finanzieri della Compagnia di Andria, coordinati dalla Procura di Trani, eseguirono un provvedimento di sequestro di beni, finalizzato alla confisca, per 380mila euro nei confronti di 17 persone fisiche (13 agricoltori e 4 amministratori del Comune di Minervino Murge) oltre che di una cooperativa in quanto coinvolti in una indagine su presunte truffe sui fondi per l'agricoltura.
A distanza di quasi due mesi dall'esecuzione del decreto di sequestro, disposto dalla Dott.ssa Caserta su richiesta del PM dott. Aiello, i legali delle 18 parti coinvolte nell'inchiesta fanno sapere che tale decreto «già prontamente e parzialmente rettificato dallo stesso G.I.P. su istanza degli indagati interessati atteso che il sequestro era stato inopinatamente eseguito anche sull'intero importo delle loro pensioni accreditate sugli stessi conti correnti in spregio ai limiti stabiliti in merito dalla legge – è stato ora annullato dal Tribunale di Trani in funzione di Tribunale del Riesame giusta ordinanze emesse in data 4 giugno 2020 con riserva di motivazioni nei successivi giorni trenta».
Gli avvocati Carmine Sarcinelli, Tiziana Cocola, Salvatore Grisorio e Serafino Picerno, difensori delle parti coinvolte nell'inchiesta si dicono «fiduciosi» che le motivazioni «potranno contribuire a dissolvere definitivamente qualsiasi residuo dubbio sulla totale infondatezza delle ipotesi di reato formulate dagli inquirenti».
A distanza di quasi due mesi dall'esecuzione del decreto di sequestro, disposto dalla Dott.ssa Caserta su richiesta del PM dott. Aiello, i legali delle 18 parti coinvolte nell'inchiesta fanno sapere che tale decreto «già prontamente e parzialmente rettificato dallo stesso G.I.P. su istanza degli indagati interessati atteso che il sequestro era stato inopinatamente eseguito anche sull'intero importo delle loro pensioni accreditate sugli stessi conti correnti in spregio ai limiti stabiliti in merito dalla legge – è stato ora annullato dal Tribunale di Trani in funzione di Tribunale del Riesame giusta ordinanze emesse in data 4 giugno 2020 con riserva di motivazioni nei successivi giorni trenta».
Gli avvocati Carmine Sarcinelli, Tiziana Cocola, Salvatore Grisorio e Serafino Picerno, difensori delle parti coinvolte nell'inchiesta si dicono «fiduciosi» che le motivazioni «potranno contribuire a dissolvere definitivamente qualsiasi residuo dubbio sulla totale infondatezza delle ipotesi di reato formulate dagli inquirenti».