Mons. Raffaele Calabro compie il 75esimo anno di età
Raggiunta l'età pensionabile, si aspetta una nuova nomina dalla Santa Sede
venerdì 10 luglio 2015
17.46
La giornata di oggi segna un punto cruciale per tutta la nostra Diocesi: il nostro Vescovo, Mons. Raffaele Calabro compie 75 anni (a Lui i migliori auguri da parte della redazione di MinervinoViva ndr) dato che il 10 luglio 1940 nacque a Minervino di Lecce. Conseguentemente è arrivata la sua lettera di "pensionamento" alla Santa Sede. Il nostro Vescovo ricopre il suo incarico dal 19 novembre del 1988 ed ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 6 gennaio del 1989 da Papa Giovanni Paolo II. Da oltre 26 anni è alla guida della Chiesa locale ed ora dovrebbe esserci un cambio che sa di epocale per l'intera comunità che sta, difatto, già svolgendo un Anno Giubilare straordinario in preparazione del prodigio della Sacra Spina previsto per marzo 2016.
La palla passa alla stessa Curia Romana che dovrà provvedere nei prossimi mesi a nominare il nuovo Vescovo della Diocesi di Andria; nel frattempo Mons. Calabro resterà nel pieno delle proprie funzioni.
Nel documento scritto dal Segretario di Stato Vaticano, il Card. Parolin, vengono specificate meglio alcune norme già previste sia da Paolo IV che da Giovanni Paolo II. «Il grave peso del ministero ordinato - si legge nel documento - da intendersi come servizio (diakonia) al Popolo santo di Dio, richiede, a coloro che sono incaricati di svolgerlo, di impegnarvi tutte le proprie energie. In particolare, il ruolo di Vescovo, posto di fronte alle sfide della società moderna, rende necessari una grande competenza, abilità e doti umane e spirituali».
La palla passa alla stessa Curia Romana che dovrà provvedere nei prossimi mesi a nominare il nuovo Vescovo della Diocesi di Andria; nel frattempo Mons. Calabro resterà nel pieno delle proprie funzioni.
Nel documento scritto dal Segretario di Stato Vaticano, il Card. Parolin, vengono specificate meglio alcune norme già previste sia da Paolo IV che da Giovanni Paolo II. «Il grave peso del ministero ordinato - si legge nel documento - da intendersi come servizio (diakonia) al Popolo santo di Dio, richiede, a coloro che sono incaricati di svolgerlo, di impegnarvi tutte le proprie energie. In particolare, il ruolo di Vescovo, posto di fronte alle sfide della società moderna, rende necessari una grande competenza, abilità e doti umane e spirituali».