L'Assessore regionale Barbanente: «Un milione e mezzo di euro per prevenire gli sfratti per morosità»
Ora, la palla passa ai Comuni
mercoledì 8 aprile 2015
11.11
In Puglia, in base agli ultimi dati, sono tremila le famiglie sotto sfratto per morosità.
Tremila famiglie e tremila storie. Tutte diverse, ma tutte uguali su un punto: un evento drammatico che ne ha drasticamente cambiato la vita, modificandone, con la capacità di spesa, anche la serenità.
E' a queste famiglie che la Regione ha rivolto la sua attenzione, approvando, su proposta della vicepresidente ed assessore alla Qualità del Territorio, Angela Barbanente, una delibera che fissa i criteri e la ripartizione delle risorse proprio per i cittadini che si ritrovano, senza colpa, in situazione di morosità.
«Abbiamo destinato, con questa delibera che verrà in breve pubblicata sul Bollettino Ufficiale» - dice Angela Barbanente- «1.551.000,00 euro , dopo esserci confrontati a lungo con le organizzazioni sindacali degli inquilini e con l'Anci per capire fino in fondo i tempi e le modalità degli sfratti per morosità. La decisione assunta dalla Giunta è infatti il frutto del lavoro svolto proprio con queste organizzazioni. Ora, però, devono essere i Comuni a fare in modo che il risultato di questo impegno arrivi alle famiglie. Noi abbiamo cercato di semplificare al massimo anche il loro lavoro, fornendo, allegati alla delibera schemi dell'avviso pubblico e tutta la modulistica necessaria nelle varie fasi».
«Il provvedimento è rivolto, tramite i Comuni a maggiore tensione abitativa ( 55 in tutta la Puglia, capoluoghi compresi, ndr), alle famiglie con in indice ISEE inferiore ai 35mila euro e con una intimazione di sfratto per morosità in corso che non riguardi, ovviamente, abitazioni definite di lusso. Punteggi maggiori si ottengono se nella famiglia vivono anziani ultrasettantenni , minori con una percentuale di invalidità superiore o uguale al 74%, minori 'affidati' ai Servizi Sociali».
«L'importo massimo che è possibile corrispondere, in caso venga rinnovato il contratto o stipulano uno nuovo, è di 8000 euro. Entro 15 giorni dalla pubblicazione sul BURP, i Comuni ad alta tensione abitativa, lì dove è più sentito lo sfratto per morosità, dovranno pubblicare un avviso pubblico ( abbiamo allegato uno schema di avviso alla delibera) ed entro 30 giorni i cittadini interessati dovranno trasmettere ai Comuni la domanda di partecipazione. Anche di questa domanda, abbiamo allegato lo schema alla delibera. Entro i due mesi successivi poi, i Comuni dovranno trasmettere alla Regione le graduatorie, ricevendone i relativi finanziamenti. Qualora poi le cifre messe a disposizione dovessero risultare eccedenti, i Comuni potranno finanziare altre domande " a sportello", fino ad esaurimento dei fondi».
«Tutta la modulistica- aggiunge la Vicepresidente- potrà essere reperita ovunque:in rete, sui siti istituzionali, presso le organizzazioni degli inquilini. Ma ai Comuni, chiediamo il massimo dell'impegno. Lo stesso che abbiamo messo in campo noi, davanti alla difficile situazione che molti attraversano. Ricordo- ha terminato Angela Barbanente- che la Regione già dal 2013 ha riservato una quota del Fondo di sostegno agli affitti alle famiglie sotto sfratto per morosità. Dai Comuni non abbiamo ricevuto alcun riscontro».
Tremila famiglie e tremila storie. Tutte diverse, ma tutte uguali su un punto: un evento drammatico che ne ha drasticamente cambiato la vita, modificandone, con la capacità di spesa, anche la serenità.
E' a queste famiglie che la Regione ha rivolto la sua attenzione, approvando, su proposta della vicepresidente ed assessore alla Qualità del Territorio, Angela Barbanente, una delibera che fissa i criteri e la ripartizione delle risorse proprio per i cittadini che si ritrovano, senza colpa, in situazione di morosità.
«Abbiamo destinato, con questa delibera che verrà in breve pubblicata sul Bollettino Ufficiale» - dice Angela Barbanente- «1.551.000,00 euro , dopo esserci confrontati a lungo con le organizzazioni sindacali degli inquilini e con l'Anci per capire fino in fondo i tempi e le modalità degli sfratti per morosità. La decisione assunta dalla Giunta è infatti il frutto del lavoro svolto proprio con queste organizzazioni. Ora, però, devono essere i Comuni a fare in modo che il risultato di questo impegno arrivi alle famiglie. Noi abbiamo cercato di semplificare al massimo anche il loro lavoro, fornendo, allegati alla delibera schemi dell'avviso pubblico e tutta la modulistica necessaria nelle varie fasi».
«Il provvedimento è rivolto, tramite i Comuni a maggiore tensione abitativa ( 55 in tutta la Puglia, capoluoghi compresi, ndr), alle famiglie con in indice ISEE inferiore ai 35mila euro e con una intimazione di sfratto per morosità in corso che non riguardi, ovviamente, abitazioni definite di lusso. Punteggi maggiori si ottengono se nella famiglia vivono anziani ultrasettantenni , minori con una percentuale di invalidità superiore o uguale al 74%, minori 'affidati' ai Servizi Sociali».
«L'importo massimo che è possibile corrispondere, in caso venga rinnovato il contratto o stipulano uno nuovo, è di 8000 euro. Entro 15 giorni dalla pubblicazione sul BURP, i Comuni ad alta tensione abitativa, lì dove è più sentito lo sfratto per morosità, dovranno pubblicare un avviso pubblico ( abbiamo allegato uno schema di avviso alla delibera) ed entro 30 giorni i cittadini interessati dovranno trasmettere ai Comuni la domanda di partecipazione. Anche di questa domanda, abbiamo allegato lo schema alla delibera. Entro i due mesi successivi poi, i Comuni dovranno trasmettere alla Regione le graduatorie, ricevendone i relativi finanziamenti. Qualora poi le cifre messe a disposizione dovessero risultare eccedenti, i Comuni potranno finanziare altre domande " a sportello", fino ad esaurimento dei fondi».
«Tutta la modulistica- aggiunge la Vicepresidente- potrà essere reperita ovunque:in rete, sui siti istituzionali, presso le organizzazioni degli inquilini. Ma ai Comuni, chiediamo il massimo dell'impegno. Lo stesso che abbiamo messo in campo noi, davanti alla difficile situazione che molti attraversano. Ricordo- ha terminato Angela Barbanente- che la Regione già dal 2013 ha riservato una quota del Fondo di sostegno agli affitti alle famiglie sotto sfratto per morosità. Dai Comuni non abbiamo ricevuto alcun riscontro».