Niente mercato in vista del voto, è polemica tra sindaca e CasAmbulanti

CasAmbulanti: «Contrari alla decisione presa senza alcun confronto»

sabato 19 settembre 2020
Non si arresta la polemica sulla sospensione del mercato settimanale del lunedì in vista delle consultazioni elettorali fra la sindaca Lalla Mancini e CasAmbulanti.

Lo scorso 14 settembre, la sindaca Mancini aveva emesso ordinanza di sospensione del mercato a Minervino Murge per la giornata lunedì 21 settembre per motivi di sicurezza dato che «lo stesso si svolge in un'area molto prossima agli edifici scolastici "De Amicis" e "Mazzini" in cui risultano allocati otto uffici di Sezione sui dodici totali del Comune», - si legge nell'ordinanza sindacale.

Alla disposizione era subito seguita la reazione di CasAmbulanti che esprimeva dissenso su una decisione che grava sui commercianti, già in difficoltà a causa dell'emergenza epidemiologica.

Continua la polemica e il botta e risposta fra la sindaca e l'associazione di categoria a cui la Mancini ha risposto tramite il proprio profilo Facebook: «Apprendo con rammarico le parole del sindacalista Savino Montaruli e di alcuni commercianti, in merito all'ordinanza di sospensione del mercato settimanale in occasione della tornata elettorale dei giorni 20 e 21 Settembre. Provvedimento non adottato con leggerezza o con l'intenzione di vessare ulteriormente il settore degli ambulanti, ma nel più ampio rispetto delle disposizioni in materia di salute ed ordine pubblico» - ribadisce la sindaca.

«La presenza di ben 8 seggi elettorali nella zona adibita allo svolgimento del mercato, non consente purtroppo una regolare fruizione del servizio. Le norme anti-covid ci impongono di limitare e contingentare gli accessi non solo nell'area mercatale, ma anche nei plessi adibiti a seggi elettorali. Converrete con me che in tale occasione non si potevano adottare provvedimenti diversi.

Abbiamo cercato di capire se vi fossero le condizioni per poter consentire il regolare svolgimento del commercio, ma non è stato possibile. Tutto ciò non ha però impedito al sig. Montaruli di scagliarsi contro il provvedimento» - scrive la Mancini che conclude: «Di certo il mercato di questa settimana non andrà perso, ma verrà semplicemente rinviato a data da destinarsi, con la tutta la tranquillità e la collaborazione di questo mondo».

«Leggo stupito ed incredulo la replica della cara professoressa Mancini, prestata alla politica, che in modo diretto e persino stucchevole attacca la mia persona per il sol fatto di aver criticato la sua scelta di sopprimere un mercato in un periodo così importante per un settore al collasso» - la reazione del sindacalista che racconta: «Mi sono sentito con Lalla Mancini il 13 settembre scorso e nessun cenno ha fatto alla sospensione del mercato di lunedì 21 settembre, salvo vederci notificare l'ordinanza a mezzo Pec il giorno dopo cioè il 14 settembre. Peraltro veniva raccontato che questo fosse un provvedimento addirittura di indirizzo prefettizio. Quando, poi, ho visto accettare la nostra richiesta di regolare svolgimento del mercato nella stessa giornata di lunedì 21 settembre nella città di Andria, dove addirittura si vota anche per le amministrative con più di 83mila elettori, allora ci siamo sentiti letteralmente beffati».

Il rappresentante UniBat e CasAmbulanti pone quindi degli interrogativi: «Perché dunque neppure una riunione, un incontro, un confronto? Perché solo in questa circostanza la sindaca ha ritenuto di assumere la sua decisione in modo autocratico e senza alcuna concertazione, come invece è solita fare rispettando la legge? Perché non ascoltare e neppure valutare proposte seppur alternative alla soppressione totale del mercato? Non da ultimo tale soppressione non è neppure contemplata nella casistica della vigente legge regionale quindi altresì contestabile anche giuridicamente.

Se la sindaca Mancini, come ha sempre fatto fino a prima della contestata decisione, intenda continuare a confrontarsi sa che potrà sempre contare e soprattutto che mai nulla le verrà chiesto in cambio di un nostro apporto professionale ed umano che lei stessa ci ha sempre riconosciuto. Di sicuro non sosterremmo mai decisioni che non siano rispettose della Categoria e delle regole, delle leggi» – ha concluso Montaruli.