La Bat nella classifica "Qualità della vita 2018" precipita al 99esimo posto
Per "Il Sole 24 Ore" siamo tra le ultime posizioni. Milano in testa
lunedì 17 dicembre 2018
13.32
Quarantadue indicatori raggruppati in sei macro-aree («Ricchezza e consumi», «Affari e lavoro», «Ambiente e servizi», «Demografia e società», «Giustizia e sicurezza», «Cultura e tempo libero»). Molto variegati sono i parametri da cui ogni anno scaturisce la classifica delle province italiane per Qualità della vita. L'edizione 2018 dell'indagine condotta da "Il Sole 24 Ore" racconta la vivibilità, la sicurezza e la ricchezza dei capoluoghi, attraverso una serie di dati che "consentono di rappresentare il benessere come fenomeno economico-sociale a più dimensioni".
Per la prima volta a guadagnare il podio della classifica è Milano, vorticosa smart city: poco sicura ma vivace dal punto di vista occupazionale e della spesa pro-capite per gli eventi culturali, il capoluogo lombardo condiziona in positivo anche la vivibilità delle altre province della regione. Risultati positivi anche per il Triveneto e l'estremo nord della penisola, dove spiccano Bolzano e Aosta. La mitezza del clima meridionale evidentemente non migliora la qualità della vita al Sud, soprattutto in Puglia: Taranto e Foggia sono fanalini di coda, battute in negativo soltanto da Vibo Valencia, dove la spesa pubblica per minori, disabili e anziani è molto bassa. In Calabria si respira sfiducia, soprattutto tra i giovani, e si registra un numero altissimo di imprese confiscate per infiltrazioni mafiose.
La nostra sesta provincia pugliese di Barletta-Andria-Trani si attesta alla 99^ posizione, in calo di cinque posti rispetto al 2017. Al gradino sopra rispetto alla Bat troviamo Brindisi mentre migliorano la propria posizione in classifica Lecce e Bari rispetto alle performance dell'anno scorso: in particolare il capoluogo di provincia guadagna ben nove posizioni.
Non solo un freddo calcolo di dati, ma anche uno stato dell'arte sulla vivacità delle province d'Italia: come sempre lo stivale è spaccato in due, tra un Nord brulicante di innovazione e serenità e un Sud in continuo affanno, dove la bellezza dei passaggi e la ricchezza dell'offerta culturale non riescono a brillare rispetto al buio di un'economia ancora frenata rispetto alle ambizioni.
Per la prima volta a guadagnare il podio della classifica è Milano, vorticosa smart city: poco sicura ma vivace dal punto di vista occupazionale e della spesa pro-capite per gli eventi culturali, il capoluogo lombardo condiziona in positivo anche la vivibilità delle altre province della regione. Risultati positivi anche per il Triveneto e l'estremo nord della penisola, dove spiccano Bolzano e Aosta. La mitezza del clima meridionale evidentemente non migliora la qualità della vita al Sud, soprattutto in Puglia: Taranto e Foggia sono fanalini di coda, battute in negativo soltanto da Vibo Valencia, dove la spesa pubblica per minori, disabili e anziani è molto bassa. In Calabria si respira sfiducia, soprattutto tra i giovani, e si registra un numero altissimo di imprese confiscate per infiltrazioni mafiose.
La nostra sesta provincia pugliese di Barletta-Andria-Trani si attesta alla 99^ posizione, in calo di cinque posti rispetto al 2017. Al gradino sopra rispetto alla Bat troviamo Brindisi mentre migliorano la propria posizione in classifica Lecce e Bari rispetto alle performance dell'anno scorso: in particolare il capoluogo di provincia guadagna ben nove posizioni.
Non solo un freddo calcolo di dati, ma anche uno stato dell'arte sulla vivacità delle province d'Italia: come sempre lo stivale è spaccato in due, tra un Nord brulicante di innovazione e serenità e un Sud in continuo affanno, dove la bellezza dei passaggi e la ricchezza dell'offerta culturale non riescono a brillare rispetto al buio di un'economia ancora frenata rispetto alle ambizioni.