«Pochi medici e infermieri», i sindacati lanciano l'allarme
Nei prossimi 6 anni 1600 medici lasceranno gli ospedali pugliesi
lunedì 6 maggio 2019
19.25
L'USPPI Puglia lancia l'allarme: le prestazioni sanitarie pugliesi potrebbero essere compromesse con ricadute negative sui pazienti, e questo a partire da quest'anno a causa della "voragine" che si sta per creare dovuta ai pre-pensionamenti di infermieri e medici legati alla "quota 100" oltre ai pensionamenti naturali per età per circa 4000 infermieri – denuncia il segretario nazionale dell'Usppi Nicola Brescia eletto sabato scorso per acclamazione. Un allarme lanciato altresì dalla Federazione degli Ordini delle professioni infermieristiche (ENOPI) che ha già comunicato che 818 infermieri smetteranno di lavorare entro la fine dell'anno perché hanno già informato del proprio prepensionamento. Un grido d'allarme dei 3 presidenti dell'OPI di Bari, BAT e Brindisi che ha indotto gli stessi a scrivere al Governatore Pugliese Emiliano affinché si provveda immediatamente al reclutamento del personale infermieristico per far fronte alle criticità che si andranno a palesarsi a breve negli ospedali pugliesi.
" La fuoriuscita dal mondo del lavoro a breve di circa 20 mila unità tra medici e infermieri per la quota 100 oltre alle circa 50.000 unità che già mancano al servizio sanitario nazionale ci preoccupa moltissimo, in particolare per la Puglia si prevede che nei prossimi 6 anni oltre 1600 medici lasceranno gli ospedali pugliesi, in particolare il Di Venere ed il San Paolo e il problema è più che serio se si pensa che i concorsi banditi per i medici vanno deserti soprattutto per alcune figure come pediatri, ortopedici, anestetisti ecc. Occorre sbloccare la situazione in particolare per quanto riguarda il finanziamento delle borse di specializzazione per i giovani medici attualmente intrappolati da un sistema che non consente ai posti di specializzazione, aumentando paradossalmente la schiera degli inoccupati con fughe all'estero. Siamo allarmati per i pazienti e ci appelliamo al Governatore Emiliano per trovare soluzioni immediate atte a garantire il personale infermieristico necessario al soddisfacimento dei bisogni" – dichiara il Segretario Nazionale dell'Usppi Nicola Brescia.
" La fuoriuscita dal mondo del lavoro a breve di circa 20 mila unità tra medici e infermieri per la quota 100 oltre alle circa 50.000 unità che già mancano al servizio sanitario nazionale ci preoccupa moltissimo, in particolare per la Puglia si prevede che nei prossimi 6 anni oltre 1600 medici lasceranno gli ospedali pugliesi, in particolare il Di Venere ed il San Paolo e il problema è più che serio se si pensa che i concorsi banditi per i medici vanno deserti soprattutto per alcune figure come pediatri, ortopedici, anestetisti ecc. Occorre sbloccare la situazione in particolare per quanto riguarda il finanziamento delle borse di specializzazione per i giovani medici attualmente intrappolati da un sistema che non consente ai posti di specializzazione, aumentando paradossalmente la schiera degli inoccupati con fughe all'estero. Siamo allarmati per i pazienti e ci appelliamo al Governatore Emiliano per trovare soluzioni immediate atte a garantire il personale infermieristico necessario al soddisfacimento dei bisogni" – dichiara il Segretario Nazionale dell'Usppi Nicola Brescia.