«Non vogliamo la Mancini»: Lega e FI disconoscono la prima cittadina e rompono con FdI
Duro manifesto: «Oltre i social niente»
martedì 16 marzo 2021
10.12
La frattura nel centrodestra, in vista delle prossime elezioni amministrative a Minervino Murge, è ormai evidente. Lega e Forza Italia hanno le idee chiare: nessuna intenzione di sostenere una candidatura Mancini bis, anzi profonda insoddisfazione del quinquennio a guida "Siamo Minervino" che porta i due partiti del centrodestra locale a chiedere una netta discontinuità.
L'ultima riunione del tavolo del centrodestra si è svolta lo scorso 4 marzo, alla presenza anche dei rappresentanti di Fratelli d'Italia. «A livello locale non è stato possibile trovare un accordo, infatti Lega e Forza Italia lamentano forti criticità da parte dell'attuale amministrazione, che da un lato non rappresenta affatto il centrodestra, dall'altro, cosa molto più importante, a parte la beatificazione mediatica e social della prima cittadina, l'amministrazione Mancini non è stata capace di cambiare assolutamente nulla nella nostra realtà, non mantenendo gli impegni presi in campagna elettorale, ma anzi ha peggiorato la situazione» si legge una nota a consuntivo dell'incontro.
Dito puntato contro la gestione della situazione viaria, ma anche ai risultati ottenuti in ambito socio sanitario, economico. «Oltre il social niente» stigmatizzano i due partiti, riferendo la propria insoddisfazione «al calo demografico ed invecchiamento della popolazione, a come è stata mal gestita l'emergenza pandemica, al PUG inesistente, alla mancanza di controllo del territorio, ed a tante altre anomalie che qui sarebbe lungo elencare puntualmente».
La richiesta è chiara: «netta discontinuità con l'attuale amministrazione e rivedere in primis la candidatura del sindaco». È questa la condizione necessaria ma comunque non sufficiente per poter pensare ad un centrodestra compatto alle prossime amministrative. Prossimo passo sarebbe «mettere a punto la lista dei candidati consiglieri ed il programma unitario, cercando di apportare un rinnovamento ed una immagine nuova nuova ad una Minervino che ha bisogno di una scossa per poter iniziare ad essere un Paese al passo coi tempi».
Se da un lato Lega e Forza Italia hanno trovato una linea comune nel richiedere la testa della Mancini, Fratelli D'Italia di parere completamente opposto, ha risposto con una netta conferma, non solo della Sindaca uscente, ma bensì dell'intero schieramento civico Siamo Minervino.
«Quindi SIAMO MINERVINO = FRATELLI D'ITALIA» protestano gli ex alleati.
«Preso atto del tentativo non riuscito di unire il centro destra Minervinese, il partito Lega Salvini Premier e Forza Italia da oggi lavoreranno in piena sintonia nel realizzare un progetto politico sicuramente di ampio respiro, dando spazio e voce a tutte le forze politiche e sociali in campo, senza distinzione di colore, avendo come unico obiettivo una Minervino vivibile e degna di essere considerata nel circondario, promotori di un vero cambiamento e rinnovamento strutturale. Meno chiacchiere Facebook e più fatti»
L'ultima riunione del tavolo del centrodestra si è svolta lo scorso 4 marzo, alla presenza anche dei rappresentanti di Fratelli d'Italia. «A livello locale non è stato possibile trovare un accordo, infatti Lega e Forza Italia lamentano forti criticità da parte dell'attuale amministrazione, che da un lato non rappresenta affatto il centrodestra, dall'altro, cosa molto più importante, a parte la beatificazione mediatica e social della prima cittadina, l'amministrazione Mancini non è stata capace di cambiare assolutamente nulla nella nostra realtà, non mantenendo gli impegni presi in campagna elettorale, ma anzi ha peggiorato la situazione» si legge una nota a consuntivo dell'incontro.
Dito puntato contro la gestione della situazione viaria, ma anche ai risultati ottenuti in ambito socio sanitario, economico. «Oltre il social niente» stigmatizzano i due partiti, riferendo la propria insoddisfazione «al calo demografico ed invecchiamento della popolazione, a come è stata mal gestita l'emergenza pandemica, al PUG inesistente, alla mancanza di controllo del territorio, ed a tante altre anomalie che qui sarebbe lungo elencare puntualmente».
La richiesta è chiara: «netta discontinuità con l'attuale amministrazione e rivedere in primis la candidatura del sindaco». È questa la condizione necessaria ma comunque non sufficiente per poter pensare ad un centrodestra compatto alle prossime amministrative. Prossimo passo sarebbe «mettere a punto la lista dei candidati consiglieri ed il programma unitario, cercando di apportare un rinnovamento ed una immagine nuova nuova ad una Minervino che ha bisogno di una scossa per poter iniziare ad essere un Paese al passo coi tempi».
Se da un lato Lega e Forza Italia hanno trovato una linea comune nel richiedere la testa della Mancini, Fratelli D'Italia di parere completamente opposto, ha risposto con una netta conferma, non solo della Sindaca uscente, ma bensì dell'intero schieramento civico Siamo Minervino.
«Quindi SIAMO MINERVINO = FRATELLI D'ITALIA» protestano gli ex alleati.
«Preso atto del tentativo non riuscito di unire il centro destra Minervinese, il partito Lega Salvini Premier e Forza Italia da oggi lavoreranno in piena sintonia nel realizzare un progetto politico sicuramente di ampio respiro, dando spazio e voce a tutte le forze politiche e sociali in campo, senza distinzione di colore, avendo come unico obiettivo una Minervino vivibile e degna di essere considerata nel circondario, promotori di un vero cambiamento e rinnovamento strutturale. Meno chiacchiere Facebook e più fatti»