Incendio Castel del Monte, Montaruli e Zagaria: «L'accaduto è gravissimo»
«Straziante vedere bruciare intere estensioni di macchia mediterranea»
martedì 9 agosto 2022
11.00
«Dobbiamo sperare che quanto accaduto sabato scorso ai piedi di Castel del Monte non si verifichi mai più». Così Savino Montaruli, presidente Unibat e Natale Zagaria, a capo del Comitato libero agricoltori Andria in merito allo sconvolgente incendio che ha sfiorato pericolosamente il maniero federiciano.
«È stato straziante vedere bruciare intere estensioni di macchia mediterranea. Il fuoco avrebbe distrutto quasi 150 ettari tra foresta e pascolo ed ha messo seriamente a rischio l'intera pineta che circonda il Castello. L'evacuazione dei turisti dai luoghi attrattivi, dalle attività di somministrazione di alimenti, pasti e bevande e dalle dimore private ha rappresentato l'ulteriore danno economico e psicologico con gravissime ripercussioni sull'immagine di Castel del Monte e della già martoriata, tribolata ed angariata città di Andria. Danni che continuano ancora oggi a far sentire il loro peso ma che nessuno risarcirà» hanno aggiunto.
«È disarmante stare qui a chiedersi ancora: perché è accaduto tutto questo? Sono state rispettate le disposizioni in materia di prevenzione in quei campi andati a fuoco? Chi aveva il compito di farlo, specie perché trattasi di luogo sensibile, ha vigilato? Ha controllato che le ordinanze in vigore fossero state rispettate? E le fasce antincendio, quelle di protezione obbligatoria, sono state verificate? Era tutto in regola?
Abbiamo appreso che sarebbe stato aperto un fascicolo dalla Procura della Repubblica al Tribunale di Trani: siamo sicuri, anzi siamo certi che si indagherà non solo per punire gli eventuali autori di incendio qualora fosse stato doloso ma anche coloro che avrebbero dovuto vigilare affinché fossero attuate tutte quelle forme di prevenzione e di protezione che avrebbero dovuto impedire che quell'incendio si propagasse in quel modo, come purtroppo è accaduto. La propaganda, le lavate di coscienza tipiche di chi non vuole guardare in faccia la realtà, in tutto questo dramma davvero ci sembrano fuori luogo» hanno concluso Montaruli e Zagaria.
«È stato straziante vedere bruciare intere estensioni di macchia mediterranea. Il fuoco avrebbe distrutto quasi 150 ettari tra foresta e pascolo ed ha messo seriamente a rischio l'intera pineta che circonda il Castello. L'evacuazione dei turisti dai luoghi attrattivi, dalle attività di somministrazione di alimenti, pasti e bevande e dalle dimore private ha rappresentato l'ulteriore danno economico e psicologico con gravissime ripercussioni sull'immagine di Castel del Monte e della già martoriata, tribolata ed angariata città di Andria. Danni che continuano ancora oggi a far sentire il loro peso ma che nessuno risarcirà» hanno aggiunto.
«È disarmante stare qui a chiedersi ancora: perché è accaduto tutto questo? Sono state rispettate le disposizioni in materia di prevenzione in quei campi andati a fuoco? Chi aveva il compito di farlo, specie perché trattasi di luogo sensibile, ha vigilato? Ha controllato che le ordinanze in vigore fossero state rispettate? E le fasce antincendio, quelle di protezione obbligatoria, sono state verificate? Era tutto in regola?
Abbiamo appreso che sarebbe stato aperto un fascicolo dalla Procura della Repubblica al Tribunale di Trani: siamo sicuri, anzi siamo certi che si indagherà non solo per punire gli eventuali autori di incendio qualora fosse stato doloso ma anche coloro che avrebbero dovuto vigilare affinché fossero attuate tutte quelle forme di prevenzione e di protezione che avrebbero dovuto impedire che quell'incendio si propagasse in quel modo, come purtroppo è accaduto. La propaganda, le lavate di coscienza tipiche di chi non vuole guardare in faccia la realtà, in tutto questo dramma davvero ci sembrano fuori luogo» hanno concluso Montaruli e Zagaria.